Un sistema di videosorveglianza controllato dal telefono consente di usufruire di comodità e sicurezza. La gestione tramite app consente di vedere cosa accade in qualsiasi area, dal salotto al balcone, dal box al piccolo negozio. Inoltre, con il collegamento allo smartphone, si ricevono avvisi e si condivide l’accesso con chi vive la stessa casa. La scelta deve essere fatta con attenzione, perché possono cambiare sensori, sistemi di alimentazione, protocolli, funzioni smart e modalità di archiviazione. Scopriamo quali sono i criteri decisivi per acquistare il prodotto più adatto.
Che cosa significa “collegata al cellulare”
Il collegamento al cellulare indica due livelli di gestione del sistema di videosorveglianza. C’è, innanzitutto, l’abbinamento iniziale via applicazione, spesso con l’impiego del Bluetooth per la prima installazione. Inoltre, si fa riferimento al controllo continuo su rete dati o Wi-Fi, con immagini in tempo reale, riproduzione delle registrazioni, avvisi delle notifiche push e gestione delle impostazioni.
La telecamera invia i video a un cloud o a una memoria locale. L’app fa da piattaforma operativa, dal momento che definisce aree sensibili, orari attivi e utenti autorizzati. Il risultato è una presenza “remota” sempre disponibile.
L’importanza della rete stabile
La qualità della connessione ha degli effetti importanti per il funzionamento del sistema. Sicuramente, il Wi-Fi rappresenta la soluzione standard per casa e ufficio. È preferibile la banda a 5 GHz per ambienti affollati, mentre la banda a 2,4 GHz è utile per coperture più ampie. Non bisogna dimenticare di verificare la potenza del segnale nel punto di installazione.
C’è poi la possibilità della rete dati con SIM, utile in cantine, seconde case o cantieri senza internet fisso. In questo caso, è richiesto un piano dati adeguato. Un altro elemento da non trascurare è il cavo di rete o di alimentazione tramite rete dati, che assicura stabilità ed è ideale all’esterno o dove il Wi-Fi non funziona sempre nel modo corretto.
Video e audio: ciò che serve davvero
Spesso si tende a valutare principalmente il fattore della risoluzione per scegliere un sistema di telecamere. Ma questa da sola non basta. Contano il sensore e la gestione del contrasto, la visione notturna (con infrarossi o luci bianche per colori al buio), il campo visivo (grandangolo per stanze e ingressi, angoli più stretti per corridoi o cancelli). Infine, da considerare anche l’audio bidirezionale, per parlare e ascoltare direttamente dall’app.


Lascia un commento