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Author: redazione (Page 43 of 48)

telecamere indirizzo IP

Ciao,

ti scrivo perchè vorrei ricevere consigli su quale telecamera acquistare:

mi occorre una telecamera che posso consultare ogni volta che voglio tramite il mio smartphone Apple e anche da internet.

Non sono molto pratico di congegni elettronici quindi desidero una telecamere indirizzo Ip facile da installare e configurare.

Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi.

Francesco

Ciao Francesco,

fortunatamente anche su su internet puoi trovare un’ampia gamma di telecamere indirizzo IP!

Questo tipo di telecamera risponde perfettamente alle tue richieste visto che puoi interrogarle tramite un qualsiasi smartphone e chiaramente da internet.

Per la corretta installazione non ti allarmare visto che la procedura è estremamente agevole ed intuitiva.

Ora non ti rimane altro che sbizzarrirti con i particolati: ne esistono motorizzate, con o senza fili, sia da esterno che da interno.

Ciao, fammi sapere

Telecamere nei condomini

Recentemente sono state modificate le leggi che regolano la presenza delle telecamere nei condomini.

L’installazione delle telecamere nei condomini è permessa anche con la maggioranza dei condòmini e non più con l’unanimità.

Dopo la decisione, l’amministratore di condominio può procedere a far installare le telecamere, attenendosi alle disposizioni per la salvaguardia dei dati sensibili previste dal provvedimento del Garante in materia di videosorveglianza.

L’amministratore deve attenersi alle seguenti regole:

– informare della presenza delle telecamere attraverso cartelli appositi;

– indicare i nominativi delle persone addette alla visualizzazione delle immagini

– nominare un soggetto responsabile delle immagini acquisite.

– specificare la durata della conservazione delle registrazioni effettuate

Laddove venga richiesto, sarà necessario effettuare anche una verifica preliminare al Garante.

Precisiamo infine che se tutti o alcuni obblighi non vengono rispettati, si incorre in sanzioni amministrative, penali e civili.

Vantaggi e prezzi delle telecamere IP

Ci sono due grandi famiglie di telecamere per la videosorveglianza che si caratterizzano essenzialmente per la tipologia di uscita che hanno: analogica o digitale. In presenza di un’uscita digitale, le telecamere prendono il nome di IP camera – Internet Protocol – e la loro connessione a internet avviene tramite linee LAN. In questo articolo analizzeremo i vantaggi, le caratteristiche e i prezzi di questo tipo di prodotti.

Iniziamo dai vantaggi: una telecamera IP è in grado di riprendere e trasmettere immagini digitali, ma ancora più importante è che funzioni come l’inquadratura o lo zoom sono controllabili da remoto. Ci sono casi in cui la linea LAN può veicolare anche l’alimentazione della telecamera che in questo modo non ha bisogno di una linea di alimentazione separata.

A determinare il prezzo di una camera IP sono tanti fattori, il primo è sicuramente quello della risoluzione del sensore utilizzato, che può essere di tipo CMOS o CCD. La risoluzione del sensore influenza la qualità delle immagini riprese, se ad esempio si ha bisogno di riconoscere il soggetto ripreso è necessario avere telecamere chiamate Megapixel.

Altro fattore che incide sul prezzo di una telecamera IP è quello del controllo dell’immagine visualizzata; le più economiche sono quelle di tipo fisso, mentre i prodotti in cui è possibile variare l’inquadratura o lo zoom hanno un costo più alto.

A influenzare il valore di una telecamera IP è anche la sua robustezza sia meccanica che rispetto agli agenti atmosferici. In particolare, le telecamere hanno un parametro di due numeri che definisce la protezione contro l’accesso nel corpo dell’apparecchio di corpi solidi – da 0 a 6 – e di elementi liquidi – da 0 a 8. Una telecamera IP con massimo valore di protezione è quella con codice 68.

Non va dimenticato, poi, che anche la marca dell’apparecchio incide sul suo costo; ci sono marchi famosi che costano tantissimo rispetto a prodotti ugualmente di qualità, ma realizzati da aziende meno conosciute.

Ma qual è il prezzo base di una telecamera IP? I prezzi medi di una telecamera IP per interno (obiettivo fisso, bassa risoluzione, robustezza minima) partono da 50 euro circa, quelle per esterno (fisse, per riprese anche notturne e con robustezza maggiore) hanno costi che vanno dai 50 ai 100 euro.

Quando, invece, si ha bisogno di una telecamera IP con alte prestazioni – elevata risoluzione, controllo da remoto della inquadrature e variazione dello zoom – i prezzi salgono fino ad arrivare a cifre che sfiorano i 2.000 euro per apparecchio. Si tratta di prodotti professionali, adatti a chi ha esigenze di videosorveglianza particolari.

Come internet ha migliorato la videosorveglianza

Internet ha modificato il mondo, la nostra vita e il concetto di videosorveglianza; con il suo avvento la videosorveglianza si è modernizzata ed è diventata molto più sicura, grazie alla possibilità che si dà all’utente di controllare la situazione in tempo reale da un computer, da uno smartphone o da un tablet.

Affinché tutto questo sia possibile, però, c’è bisogno di un software valido e di una connessione veloce e in grado di sostenere il monitoraggio 24 ore al giorno. Oggi, i sistemi di videosorveglianza migliori sono quelli che si servono di telecamere posizionate in maniera strategica, di software specifici e di una connessione ADSL; grazie a tutto questo controllare la propria abitazione o l’attività commerciale è facile e lo si può fare anche da remoto, senza per forza essere lì.

Internet ha anche reso la viseosorveglianza più economica e alla portata di tutti, se anni fa i sistemi di videosorveglianza erano esclusivi delle banche o delle grandi aziende, oggi anche i privati possono permettersene uno. I sistemi di videosorveglianza per le abitazioni sono elementari, ma non per questo meno sicuri di quelli sofisticati con le telecamere a circuito chiuso.

Ma di cosa ha bisogno un sistema di videosorveglianza che usa internet? Innanzitutto necessita di un computer o di un tablet, di webcam e di un software di videosorveglianza affidabile (è possibile acquistare il software più adatto alle proprie esigenze, ce ne sono con caratteristiche e prezzi differenti). Bastano queste tre cose per sorvegliare una casa, un ufficio o un negozio 24 ore al giorno in tutta sicurezza.

Le webcam meritano un approfondimento in quanto sono i componenti preposti al rilevamento di eventuali movimenti, quindi i più importanti e delicati: se in casa ci sono animali domestici è normale che ci siano movimenti davanti alle webcam, ma se non è così allora vuol dire che in casa c’è un intruso. Grazie all’innovazione nel settore è possibile programmare le webcam e il sistema di videosorveglianza affinché scattino avvisi che ci avvisano di quanto sta accadendo.

Gli avvisi arrivano su un indirizzo mail pre-impostato e, di solito, contengono uno snapshot, ossia un frame dell’immagine d’interesse. Ma lo snapshot non è l’unico avviso possibile, si può decidere di ricevere un video o un allarme sonoro a seconda delle proprie esigenze. Ovviamente internet permette di fare un controllo anche quando non sta accadendo nulla: è sufficiente collegarsi alla webcam d’interesse e controllare la situazione in tempo reale.

La connessione internet, però, deve essere particolarmente buona (si raccomanda sempre un’ADSL) perché altrimenti si creano dei buchi nelle riprese che rendono praticamente inutile l’intero sistema.

I vantaggi di un DVR

I nuovi sistemi di videosorveglianza sono dotati di DVR – Digital Video Recorder – un componente che apporta al sistema notevoli vantaggi; vediamo insieme quali:

  1. No cassette per la videoregistrazione – i DVR non hanno bisogno di supporti per la registrazione, ma lo fanno sul proprio disco rigido che, tra le altre cose, mantiene alta la qualità delle immagini. La cancellazione è semplice tanto quanto la registrazione e avvengono semplicemente attraverso un tasto.
  2. Registrazione su unità esterne – quando richiesto dall’utente, la registrazione può avvenire anche su unità esterne come, ad esempio, un server FTP. Il vantaggio di tale registrazione sta nell’avere a disposizione una copia delle immagini, utile nel caso in cui il DVR venisse rubato, nel condividere i dati con altri utenti, ecc.
  3. Funzione “motion detection” – i DVR di ultima generazione sono in grado di avviare la registrazione solo nel caso in cui vengono rilevati dei movimenti rispetto all’immagine statica. Questa particolare funzione permette di risparmiare la corrente elettrica, ma soprattutto spazio sul disco rigido, oltre al fatto che si dispone delle immagini rilevanti senza doverle cercare in ore di registrato.
  4. Web server – grazie a questa funzione l’utente può controllare in tempo reale le immagini riprese. Farlo è semplice: è sufficiente avere un computer o uno smartphone e una connessione a internet.
  5. E-mail alert – grazie a un DVR l’utente può decidere di farsi inviare una mail ogni giorno contenente un’immagine scattata a un orario prestabilito oppure si può decidere di ricevere una mail ogni volta che nell’inquadratura compare qualche anomalia.

È importante sapere, inoltre, che attraverso i protocolli Pelco D e P, i DVR possono controllare le telecamere Speed Dome, speciali telecamere comandabili a distanza (zoom in avanti, zoom indietro, inquadratura a destra, inquadratura a sinistra, ecc), inoltre i registratori digitali hanno diverse tipologie di ingressi e di uscite in modo da collegarci dispositivi diversi – prese SCART, prese RCA o HDMI, ecc.

Nel caso foste orientati all’acquisto di un DVR ricordate che a determinare la qualità del prodotto non è mai solo il prezzo, molto più importanti sono le caratteristiche tecniche.

Telecamere per uso domestico

In tante case italiane sono installati impianti d’allarme per difenderle da ladri e malintenzionati, la loro caratteristica è di emettere un suono molto forte nel momento in cui uno o più sensori rilevano un’anomalia: rottura del vetro, forzatura dell’infisso o del portoncino d’ingresso, ecc. Questi sistemi possono anche essere collegati alle Forze dell’Ordine attraverso un combinatore telefonico, in questo modo, allo scattare dell’allarme, Polizia o Carabinieri intervengono tempestivamente sul luogo. Ma questi sistemi, seppur affidabili, non lo sono mai al 100%. Può capitare, infatti, che ci siano falsi allarmi o che i sensori non funzionino per una scorretta manutenzione o per altre cause meno evidenti.

Se si è lontani da casa, dunque, un sistema d’allarme non basta, è necessario un controllo costante sull’abitazione che ci permetta di capire cosa sta effettivamente accadendo all’interno. Questo tipo di controllo può darlo solo un sistema di videosorveglianza che, tramite telecamere, riprende h24 stanze e ambienti interni. Ma il vero vantaggio della videosorveglianza sta nella possibilità, qualora contemplata dal sistema, di controllare la situazione in tempo reale grazie a internet e a un computer o uno smartphone.

Grazie alle telecamere, poi, si tiene l’abitazione al sicuro dai ladri e si ha modo di controllare animali domestici o persone anziane che vivono la casa soli per molte ore al giorno.

Le telecamere per uso interno sono disponibili in vari modelli e in diverse fasce di prezzo, si possono acquistare ottimi prodotti a prezzi ragionevoli, soprattutto perché, non essendo destinate all’esterno, non sono dotate di involucri di protezione costosi. Inoltre, le telecamere per interni non hanno bisogno di zoom particolari perché gli ambienti da controllare sono circoscritti e mai troppo ampi – gli obiettivi consigliati sono i grandangoli fissi che inquadrano tutto l’ambiente. Per gli stessi motivi non servono altissime risoluzioni, che di solito fanno lievitare i prezzi delle telecamere.

Le telecamere più usate in ambito domestico sono quelle digitali, da collegare alla rete internet; si chiamano telecamere IP e permettono di essere consultate anche da remoto. La loro connessione alla rete avviene attraverso una rete LAN o direttamente su un router-modem.

Se in casa si usano più telecamere, è opportuno avere un’unità centrale che elabori e selezioni i segnali delle diverse telecamere; di solito questa unità prende il nome di DVR, ossia Digital Video Recorder, e nei grandi impianti è usato anche per la registrazione e l’archiviazione delle immagini.

In commercio sono disponibili kit di videosorveglianza da installare in autonomia, ma in alcuni casi si possono avere delle difficoltà nel collegamento delle telecamere in rete, a tal proposito è necessario sapere che ogni telecamera deve avare una propria connessione LAN e un collegamento per l’alimentazione elettrica. Se si vogliono, invece, dimezzare i cavi da usare, si possono usare telecamere PoE, ossia Power over Ethernet. Un’altra valida alternativa, sono le telecamere e i DVR wireless, in questo caso non c’è bisogno del cavo LAN, ma solo di quello dell’alimentazione.

Il funzionamento di un DVR digitale di videosorveglianza

Cosa è un DVR di videosorveglianza e come funziona? La sigla DVR sta per Digital Video Recorder e si tratta di un videoregistratore digitale per la gestione di filmati di controllo, per la registrazione e l’archivio dei video delle telecamere sul disco fisso.

In commercio è possibile trovare diversi DVR che si distinguono fra loro per prestazioni, numeri di ingressi video e per la capacità di inviare le immagini sfruttando il web o la rete LAN.

Nonostante questo, però, tutti i DVR digitali basano il loro funzionamento su due caratteristiche:

  1. la compressione del video;
  2. la digitalizzazione del video.

Delle buone immagini si ottengono scegliendo un buon algoritmo di compressione: il DVR digitale codifica e decodifica le immagini tramite i codec video, necessari alla compressione dei flussi video, che normalmente contengono un gran numero di informazioni da inviare. Al fine di archiviare i dati su un hard disk e trasmetterli attraverso il web è indispensabile la compressione. I DVR più avanzati hanno processori potenti e hard disk capienti, mentre i codec più usati sono l’H.264, l’MJPEG e l’MPEG-4.

In un DVR digitale la registrazione avviene su disco fisso che, in base ai modelli, può essere estraibile o meno. La capacità dell’hard disk, invece, varia a seconda di quello che sceglie l’azienda produttrice; un DVR può monatre da 1 a 8 hard disk interni e il loro numero influenza la quantità di ore di registrazione possibile. La velocità di registrazione, invece, si misura in semiquadri al secondo, quelli più avanzati possono avere una velocità di 25 semiquadri (fps) per canale, tutto a vantaggio della qualità video. Mentre in field al secondo si misura la visualizzazione in tempo reale dei video.

A definire un DVR di videosorveglianza c’è la sua modalità di funzionamento che può essere Simplex, Duplex o Triplex. La Simplex riguarda quei DVR che svolgono una funzione per volta; la Duplex si riferisce a due apparati Simplex assemblati fra loro, mentre la Triplex è una funzione che si trova solo nei DVR di ultima generazione, che consente di svolgere in contemporanea tre diverse funzioni come la registrazione delle immagini, la loro riproduzione e l’invio tramite web.

I DVR digitali hanno associato un indirizzo IP che gli permette di inviare il video via internet con uno streaming video.

Gli ultimi studi nel campo della videosorveglianza hanno portato ad ottimizzare la compressione relativa ai filmati, in modo da ridurne al minimo la perdita di qualità.

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