il blog dedicato ai sistemi di videosorveglianza e antifurto

Category: videosorveglianza dome (Page 1 of 4)

Telecamere Speed Dome: novità e tendenze

Il mondo delle telecamere di videosorveglianza per la sicurezza è in costante sviluppo e crescita ormai da diversi anni. Si tratta di prodotti intelligenti che basano il loro funzionamento sulle tecnologie innovative, sono collegabili anche via radio e sono sempre più semplici da utilizzare e dall’alta risoluzione. In determinate circostanze si ha più necessità di raggiungere un livello di protezione particolareggiato, dettagliato ed estremamente efficiente. In tali contesti le telecamere di videosorveglianza denominate Speed Dome, ossia quei modelli di videocamere caratterizzate dalla funzione di rotazione e zoom, sono ideali poiché la loro notevole dinamicità permette di roteare più rapidamente rispetto alle tradizionali videocamere: la testa rotante, infatti, si muove orizzontalmente fino a 400° al secondo, e verticalmente fino a 120° al secondo.

In seguito ad un periodo di stasi nell’ambito dell’innovazione tecnologica, le Speed Dome hanno acquisito una rinnovata linfa vitale grazie alle novità più recenti. Vediamo insieme quali sono: prima di tutto le Speed Dome più tecnologiche garantiscono anche la visione in notturna; in alcuni modelli di ultima generazione, difatti, i led a raggi infrarosso vengono integrati all’interno del meccanismo di brandeggio, cosa che rende possibile illuminare qualunque ambiente si punti, senza mai incorrere nel rischio di restare al buio.

Altra innovazione che si ricollega alla precedente è rappresentata dal nuovo algoritmo usato per l’avvio dei led a raggi infrarossi. Adesso infatti i led si possono accendere in maniera dinamica mettendo in circolazione più o meno potenza a seconda del target da video sorvegliare: per cui, ad esempio, la luce a infrarosso sarà più potente e diretta durante lo zoom, mentre risulterà più fioca ed estesa nei casi di ripresa grandangolare. L’ultima novità si evince nell’ambito della risoluzione: attualmente, infatti, la tendenza è sul Megapixel, ciò vuol dire che le Speed Dome camera sono capaci di raggiungere una risoluzione al livello HD, quindi molto elevata, con il beneficio che avendo delle immagini molto risolute, si avrà la possibilità di sfruttare a pieno non soltanto lo zoom ottico, ma anche quella di conseguire un ulteriore zoom in modalità digitale (ovvero l’ingrandimento delle immagini) senza per questo perdere a livello della qualità delle immagini stesse.

Detto ciò, è bene specificare che attualmente l’impiego di questa tipologia di telecamera Speed Dome risulta tuttavia un po’ limitato, sia per quanto riguarda i costi (la spesa per alcuni di questi prodotti è abbastanza elevata e quindi non per tutte le tasche, in particolar modo quando si ha a che fare con i modelli  Speed Dome Megapixel), sia per ciò che concerne il fatto che una Speed Dome camera deve essere sempre abbinata al altre telecamere fisse, così da non perdere delle immagini importanti nell’ambiente in cui sono installate. In più necessitano spesso di qualcuno che le sposti e muova, poiché in caso contrario non avrebbero molto senso. Dunque, dopo questa carrellata di caratteristiche, funzioni, vantaggi e svantaggi sulle telecamere di videosorveglianza Speed Dome, non possiamo negare che si tratti di un capolavoro tecnologico che però presenta ancora alcuni limiti. Che sarà per gli anni a venire?

Telecamere IP e tecnologia Push Video

La videosorveglianza è un fattore importante nell’ambito di un sistema d’antifurto di qualità, poiché rappresenta un plus notevolmente utile per monitorare con elevata precisione le zone sensibili sia all’interno che all’esterno di una qualunque struttura, di un’abitazione, di un locale commerciale, di un’azienda, di un ufficio ecc. La sorveglianza a 360 gradi si realizza grazie alle immagini riprese dalle telecamere in tempo reale: per realizzare tutto questo le telecamere IP (Internet Protocol) sono le più apprezzate ed utilizzate, poiché sono in grado di funzionare e comunicare tramite la rete Internet. Tali apparecchi vengono proposti sul mercato sia nella versione via cavo (sistema filare) o via radio (wireless, sistema senza fili), ed hanno un buon rapporto qualità-prezzo (con circa 100 euro è possibile acquistare una telecamera IP).

Vediamo di seguito quali sono i requisiti da prendere in considerazione nel momento in cui si sceglie di acquistare una telecamera IP. Innanzitutto va valutata la forma, in quanto queste videocamere possono presentare una forma sferica (le Dome) o a proiettile (le Bullet): tra le due non c’è una grande differenza, se non per il fatto che le Bullet sono più indicate per il posizionamento sui muri, mentre le Dome per l’installazione sui soffitti o con braccio metallico. Per ciò che concerne il fattore LUX (ovvero la sensibilità alla luce), più basso è il parametro, più la telecamera è in grado di riprendere in situazioni in cui la visibilità è minore. È fondamentale, comunque, prestare attenzione al fatto che le riprese in totale assenza di luce saranno possibili solo grazie alle telecamere termiche.

Per quanto riguarda la risoluzione, le camere IP più economiche hanno un livello di risoluzione 640 x 480: in tal caso la qualità delle immagini è discreta, ma non permette, per fare un esempio, di discernere specifici particolari. Le camere IP più innovative hanno invece un grado di risoluzione di 768 x 576, o ancora, salendo, di 1280 x 960: in questo caso la qualità delle immagini risulta eccellente, ma le immagini e i video occupano più spazio: pertanto si necessiterà di molta banda per poter ottenere immagini fluide. Un ulteriore fattore fondamentale riguarda la scelta fra le telecamere IP fisse o quelle mobili: le più economiche sono quelle fisse, mentre più si sale con il prezzo, più le funzioni di questi apparecchi aumentano. Ad esempio, alcune videocamere IP possono essere mosse, comandate e gestite da remoto attraverso Smartphone, Tablet o computer, sono capaci di individuare eventuali sabotaggi, di discernere i corpi mobili e di effettuare zoom in maniera automatica.

Altra importante novità è rappresentata dalla tecnologia denominata Push Video: si tratta di un’innovazione nata da poco nel settore della videosorveglianza; diverse telecamere IP la sfruttano e grazie ad essa che, in caso di allarme, il proprietario viene allertato tempestivamente sul proprio Smartphone e/o Tablet con un SMS, un MMS o una e-mail (anche tutti e 3 i canali contemporaneamente) che riportano il video dell’effrazione a pochissimi secondi dall’accaduto. La tecnologia Push Video risulta molto utile poiché rende all’utente la possibilità di un riscontro istantaneo anche da remoto, e consente di avvisare le Forze dell’Ordine in tempo nel caso ci si trovi lontani dall’abitazione.

Telecamere Speed Dome: quesiti e info utili

Lo sviluppo sempre crescente del settore tecnologico, in concomitanza con l’accrescimento delle necessità di sicurezza da parte di soggetti sia privati che pubblici, ha portato negli anni alla diffusione degli ambienti e delle strutture sottoposte alla videosorveglianza, il tutto tramite l’installazione di specifici impianti. In tale panorama hanno un compito molto importante le telecamere per la videosorveglianza chiamate Speed Dome, poiché questi dispositivi sono in grado di roteare più velocemente rispetto alle classiche telecamere: la testa rotante di questi apparecchi è in grado di muoversi orizzontalmente sino a 400 gradi al secondo e verticalmente sino a 120 gradi al secondo. La rapidità di spostamento si può dosare nonché adattare in maniera automatica in base al tipo di zoom precedentemente impostato. Detto ciò, vediamo quali sono le domande degli utenti e quali le risposte utili riguardo le telecamere di videosorveglianza Speed Dome.

Quale tipologia di cavo va usato per poterle controllare?

Servirà un normalissimo cavo di rete categoria 5, usando un doppino per il segnale telemetrico di controllo della telecamera per il protocollo su interfaccia RS485, un altro doppino per il segnale video usando un video Balun per poter adattare l’impedenza del cavo al segnale video a 75 Ohm, ed infine un cavo per l’alimentazione di sezione 2.5 millimetri con lo specifico alimentatore già fornito nel kit per i sistemi di videosorveglianza di ultima generazione.

Di che tipo di protocollo di trasmissione standard parliamo? Il mio Digital Video Recorder sarà compatibile?

Il protocollo di trasmissione è il Pelco-D; per capire se il proprio videoregistratore digitale Digital Video Recorder è realmente compatibile, basterà guardare sul retro del dispositivo stesso ed assicurarsi che ci sia la porta RS485; successivamente sarà necessario vedere se nel proprio Digital Video Recorder è presente il protocollo di trasmissione Pelco-D (generalmente tutti i Digital Video Recorder possiedono questo tipo di protocollo).

E’ possibile memorizzare le posizioni precedentemente stabilite?

Le telecamere Speed Dome di videosorveglianza garantiscono al proprietario la possibilità di configurare da 20 a 128 posizioni, memorizzando altresì il livello di zoom per ciascuna posizione.

E’ possibile farle muovere in modo automatico?

Ciò è possibile se si programma il proprio Digital Video Recorder in maniera tale che possa eseguire delle ronde richiamando in maniera ciclica le posizioni di preset; tale tipologia di movimento 24H, però, limita la vita di una telecamera Speed Dome, in quanto i motori, in questo modo, restano continuamente attivi. Nel caso in cui vengano usate in tale maniera ogni due anni, dovrà essere effettuata una specifica manutenzione controllando sia i motori che le cinghie di distribuzione (così come succede per le automobili che hanno percorso molti chilometri).

Ciò che vi abbiamo proposto in questo articolo riguarda soltanto alcune delle funzioni realizzabili tramite questo tipo di telecamera di videosorveglianza. Tra gli innumerevoli vantaggi nell’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza Speed Dome, c’è il fatto che tale apparecchio innovativo si può sfruttare in modo smart, semplice e intuitivo, muovendole soltanto quando si rende utile. La maggioranza delle persone, infatti, utilizza queste telecamere motorizzate con zoom gestendole solo nel momento in cui dovesse scattare l’allarme.

Telecamere Dome per la Videosorveglianza

L’evoluzione della tecnologia e la maggior necessità di sicurezza di enti pubblici, aziende o privati hanno portato la proliferazione, soprattutto nell’ultimo decennio, delle aree sottoposte a videosorveglianza, il tutto tramite sistemi di ripresa e di registrazione di video ed immagini. A tal proposito in questo articolo approfondiremo le caratteristiche delle telecamere di videosorveglianza Dome, le quali variano in base alla loro ubicazione (ambiente interno o esterno).

Nel caso in cui non ci sia una zona precisa da sorvegliare ma più aree poste ad una determinata distanza fra loro, oppure si ha necessità di monitorare un territorio vasto in maniera continuativa, anni fa si sfruttavano più telecamere, puntate in modo strategico per coprire il territorio da monitorare. Per abbassare i costi di una tale struttura, negli ultimi tempi sono state usate le telecamere PTZ (Pan Tilt Zoom). Pan e Tilt indicano il movimento che questa tipologia di telecamera può realizzare sull’asse orizzontale e verticale; Zoom indica che questa telecamera è caratterizzata da un obiettivo che permette di ingrandire le immagini riprese.

Un modello delle telecamere di tipo PTZ è rappresentato dalle telecamere Dome. Queste ultime sono fornite di obiettivi capaci di ruotare a 360 gradi in modo orizzontale, e di essere orientate a piacere a 180 gradi sull’asse verticale. Posizionandole al centro dell’area da monitorare, in posizione elevata, attraverso una sola telecamera, è così possibile avere facilmente sotto controllo un’area notevolmente vasta. Una ulteriore caratteristica delle telecamere di tipo Speed Dome è la velocità nello spostamento: quest’ultima, infatti, può arrivare al di sopra di 360 gradi al secondo.

Queste telecamere sono fornite inoltre di uno zoom sia ottico che digitale, la cui combinazione permette di ottenere gli ingrandimenti delle immagini catturate pari a centinaia di volte. La direzione di ripresa di queste telecamere è, generalmente, controllata in maniera digitale: è possibile, infatti, impostare precedentemente più zone da tenere sotto controllo che il software potrà selezionare a piacimento. Per poter passare da una zona ad un’altra, queste telecamere sono capaci di impiegarci meno di un secondo; al contempo la precisione del puntamento può raggiungere valori più bassi ad una frazione di grado.

Ovviamente, grazie alla telecamera Dome è possibile effettuare la scansione continua dell’area da sorvegliare seguendo una qualsiasi traiettoria. Per quanto riguarda il segnale video, le telecamere di tipo Dome possono avere un’uscita analogica oppure un’uscita digitale. Nel secondo caso si tratta di telecamere di tipo IP (Internet Protocol); il controllo del posizionamento è generalmente realizzato a distanza in modo manuale attraverso specifiche consolle, oppure altresì in maniera automatica attraverso pc sui quali gira uno specifico software capace di controllare e programmare le diverse sequenze di ripresa.

Tramite una sola telecamera di tipo Dome si può catturare un’immagine alla volta; se si rende necessario sorvegliare più zone nello stesso tempo, serviranno due o più telecamere Dome. Per semplificare la gestione, il controllo di più telecamere con uscita video analogica viene realizzato attraverso interfacce RS422 oppure RS485. Tutte le telecamere vengono connesse attraverso un solo cavo di collegamento, ogni telecamera viene distinta dalle altre attraverso un determinato indirizzo elettronico. Pertanto, per scegliere la telecamera sulla quale si desidera intervenire, basterà indicare il suo indirizzo per poi inviare i parametri che individuano il posizionamento dell’obiettivo.

Per quanto concerne l’aspetto delle connessioni, ancora più facile è il caso delle telecamere digitali o IP: in questo caso tutte le telecamere sono connesse al cavo di rete digitale LAN, e su questo confluiscono in forma digitale i segnali di controllo del posizionamento dell’obiettivo e i segnali video. La gestione di queste telecamere si realizza tramite determinati software su pc attraverso un browser. Per via dell’assorbimento di corrente mediamente elevato delle telecamere di tipo Dome, l’alimentazione fornita dalla linea LAN non è al momento sufficiente, per cui sarà necessaria un’alimentazione a 12 o 24 V, ricavata dalla linea a 220 V attraverso uno specifico alimentatore-riduttore di tensione.

Videosorvegliare il parcheggio condominiale come e cosa fare

Il parcheggio condominiale è sicuramente un luogo a rischio. Numerosi atti vandalici, furti ed intrusioni vengono effettuati presso questa zona molto importante, nella quale numerosi abitanti di un’abitazione scelgono di parcheggiare la propria vettura.

Cosa bisogna fare per risolvere il problema relativo alla sicurezza? Un’ottima idea è rappresentata da un buon servizio di videosorveglianza, da mettere in pratica mediante l’installazione di una serie di telecamere. La tecnica viene scelta e adottata per diverse motivazioni, tutte da porre in evidenza e in grado di rendere l’esperienza complessiva nel proprio parcheggio molto più sicura.

Prima di tutto, le aree videosorvegliate garantiscono un servizio di ottimo livello ad un prezzo molto contenuto per gli inquilini. Posti anche piuttosto ampi sono tenuti sotto controllo grazie a marchingegni di dimensioni compatte, ma dall’efficienza meccanica fuori discussione. La scelta di dotare il condominio con macchinari di questo genere presenta diversi vantaggi molto interessanti. Con un sistema del genere, vetture dal costo anche molto elevate risultano protette da ogni tipo di situazione spiacevole. Le telecamere consentono alle autorità competenti di scoprire in tempi rapidi chi compie un determinato reato e di fare in modo che ciascun criminale possa pagarne le conseguenze dovute.

In tutti i casi, un buon sistema di videosorveglianza va allestito col massimo della cura e della cautela. Infatti, uno dei maggiori ostacoli da superare al momento della realizzazione è costituito dal Garante della Privacy. Quest’ultimo cerca di mantenere un corretto equilibrio tra riservatezza dei dati personali e sicurezza. Le regole di questa entità vanno rispettate con la massima precisione anche nel settore della sorveglianza in luogo pubblico. Se non si presta tutta l’attenzione possibile in un contesto del genere, si rischia seriamente di essere soggetti a multe e sanzioni estremamente gravi dal punto di vista economico.

In ogni circostanza, ciò che conta è la segnaletica. All’esterno del parcheggio condominiale, è obbligatorio apporre un cartello con la scritta Area videosorvegliata, in modo da segnalare alle persone che stanno per entrare nel garage e a coloro che ne sono fuori di sapere che una determinata zona è tenuta sotto controllo dalle telecamere. Inoltre, ciascuna registrazione va cancellata nel giro di 24 ore. Soltanto le istituzioni possono decidere di tenerla in archivio per motivi di sicurezza e in caso di contravvenzioni di una certa gravità.

In tutti i casi, il percorso per videosorvegliare il parcheggio condominiale si caratterizza per alcuni elementi da tenere in piena considerazione, al fine di evitare problemi con i vari regolamenti. Tutto ciò senza mai perdere di vista il vero obiettivo di una misura del genere, ossia tenere le automobili in un luogo tranquillo e sicuro.

Telecamere speed dome

Le telecamere speed dome, note anche con il termine di telecamere PTZ, sono un dispositivo largamente utilizzato nei sistemi di video sorveglianza di fascia media e alta. La loro caratteristica principale è quella di essere in grado di monitorare un’area anche molto ampia utilizzando una sola telecamera e senza introdurre alcun angolo cieco. Questi tipi di telecamere sono normalmente racchiusi all’interno di un contenitore antivandalismo, resistente agli urti e ai colpi violenti.
Un dei componenti più importanti di ogni telecamera speed dome è il modulo zoom installato al suo interno: esso consente infatti di eseguire una rotazione orizzontale completa da 0 a 360°, e una rotazione da 0 a 180° con funzione autoflip tilt attiva. Questa funzione permette di seguire un soggetto anche oltre la verticale (90° di tilt) tramite una rotazione automatica del modulo di 180°. La maggior parte di queste videocamere permette inoltre di impostare dei punti di interesse e un percorso preferenziale su cui eseguire la sorveglianza.
Le telecamere speed dome presentano si differenziano in base alle velocità di rotazione in orizzontale e in verticale: i modelli più veloci hanno velocità di rotazione sino a 360° al secondo, quelle con velocità intermedia dispongono di velocità di rotazione intorno a 40°-60° al secondo e quelle più lente velocità di rotazione tra 8° e 18° al secondo. Altre funzionalità importanti di una telecamera speed dome sono la capacità di eseguire lo zoom in avanti e all’indietro dell’immagine, la messa a fuoco automatica durante l’operatività e fattore di zoom selezionabile tra 10x, 22x, 27x e 36x. Una telecamera con un’elevato fattore di zoom presenta il vantaggio di una maggiore copertura della distanza e di poter acquisire immagini più chiare e nitide.
Alcuni modelli di telecamera speed dome sono anche dotati di illuminatori ai raggi infrarossi (IR) che permettono di catturare immagini anche in condizioni ambientali critiche come l’oscurità completa. Le telecamere speed dome IR possono acquisire immagini notturne di buona qualità fino a distanze di 100 o più metri. I modelli più sofisticati sono equipaggiati con array di led infrarossi in grado di raggiungere grandi distanze con un ampio raggio di copertura, garantendo una visione anche superiore a 300 metri. Lo svantaggio delle telecamere IR è che gli illuminatori a raggi infrarossi generano calore e fanno aumentare le temperature durante l’operatività delle telecamera. Questi modelli devono pertanto essere dotati di opportuni sistemi di raffreddamento (ventole e/o radiatori dissipativi) sia per gli illuminatori IR che per il modulo della telecamera.
La maggior parte delle telecamere speed dome sono inoltre controllabili remotamente tramite un computer oppure una tastiera collegata all’interfaccia seriale RS485, dispongono di protezione impermeabili IP66 e controllo della temperatura interna.

Trappole fotografiche funzionamento e utilizzo

Le “fototrappole” – che trovano la loro genesi per filmare animali allo stato brado – con il tempo sono diventate importanti armi a disposizione di coloro che vogliano difendere la propria proprietà. Facili da montare e da usare, questi sistemi di sicurezza risultano molto maneggevoli ed affidabili. Ecco qua una breve descrizione di cosa siano e come funzionino questi preziosi strumenti volti alla propria difesa.

COSA SONO LE TRAPPOLE FOTOGRAFICHE? – Le trappole fotografiche sono delle videocamere incassate in un corpo resistente e mimetico, capaci di registrare o fotografare un determinato ambiente ad ampio raggio, registrando e riconoscendo il movimento. Progettate per registrare gli spostamenti degli animali, questa tecnologia è stata implementata anche come mezzo di monitoraggio per le abitazioni. Diversi sono i prezzi, che vanno da alcune decine di euro, a centinaia, cambiando non solo la qualità delle immagini, ma anche le diverse funzioni in dotazione ad esse. La soluzione è ottima da integrare ad un sistema di allarme adeguato.

INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO – Le trappole fotografiche sono facili da installare: facilmente mimetizzabili con diversi elementi ambientali possono, ad esempio, essere legate attorno al tronco di un albero così che si abbia una visuale rialzata e protetta, per sorprendere eventuali intrusi rimanendo comunque nella massima discrezione possibile. Esistono vari modelli, come già detto, ed alcuni sono davvero performanti e facili da impostare. Possiamo, attraverso un software fornitoci direttamente sui nostri dispositivi, regolare i sensori di posizione. Segnalazioni riguardo a rilevamenti dei movimenti, possono essere trasmesse addirittura via mail, con allegate le immagini dell’accaduto (funzione disponibile anche con altre modalità). Gran parte di esse funziona con delle semplici pile stilo, sistema antiquato sì, ma molto facile da usare, ma ve ne sono anche dotate di pannelli solari, capaci di durare fino a 12 mesi. È altresì importante selezionarne una capace di contenere una buona quantità di materiale multimediale per tenere il più possibile sotto controllo la situazione e non dover sempre smontare e rimontare l’apparecchio. Anche la definizione è un fattore che conta molto, perché permette di avere immagini vivide dell’accaduto individuando cosa realmente abbia volato o meno la nostra proprietà privata.

È una tecnologia molto utile per sentirsi al sicuro, quella delle fototrappole. Non occorre dunque che selezionare il modello che fa per noi, cercando le caratteristiche che si confanno alle nostre esigenze. Dalle più economiche alle più particolari, ce ne sono per tutti, rispettando gli standard di sicurezza richiesti sia per le abitazioni private, che per i luoghi pubblici dove sicuramente gli obiettivi sono più sensibili.

Page 1 of 4

Privacy, cookie policy e conformità GDPR

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén