L’evoluzione della tecnologia e la maggior necessità di sicurezza di enti pubblici, aziende o privati hanno portato la proliferazione, soprattutto nell’ultimo decennio, delle aree sottoposte a videosorveglianza, il tutto tramite sistemi di ripresa e di registrazione di video ed immagini. A tal proposito in questo articolo approfondiremo le caratteristiche delle telecamere di videosorveglianza Dome, le quali variano in base alla loro ubicazione (ambiente interno o esterno).

Nel caso in cui non ci sia una zona precisa da sorvegliare ma più aree poste ad una determinata distanza fra loro, oppure si ha necessità di monitorare un territorio vasto in maniera continuativa, anni fa si sfruttavano più telecamere, puntate in modo strategico per coprire il territorio da monitorare. Per abbassare i costi di una tale struttura, negli ultimi tempi sono state usate le telecamere PTZ (Pan Tilt Zoom). Pan e Tilt indicano il movimento che questa tipologia di telecamera può realizzare sull’asse orizzontale e verticale; Zoom indica che questa telecamera è caratterizzata da un obiettivo che permette di ingrandire le immagini riprese.

Un modello delle telecamere di tipo PTZ è rappresentato dalle telecamere Dome. Queste ultime sono fornite di obiettivi capaci di ruotare a 360 gradi in modo orizzontale, e di essere orientate a piacere a 180 gradi sull’asse verticale. Posizionandole al centro dell’area da monitorare, in posizione elevata, attraverso una sola telecamera, è così possibile avere facilmente sotto controllo un’area notevolmente vasta. Una ulteriore caratteristica delle telecamere di tipo Speed Dome è la velocità nello spostamento: quest’ultima, infatti, può arrivare al di sopra di 360 gradi al secondo.

Queste telecamere sono fornite inoltre di uno zoom sia ottico che digitale, la cui combinazione permette di ottenere gli ingrandimenti delle immagini catturate pari a centinaia di volte. La direzione di ripresa di queste telecamere è, generalmente, controllata in maniera digitale: è possibile, infatti, impostare precedentemente più zone da tenere sotto controllo che il software potrà selezionare a piacimento. Per poter passare da una zona ad un’altra, queste telecamere sono capaci di impiegarci meno di un secondo; al contempo la precisione del puntamento può raggiungere valori più bassi ad una frazione di grado.

Ovviamente, grazie alla telecamera Dome è possibile effettuare la scansione continua dell’area da sorvegliare seguendo una qualsiasi traiettoria. Per quanto riguarda il segnale video, le telecamere di tipo Dome possono avere un’uscita analogica oppure un’uscita digitale. Nel secondo caso si tratta di telecamere di tipo IP (Internet Protocol); il controllo del posizionamento è generalmente realizzato a distanza in modo manuale attraverso specifiche consolle, oppure altresì in maniera automatica attraverso pc sui quali gira uno specifico software capace di controllare e programmare le diverse sequenze di ripresa.

Tramite una sola telecamera di tipo Dome si può catturare un’immagine alla volta; se si rende necessario sorvegliare più zone nello stesso tempo, serviranno due o più telecamere Dome. Per semplificare la gestione, il controllo di più telecamere con uscita video analogica viene realizzato attraverso interfacce RS422 oppure RS485. Tutte le telecamere vengono connesse attraverso un solo cavo di collegamento, ogni telecamera viene distinta dalle altre attraverso un determinato indirizzo elettronico. Pertanto, per scegliere la telecamera sulla quale si desidera intervenire, basterà indicare il suo indirizzo per poi inviare i parametri che individuano il posizionamento dell’obiettivo.

Per quanto concerne l’aspetto delle connessioni, ancora più facile è il caso delle telecamere digitali o IP: in questo caso tutte le telecamere sono connesse al cavo di rete digitale LAN, e su questo confluiscono in forma digitale i segnali di controllo del posizionamento dell’obiettivo e i segnali video. La gestione di queste telecamere si realizza tramite determinati software su pc attraverso un browser. Per via dell’assorbimento di corrente mediamente elevato delle telecamere di tipo Dome, l’alimentazione fornita dalla linea LAN non è al momento sufficiente, per cui sarà necessaria un’alimentazione a 12 o 24 V, ricavata dalla linea a 220 V attraverso uno specifico alimentatore-riduttore di tensione.