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Allarme per la casa: marche da considerare

Per l’allarme per la casa marche differenti presenti sul mercato. Ecco perché bisogna scegliere con cognizione di causa. Non dobbiamo dimenticare che i furti nelle abitazioni ormai sono davvero molto aumentati. Per questo motivo la scelta dell’antifurto per la casa non può essere lasciata al caso, ma deve essere valutata tenendo in considerazione diversi aspetti che si rivelano davvero fondamentali. C’è da dire a questo proposito che lo sviluppo delle nuove tecnologie ha consentito di avere sul mercato moltissime marche differenti, ma anche allarmi casa con caratteristiche diverse, per rispondere anche maggiormente alle esigenze di ognuno di noi. Ma cosa bisogna considerare quando scegliamo un allarme per la casa, oltre alla marca? Cerchiamo di approfondire questi aspetti.

Cosa considerare per scegliere un allarme per la casa

Ci sono diverse indicazioni a cui dobbiamo attenerci per scegliere in maniera importante l’antifurto per la casa. È importante tenere in considerazione il tipo di antifurto, che si possa adattare bene per esempio alle dimensioni dell’abitazione. Quindi consideriamo quante sono le stanze della casa e teniamo conto anche delle ore, che possono essere maggiori o minori, durante le quali la casa non è abitata e quindi c’è bisogno di un maggior controllo.

Altro fattore importante potrebbe essere costituito dalla presenza di animali domestici. Ma c’è un altro fattore da non dimenticare, che può variare proprio a seconda dell’allarme per la casa e le marche che si prendono in considerazione. Si tratta della fascia di prezzo di cui dobbiamo essere consapevoli.

Non consigliamo a questo proposito di puntare solamente al risparmio, ma di dare un’occhiata particolare al rapporto fra qualità e prezzo. È sempre fondamentale puntare sulla qualità.

Le tipologie dell’allarme per la casa

Un altro fattore molto importante a cui si deve badare è la tipologia dell’impianto di allarme che andiamo a scegliere. Inoltre chiediamoci se vogliamo garantire la sicurezza soltanto all’interno dell’abitazione o se vogliamo un sistema di allarme che sia capace di garantire una certa sicurezza anche all’esterno.

Ci sono per esempio in commercio dei kit di allarme già completi di tutto, che sono facili da installare. Si può scegliere anche un allarme GSM o l’antifurto senza fili, che si può chiamare anche wireless e che è scelto sempre da più persone.

Antifurti professionali senza fili: componenti e sensori

È davvero molto importante poter contare sugli antifurti professionali senza fili. Si tratta di dispositivi fondamentali per la sicurezza, sia per quando ci troviamo all’interno dell’abitazione che per quando siamo all’esterno. Molti infatti compiono la scelta di far installare un allarme per la casa. Da questo punto di vista si può disporre di una grande quantità di opzioni. Infatti abbiamo a disposizione diverse tipologie di antifurti, tra cui ci sono anche quelli senza fili.

La differenza tra un antifurto con fili e uno wireless

Per la sicurezza domestica possiamo scegliere tra antifurti professionali senza fili e i sistemi con fili. Non c’è molta differenza fra i due, a parte gli elementi strutturali. In termini di sicurezza possono essere entrambi molto importanti.

L’antifurto filare è un sistema in cui i componenti sono collegati da cavi. Tutto il sistema è collegato per funzionare con la corrente elettrica. A volte è necessario fare delle opere murarie per installare questo tipo di impianti.

Se si scelgono gli antifurti wireless, anche quelli di tipo professionale, si ha a disposizione un collegamento senza fili. La rete che viene creata non è quella del modem, ma è la centrale stessa dell’antifurto che si occupa di regolare i singoli componenti alimentati generalmente a batteria.

Si tratta spesso di utilizzare la doppia o la tripla frequenza. È molto importante disporre di più di una frequenza, per fare in modo di essere meno soggetti alle intercettazioni e alle manomissioni della rete di comunicazione da parte di malintenzionati.

Spesso gli antifurti senza fili, anche quelli professionali, dispongono di una tecnologia anti jamming, per evitare segnali di disturbo.

I contatti per le porte e per le finestre

Naturalmente un antifurto senza fili, oltre che dalla centralina, è composto anche dai sensori, che sono pronti a captare segnali sospetti di presenze estranee all’interno dell’area da proteggere.

Molto importanti sono i sensori che si possono inserire nelle tapparelle, nelle porte e nelle finestre. In genere essi si compongono di due parti, che sono dei magneti rivestiti. Uno si mette su un’anta e l’altro sull’altra anta del punto di accesso. Quando questi due magneti vengono allontanati, quindi quando l’infisso viene aperto, si ha un’interruzione del collegamento magnetico e quindi la messa a punto di un segnale di allarme.

Antifurto misto: cosa significa?

Installare un antifurto in casa è molto utile per prevenire eventuali tentativi di intrusione da parte di persone non autorizzate. È un ottimo modo per stare più tranquilli durante la giornata, anche quando non siamo fisicamente nella nostra abitazione, tenendo conto del fatto che il sistema di allarme può inviare segnali in caso di situazioni di pericolo, dei segnali che spesso, grazie alle ultime tecnologie, è possibile ricevere anche direttamente sul nostro smartphone, tramite chiamate, messaggi o notifiche all’interno di apposite app. Esistono numerose tipologie di sistemi antifurto per la casa, come quello con filo o quello wireless, ma forse non tutti sanno che è disponibile anche la tipologia di antifurto misto. Vediamo cosa significa nel dettaglio e come funziona questo sistema di allarme.

Le componenti di un antifurto per casa

Se consideriamo in generale un antifurto per casa, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che questi sistemi sono composti solitamente da alcune componenti fondamentali, a prescindere dalla tipologia di antifurto che scegliamo.

Sono, infatti, disponibili la centrale di comando, i dispositivi di allarme e i vari sensori, che aiutano a proteggere l’abitazione, fornendo in alcuni casi una vera e propria barriera di protezione per l’ambiente domestico.

La centralina è uno dei componenti fondamentali, quello in grado di far scattare l’allarme, nel momento in cui viene rilevata una situazione potenzialmente pericolosa. I dispositivi di allarme sono gli strumenti che avvisano della situazione da monitorare.

I sensori sono poi di diversi tipi. In tutti i casi si tratta di strumenti che rivelano la presenza di persone e possono effettuare una semplice comunicazione, anche al nostro smartphone, ad esempio tramite una notifica. Possiamo distinguere tra sensori volumetrici, che sono disponibili con tecnologia a microonde o infrarossi, e tra sensori perimetrali, che possono essere installati ad esempio nelle porte o nelle finestre.

Come funziona un antifurto misto

Una volta compreso come è composto un sistema antifurto, parliamo delle varie tipologie. Un antifurto misto, ad esempio, è una combinazione vera e propria tra un antifurto con fili e un antifurto senza fili.

Questo impianto, infatti, comprende proprio parti che sono collegate via filo e parti wireless. In genere sono collegati tramite fili solo alcune componenti alla corrente elettrica, come ad esempio la centralina e i dispositivi di allarme. Gli altri strumenti solitamente, in un antifurto misto, sono collegati attraverso le onde radio.

Tra le tipologie, come abbiamo visto, ci sono anche i sistemi wireless, che funzionano completamente senza fili, e quelli cablati, che hanno un funzionamento basato proprio sul collegamento attraverso i cavi.

SIM per antifurto: cos’è e come sceglierla

La nuova tecnologia ci viene spesso in aiuto, anche per quanto riguarda i sistemi di sicurezza per la casa o per il luogo di lavoro. Le SIM per antifurto rappresentano proprio un ottimo modo per aumentare il livello di sicurezza che può offrire un sistema di allarme per un edificio. Ci sono, infatti, dei dispositivi tecnologici che consentono di avere a disposizione sistemi avanzati dal punto di vista tecnologico, i quali, con un’apposita SIM per antifurto, possono comunicare inviando un segnale di allarme sia alla centrale operativa che allo smartphone dell’utente. Questi sistemi possono inviare chiamate vere e proprie oppure dei semplici messaggi, che risultano molto utili in diverse situazioni.

Scegliere la soluzione più conveniente

Stiamo parlando in particolare delle tecnologie di sicurezza che sono dotate di combinatori telefonici GSM. Proprio all’interno di questi dispositivi è possibile inserire le SIM per antifurto, delle schede telefoniche, come quelle che utilizziamo proprio per i nostri smartphone, scegliendo fra i vari operatori di telefonia che si occupano di fornire questi prodotti.

È importante verificare quale possa essere la soluzione migliore da adottare, tenendo conto della portata del segnale. Inoltre potrebbe essere importante scegliere una scheda SIM che non abbia una scadenza, tenendo in considerazione le varie offerte proposte, anche in termini di convenienza.

Le SIM senza scadenza

Parlavamo in precedenza di SIM per antifurto senza scadenza. In genere, infatti, dobbiamo ricordare che una comune scheda SIM ha una scadenza che di solito va dai 12 ai 24 mesi. Per questo sarebbe opportuno ricordarsi sempre del periodo di validità o in alternativa scegliere una delle soluzioni proposte da alcuni operatori, che spesso danno l’opportunità di usufruire di SIM senza scadenza, dei prodotti pensati appositamente per i sistemi di allarme.

In questi casi basterà anche effettuare una ricarica minima ogni anno, soprattutto nel caso in cui il sistema antifurto manda messaggi o effettua telefonate soltanto in situazioni di pericolo.

È bene ricordare, comunque, che anche scegliendo una scheda SIM con scadenza precisa, non saranno richieste delle operazioni complicate per l’installazione e la manutenzione. In genere il sistema di allarme presenta sempre un libretto di istruzioni, da consultare per conoscere tutti i dettagli in merito all’inserimento di una scheda SIM o per la sostituzione della scheda in caso di necessità, quando ad esempio la SIM scade e bisogna cambiarla all’interno del nostro sistema antifurto.

Tipologie e funzionamento di un allarme volumetrico per la casa

Che cos’è e come funziona un allarme volumetrico per la casa? In generale possiamo dire che l’antifurto volumetrico è un dispositivo pensato appositamente per rilevare, tramite degli specifici sensori di movimento, qualsiasi attività viene compiuta all’interno di uno spazio da proteggere. Non bisogna confondere, tra l’altro, l’antifurto volumetrico con quello perimetrale. Infatti l’antifurto volumetrico rileva attività che si svolgono all’interno di uno spazio, mentre l’antifurto perimetrale di solito si occupa di segnalare se una porta o una finestra siano state forzate dall’esterno.

I sensori volumetrici a infrarossi e quelli a microonde

Parlando di allarme volumetrico per la casa, dobbiamo distinguere vari tipi di tecnologia che vengono sfruttati a questo proposito. Per esempio abbiamo dei sensori volumetrici a infrarossi, che sono molto comuni.

Essi funzionano rilevando la temperatura circostante. Se un corpo caldo passa davanti ai sensori, immediatamente viene intercettato l’aumento della temperatura e queste informazioni vengono trasmesse alla centralina. Ecco perché per esempio un sensore volumetrico a infrarossi non andrebbe mai collocato vicino a degli impianti di climatizzazione.

I sensori volumetrici a microonde, invece, emettono una radiazione che rivela la posizione degli oggetti. Se uno di essi si sposta, si verifica un’alterazione delle microonde e il sensore invia un segnale alla centralina.

I sensori volumetrici a doppia tecnologia

Chi vuole avere una maggiore sicurezza e aumentare il grado di protezione degli ambienti può ricorrere ai sensori volumetrici a doppia tecnologia. Si tratta di un sistema molto innovativo che riesce a combinare due diverse tecnologie, che già abbiamo visto.

A livello pratico si combinano i meccanismi di funzionamento degli infrarossi e delle microonde. Tutto ciò è molto importante, perché l’allarme scatta soltanto quando i due tipi di sensori rilevano un’anomalia che viene segnalata da entrambi. Quindi così si riduce la possibilità che ci siano dei falsi allarmi.

Che cosa vuol dire sensore volumetrico pet immune

Dicevamo a proposito dei falsi allarmi, che vengono evitati anche grazie al fatto che a volte i sensori volumetrici sono pet immune. Vuol dire che ci troviamo in presenza di rilevatori che sono già regolati per non far scattare l’allarme quando si è in presenza di piccoli animali domestici, come cani e gatti.

Allarme per garage: quale e come scegliere

Anche il garage rappresenta uno spazio che dobbiamo dotare della giusta protezione. Ecco perché in questo senso può essere molto utile uno specifico allarme per garage collegato ad un antifurto. Infatti spesso ci dimentichiamo questa parte importante, che si rivela ancora più determinante se il garage è collegato alla casa. Gli stessi malintenzionati lo sanno bene e non è affatto difficile appurare se stiamo trascurando questo elemento. Per cui procurarsi un buon allarme per garage può fare anche la differenza per quanto riguarda una casa sicura, che diventa un luogo protetto per tutta la famiglia.

Allarme per garage dipendente o indipendente dalla casa?

Se dobbiamo installare un allarme per il garage, ci possiamo fare la domanda se vogliamo utilizzare un antifurto completamente dedicato oppure se vogliamo estendere la protezione già garantita dall’antifurto per la casa anche al garage.

La scelta dipende da molti fattori e, da questo punto di vista, incide anche il budget che abbiamo a disposizione. L’estensione dell’antifurto della casa, per avere una copertura anche nel garage, potrebbe rappresentare la soluzione meno economica.

Inoltre certo rappresenta anche una comodità, anche per ciò che riguarda la gestione, per gli aspetti che hanno a che fare con l’attivazione e la disattivazione dell’antifurto.

Installare invece un allarme per garage indipendente ci consente di risparmiare a livello economico, però abbiamo la necessità di gestirlo singolarmente, quindi a parte rispetto all’antifurto che abbiamo installato in casa.

Se il garage è lontano da casa?

Ci sono delle soluzioni e delle alternative da considerare opportunamente anche nel caso in cui abbiamo bisogno di installare un allarme per garage e quest’ultimo ambiente si trovi lontano da casa. Allora in questo caso bisogna dotarsi di un antifurto indipendente, realizzato appositamente per il box.

In genere i kit antifurto predisposti per queste zone sono molto utili e non dobbiamo nemmeno spendere troppo. Un’idea potrebbe essere quella di installare anche un sensore magnetico nell’apertura del garage, in modo che sia tutto più facilmente gestibile attraverso l’attivazione con una chiave.

Anche in questo caso i costi sono variabili e dipendono molto dal livello di sicurezza che vogliamo raggiungere. È chiaro che un livello di protezione maggiore comporta più spese, però ne possiamo guadagnare in termini di tranquillità.

Come funziona un allarme wireless anti jamming?

I ladri sempre di più usano il jammer, per cui è molto importante riuscire a difendersi anche grazie all’uso di un allarme wireless anti jamming. Ma che cos’è esattamente il jammer? Si tratta di apparecchi che sono noti anche come disturbatori di segnale e che vengono utilizzati dai malintenzionati per interferire con il funzionamento degli impianti antifurto. Quando sentiamo parlare di questi apparecchi possiamo essere molto impauriti, perché ci sentiamo più insicuri. Eppure abbiamo la possibilità di difenderci grazie alle innovazioni tecnologiche che i sistemi di sicurezza mettono oggi a nostra disposizione, come può essere, per esempio, nel caso dell’allarme wireless anti jamming.

Come può interferire il jammer negli impianti antifurto

Il problema certo si pone di più per gli antifurto wireless, che sempre di più sono installati nelle abitazioni. Infatti dobbiamo ricordare come le centraline di questi impianti senza fili riescono a comunicare con i sensori attraverso onde radio.

Nel caso in cui avviene un’effrazione o un tentativo di intrusione, la centralina invia una chiamata GSM, avvertendo, oltre che le forze dell’ordine dove previsto, anche il proprietario dell’abitazione attraverso il telefono.

Con i jammer, questi apparecchi che sono capaci, come abbiamo precisato, di interferire con gli allarmi wireless, i malintenzionati, attivandoli nelle vicinanze di un’abitazione in cui vogliono introdursi, interferiscono nella trasmissione delle onde radio.

Questo comporta delle conseguenze da non sottovalutare, perché la relativa intrusione, anche se viene rilevata dai sensori, non può essere comunicata alla centralina. Quindi accade che non viene azionato l’allarme e non scatta nemmeno la sirena.

Come difenderci con i sistemi anti jammer

Alcune centrali wireless sono dotate di una funzione anti jamming apposita, in modo da riuscire comunque a garantire un certo grado di sicurezza per la nostra abitazione anche quando i malintenzionati usano i sistemi jammer per interferire con la comunicazione.

I sistemi anti jamming sono capaci di rilevare una situazione di saturazione prolungata dei canali radio normalmente utilizzati per comunicare con i sensori oppure possono essere progettati e messi a punto per accorgersi di un’assenza di comunicazione bidirezionale. È proprio in questo caso che i sistemi anti jamming si attivano, generando un allarme antisabotaggio.

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