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Telecamere videosorveglianza infrarossi: cosa sapere

Gli impianti di videosorveglianza ad infrarossi, grazie all’evoluzione che ha avuto la tecnologia nel corso degli ultimi anni, rappresentano un’eccellente soluzione per avere sotto controllo qualsiasi tipo di ambiente, sia interno che sterno, dalle case alle zone pubbliche fino ai giardini o ai parcheggi.

Questo tipo di telecamere ad infrarossi sono l’ideale quando vi è la necessità di controllare un’area nella quale la luce scarseggia: grazie al led si può riprodurre un fascio di luce a infrarossi che viene intercettato dalla videocamera e dal CCD e consente all’apparecchio di funzionare in maniera perfetta. In tal modo, anche quando non c’è luce, le telecamere ad infrarossi sono capaci di riprendere le immagini come se fosse pieno giorno.

La scelta di un sistema di videosorveglianza idoneo cambia in base al Lux, ossia l’unità di misura della luminosità: questo specifico valore varia molto in base alla collocazione che si sceglie per la telecamera. Quando si acquista il dispositivo, infatti, bisogna controllare che possieda la funzione “day and night”: solo così le telecamere ad infrarossi, durante la notte, riescono a riprendere in maniera chiara ottenendo il massimo rendimento con la modalità in bianco e nero.

Per quanto concerne la posizione, risulta basilare che la telecamera non venga collocata in un area con luce diretta, in quanto potrebbe verificarsi il fenomento dell’abbagliamento. Qui entrano in gioco i led, i quali si attivano automaticamente proprio perché i sensori percepiscono la poca luminosità e provvedono all’avvio degli illuminatori. È importante sottolineare che questi apparecchi non devono, però, essere collocati di fronte la telecamera di videosorveglianza ad infrarossi, in quanto i filmati potrebbero avere una bassa qualità delle immagini.

I modelli led di ultima generazione risultano efficaci grazie al lungo raggio, soprattutto nelle vaste aree esterne: i più performanti sono caratterizzati da illuminatori con fasci che possono arrivare fino ai 40 metri, per non parlare poi dell’aspetto privacy: questi sistemi ad infrarossi, infatti, permettono di essere impostati in maniera tale da riprendere solo la zona che si vuole lasciando oscure altre aree. Se si parla di ambiente esterno, è importante comprare dispositivi a tenuta stagna, perfetti contro le perturbazioni e l’umidità o la nebbia, garantendo sempre immagini nitide.

Parlando di prezzi, tendenzialmente questo tipo di videosorveglianza a infrarossi risulta più costosa rispetto ad altre; resta il fatto però che la resa finale renderà super soddisfatto l’utente. Di videocamere ad infrarossi ce ne sono di ogni prezzo e per tutte le sfaccettate esigenze del cliente. Come per qualsiasi impianto di videosorveglianza, è bene sapere che anche per questo tipo di telecamere va fatta la comunicazione agli organi di Polizia Stradale, soprattutto se le riprese avvengono in una via pubblica.

È giusto sottolineare anche che determinati dispositivi vanno sempre posizionati in aree idonee dove la visione non risulti limitata o deviata da alcunché (una ogni due o tre metri). Sicuramente, la mediazione di un tecnico specializzato ed esperto nel settore ci aiuterà a capire il giusto contesto in cui posizionare le telecamere, così da non dover fare successivamente modifiche difficili o dispendiose.

 

Telecamere di Videosorveglianza: tipologie e offerte

Un impianto di videosorveglianza, utile per tutelare la propria casa o un’attività commerciale da possibili cattive intenzioni, rappresenta la soluzione ideale per chiunque voglia proteggere ciò a cui tiene. Questo tipo di sistema si predispone in maniera facile in base alle esigenze dei clienti, rendendo immediato il riconoscimento di ospiti non graditi.

In un passato non remoto questo tipo di impianti risultava ancora non alla portata di tutti, se non di vaste aziende o pubblici enti, per via degli alti costi e di un’offerta di mercato ristretta. Ad oggi, invece, lo sviluppo delle tecnologie ha permesso di abbattere i prezzi e di avvicinare le persone e le imprese a questo tipo di settore. Sul web la scelta è vastissima, sia in termini di offerte che di tipologie di impianti di videosorveglianza. Si possono trovare kit pronti per l’installazione, nonché monitor, telecamere, registratori, cavi, accessori, schede tecniche e quant’altro.

Per quanto riguarda la tradizionale videosorveglianza via cavo, piuttosto economica e sicuramente affidabile, un kit costituito da otto canali e da quattro videocamere può costare tra i 600 e i 900 euro circa, mentre la singola telecamera può andare dai 30 ai 130 euro in media (su internet è possibile trovare telecamere anche a 90 euro). Complessivamente possiamo dire che il prezzo finale viene stabilito dalla concomitanza di diversi fattori come la tipologia del formato video, la velocità del frame, la risoluzione, o ancora la qualità del registratore, del monitor e della capacità della sua memoria. Se si vuole trovare una pecca, il via cavo può presentare aspetti poco pratici durante la fase iniziale d’installazione.

Per quanto concerne la videosorveglianza senza fili, i kit wireless sono molto economici e non richiedono peculiari metodi di installazioni, presupponendo per le telecamere l’uso del wi-fi e l’assenza di cavi. Si possono trovare in commercio kit completi a partire da 100 euro, mentre salendo di livello con l’uso di tecnologia a infrarossi per le riprese nelle ore notturne, si può arrivare al prezzo di 400 euro. Anche qui, parlando di eventuali svantaggi, la qualità può rappresentare un problema se ci si fida di telecamere wireless a prezzi esageratamente bassi, rischiando di comprare prodotti si scarsa qualità con prestazioni poco efficaci.

Spostando l’attenzione sulle telecamere con tecnologia IP, che si possono collegare direttamente all’impianto tramite rete LAN, si riesce a garantire un tipo di prestazione superiore in termini di qualità, risoluzione e facilità di installazione. Di contro, però, i costi salgono considerevolmente. Per ambienti interni si passa dai 100 ai 250 euro cada una, mentre per ambienti esterni, che presuppongono una qualità maggiore, si possono spendere a telecamera anche 400 euro.

Questo perché la visuale notturna, la resistenza agli agenti atmosferici, e la maggior portata in termini di metri fanno sì che le spese di installazione per un impianto completo di questo tipo (con registratore, monitor, 4 telecamere IP ecc.) arrivino a toccare anche i 1500 euro per l’interno e i 3000 euro l’esterno. Il costo può ancora lievitare se si decide di acquistare un impianto con 8 o 16 canali (nel caso di ambienti esterni molto vasti).

Infine c’è da dire che nella scelta di un impianto di videosorveglianza la cosa importante è la riuscita efficacie della sicurezza dei propri beni, per cui si occhio al prezzo ma senza escludere che spendere più oggi può assicurarci la serenità futura.

Tutto su Telecamere e kit di videosorveglianza wireless

Negli ultimi tempi è stato registrato un aumento progressivo della richiesta di acquisto di telecamere di videosorveglianza da parte dei cittadini che intendono proteggere i propri averi e prendersi cura della propria famiglia, sia per l’abbassamento dei costi che per la facilità di uso e di installazione dei prodotti del settore. Questi ultimi due aspetti sono dovuti soprattutto all’assenza di cavi in giro per casa che caratterizza e rende molto appetibili numerosi modelli presenti in commercio. La maggior parte delle tipologie di telecamera, infatti, oggi è senza fili: con la versione wireless ci si può collegare comodamente e direttamente al router anche da remoto, eliminando così molte preoccupazioni quando si è lontani da casa.

Ad oggi in commercio si possono trovare diverse ed innumerevoli tipologie di telecamere, le quali si differenziano tra loro per diverse caratteristiche, come la risoluzione, la motorizzazione, la luminosità, le varie funzioni, lo zoom e tanto altro ancora. Dunque parliamo di un vastissimo mercato in cui tutti gli utenti hanno la possibilità di accedere facilmente alle informazioni, di personalizzare i prodotti e di scegliere liberamente in base alle proprie, specifiche esigenze, la versione migliore da acquistare. C’è solo l’imbarazzo della scelta, soprattutto per coloro i quali sono alla ricerca di prodotti di qualità con un rendimento eccellente a prezzi super competitivi.

A rendere il tutto più immediato, facile e smart, per chi ha un pizzico di praticità e manualità in più, ci sono i kit di videosorveglianza wireless. Si tratta di un equipaggiamento completo ed affidabile costituito da diverse componenti: la centralina, il telecomando, i sensori PIR, la sirena e le telecamere. In caso di attivazione dell’allarme, scatta in tempo reale l’invio delle immagini sul cellulare, sul computer o sul Tablet del proprietario: niente di più immediato, intuitivo e sicuro per proteggere la propria abitazione ed i propri affetti!

Digital Video Recorder: visualizzare un videoregistratore su 2 monitor

All’interno dell’impianto di videosorveglianza una delle componenti fondamentali, oltre alle telecamere che riprendono le immagini, è sicuramente il Digital Video Recorder, ossia un apparecchio a disco rigido dotato di memorie, processore e sistema operativo a seconda delle peculiarità che lo contraddistinguono. Si tratta di un’importante unità informatica tra i dispositivi per garantire la sicurezza, che oltre a rappresentare un plus di potenzialità nella riproduzione delle immagini, ha la capacità di immagazzinare nel suo archivio tutta la durata dei video registrati, rendendo inoltre sempre disponibili le immagini catturate in formato digitale a seconda delle specifiche esigenze e richieste dell’utente.

Entriamo ora, nello specifico, sul funzionamento di un Digital Video Recorder e sul suo ruolo di registratore collegato direttamente alle telecamere di sorveglianza. Il Digital Video Recorder, che ad oggi apre un grandissimo ventaglio di nuove possibilità nel mondo dei componenti per la sicurezza, fa da vero e proprio “filtro” tra la telecamera ed i monitor di videosorveglianza: questi ultimi, infatti, sono collegati per via diretta al Digital Video Recorder, e proprio da esso passano le riprese dalle videocamere di sorveglianza installate all’interno oppure all’esterno delle abitazioni o delle attività commerciali.

Normalmente questo apparecchio ha come principale caratteristica la capacità di supportare un solo monitor o più monitor. Ciò dipende sia dal numero delle uscite video sia dal “frame rate”, uno specifico metro di misura che determina quanti video può riprodurre simultaneamente sul monitor il Digital Video Recorder in tempo reale e senza intoppi (interruzioni, discontinuità ecc.). Per quanto concerne le uscite video del Digital Video Recorder, risulta ovvio che più sono le uscite video e più è professionale, efficacie e di qualità il modello di Digital Video Recorder. Ciò non esclude, in tutti i casi, che un modello con una sola uscita sia comunque adeguato ed efficiente, in quanto grazie ad uno specifico accessorio in vendita nella maggior parte dei negozio specializzati nel settore dell’elettronica (adattatore a T con due BNC femmina ed un BNC maschio) risulta possibile collegare il Digital Video Recorder con una sola uscita video a due monitor.

In modo semplice e veloce avremo in tal modo un’entrata BNC maschio che si adatta all’uscita video BNC del DVR, con le due BNC femmina che convogliano il segnale verso i monitor di videosorveglianza. Con questo tipo di adattatore, dotato di un semplice attacco a forma di T, non si rischia alcun problema di invio del segnale o di ricezione, facendo sempre attenzione, però, che il frame rate del Digital Video Recorder sia adatto e comunque sufficiente per poter proiettare due video di sorveglianza contemporaneamente.

 

 

Controllare la casa a distanza? Certo che si

Oggi, si sa, Smartphone e Tablet sono sempre più al centro delle nostre giornate e delle nostre esistenze: tutto è più veloce, facile, smart ed intuitivo. Anche il campo della videosorveglianza ha aperto da tempo gli orizzonti verso le innumerevoli possibilità che la tecnologia può offrirci. Ad esempio, se si parla di controllo a distanza della propria abitazione, si garantisce senza ombra di dubbio il raggiungimento di livelli di sicurezza molto alti, non solo per le case private ma anche per gli ambienti di lavoro, per le grandi ville o per le attività commerciali.

Per installare sistemi a distanza per il monitoraggio di una casa, la rete va configurata secondo i parametri IP e le caratteristiche del proprio modem o router (le più recenti telecamere risultano più costose ma al tempo stesso consentono una comunicazione diretta con i dispositivi iOS e Android, senza dover ricorrere all’uso di router o modem). Servono inoltre un Network Video Recorder e Telecamere IP, che oltre ad essere in grado di comunicare a distanza con i dispositivi mobili, possono essere collegate ad una rete sia locale che internet mediante cavo ethernet o wireless.

Dopo aver specificato quanto detto sopra, ossia il tipo di telecamere e configurato i dispositivi, va poi considerato il tipo di monitoraggio a distanza che si può e vuole raggiungere per controllare e proteggere l’abitazione in questione. Le Telecamere IP di fascia bassa consentono di servirsi di Smartphone e Tablet per guardare in diretta le immagini che man mano vengono registrate: ciò presuppone l’avere sempre e costantemente sotto controllo tutto quello che accade in casa.

Ovviamente, salendo di fascia, si può avere a che fare con prodotti di maggior qualità si in in termini di risoluzione che di resistenza ed efficacia: le Telecamere IP (Bullet o Dome), permettono di roteare e zoomare; risulterà molto più facile, quindi, inquadrare più aree di interesse nonché scattare fermo immagini. Salendo ancora, le fasce altissime hanno la possibilità di operare in modo del tutto automatico, riconoscendo il movimento. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche!

Videosorveglianza senza fili: i vantaggi e le procedure da seguire

Sempre più spesso veniamo a conoscenza di notizie riguardanti furti e violazioni della privacy, e l’esigenza di proteggere la propria abitazione, che sia una villa o un mini appartamento, o anche un capannone o il proprio ufficio, diventa una priorità. In questo contesto dotarsi di un impianto di Videosorveglianza senza fili può essere la soluzione migliore.

Come prima cosa è fondamentale avere il progetto dell’edificio che si intende installare l’impianto per poi scegliere le aree in cui si intende localizzare le telecamere. Negli impianti di videosorveglianza senza fili, scelti soprattutto per la loro facilità di installazione in loco, è importante che le telecamere si possano spostare e che, una volta scelta la/le localizzazioni, ci sia necessariamente la presenza dell’energia elettrica. È importante sottolineare che il rapporto di distanza tra la telecamera ed il DVR non deve essere eccessiva; è comunque possibile avere l’ausilio di ripetitori d’onde capaci di abbattere le distanze.

Se l’obiettivo è quello di controllare con la videosorveglianza un ufficio o un magazzino, e al contempo non si intende spendere troppo o si verificano problemi tecnici per quanto riguarda il cablaggio, gli impianti wireless risultano l’ideale. La spesa è sostenibile e spesso si riesce ad evitare il costo dell’installazione seguendo il manuale senza l’ausilio di un tecnico specializzato per il posizionamento delle telecamere. Un impianto medio, per esempio, può non superare i 350 euro di materiale. L’obiettivo di questi impianti è quello di rendere tutto più semplice anche grazie all’uso immediato della rete internet: il DVR dell’impianto sarà infatti capace di inviare i dati in maniera tempestiva; tutte le immagini potranno essere indirizzate via e-mail ecc..

Ciò che cambia in ogni kit è la telecamera. Esistono, infatti, diversi tipologie di videocamere: di tipo IP (Internet Protocol) che si possono collegare autonomamente ad un router ADSL sempre attraverso il sistema wireless; è anche vero che possono essere “riciclate”, in vista di problematicità sulla rete senza fili, in tradizionali telecamere a cavo tramite l’entrata RCA di cui tutte sono dotate.

È importante che le videocamere siano rotanti, ossia in grado di creare un angolo di 180 gradi ed uno di 90: inoltre tutte offrono la visione notturna, mentre alcune, grazie alla presenza di infrarossi, sono in grado di riprendere con maggior nitidezza nel risultato. Le telecamere sono inoltre dotate di una scheda MICROSD che memorizza i dati; le immagini vengono dunque immagazzinate dal DVR connesso all’hard disk per conservare quanto ripreso e ad un monitor o ad una televisione o ad un pc ad uso esclusivo per la videosorveglianza.

Attenzione all’esistenza di strutture che possano schermare la trasmissione dei dati: in questo particolare caso si renderà necessario dotarsi di ulteriori ripetitori di onde. Infine risulta importante ribadire che la presenza di un impianto di videosorveglianza va necessariamente comunicata presso l’ufficio della Questura del territorio di riferimento, soprattutto se esso immagazzina immagini riprese in una via pubblica.

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