Da un po’ di anni a questa parte, grazie al progresso del settore delle tecnologie e, nella fattispecie, di quello della sicurezza, l’uso di impianti per la videosorveglianza sta prendendo piede in modo esponenziale, non solo negli ambienti di lavoro (attività commerciali, negozi, uffici, aziende, industrie e così via) ma anche per proteggere le abitazioni, i garage, i capannoni i cortili e i giardini, ed in generale l’incolumità dei propri cari. Il controllo dei vari ambienti, che siano esterni o interni, attraverso l’utilizzo delle telecamere, garantisce una protezione valida contro i furti, gli atti di vandalismo, le aggressioni e così via, oltre a rappresentare in tante circostanze un forte deterrente per i malintenzionati che si accingono ad introdursi all’interno della proprietà.

In un sistema per la videosorveglianza, gli elementi più importanti sono principalmente tre, ossia le telecamere, il DVR (Digital Video Recorder) ed il dispositivo che consente di visionare i video e le immagini, sia quelle registrate che quelle in tempo reale. Il dispositivo descritto sopra è generalmente un monitor, che si presenta a livello estetico come un normale schermo per personal computer oppure come un semplice televisore. È ovvio che in commercio vengono proposti dei monitor specifici per mettere in atto la videosorveglianza: questi monitor si adattano sia alle telecamere che al registratore ed agli altri componenti previsti nel sistema; forse però non tutti sono a conoscenza del fatto che anche un classico televisore può rimpiazzare un monitor. Vediamo insieme come:

A tal proposito, è bene sottolineare che un televisore può sostituire un monitor per la videosorveglianza a patto che si tratti di una TV di ultima generazione: parliamo di modelli LCD (con schermo a cristalli liquidi), basati sulle proprietà ottiche di determinate sostanze chiamate appunto cristalli liquidi; e di modelli al LED (Light Emitting Diode), capaci di sfruttare le proprietà ottiche di determinati materiali per produrre luce. Entrambe le tipologie di televisori, con livelli alti di risoluzione, riescono a supportare video in formato HD, ossia in alta risoluzione, e a funzionare in modalità “Multi screen”, quindi tramite la visione in contemporanea su uno schermo condiviso di immagini originate da più telecamere). Questa tipologia di televisori, pertanto, risulta operativa in completa autonomia, in quanto non necessita di specifici elementi per poter funzionare con un registratore.

Per quanto riguarda i vantaggi, oltre all’aspetto economico (accessibile un po’ per tutte le tasche) vi è la possibilità di visionare le immagini generate dalle telecamere su uno schermo molto più grande di quanto non lo sia un classico monitor per la videosorveglianza (questo ultimo, generalmente, ha dimensioni che possono andare dai 7’’ ai 14’’). A questo punto risulta importante precisare un aspetto: mentre in ambiente domestico utilizzare un televisore può far risparmiare del denaro, non avviene lo stesso in ambiente commerciale, dove l’utilizzo di un televisore può essere soggetto al pagamento della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori): come si sa, infatti, se questa tassa non viene pagata potrebbe far incorrere l’utente in sanzioni salate, che possono andare dai mille ai tremila euro circa.