Il cavo coassiale è l’elemento che collega la telecamera al videoregistratore ed è il portatore del segnale video. Tecnicamente parlando, si tratta di una linea di trasmissione che permette al segnale elettrico di propagarsi. È un elemento cosiddetto “passivo”, poiché provoca una attenuazione del segnale a seconda della lunghezza del cavo stesso e della frequenza di esercizio.
Un cavo coassiale di buona qualità – o per essere considerato tale – deve avere una attenuazione contenuta e deve, allo stesso tempo, proteggere dalle interferenze esterne il segnale che trasporta. Deve, inoltre, resistere alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici come pioggia, umidità, freddo o caldo estremi, Questi, infatti, possono rovinare il cavo ed inficiarne la qualità, per tale motivo la guaina che lo protegge deve essere spessa e resistente.
CHE COS’È L’ATTENUAZIONE?
Come detto in precedenza, il cavo coassiale deve fare attenzione all’attenuazione, termine che indica sia la diminuzione in ampiezza che la distorsione del segnale durante il percorso che lo porta dalla videocamera di sorveglianza sino al DVR. L’attenuazione è in primo luogo legata alla qualità di questo elemento ed alla sua capacità di trattenere la perdita resistiva dei conduttori. In secondo luogo, più nello specifico, è legata alla perdita nel dielettrico, che è uno degli strati isolanti che compongono il cavo.
COME È COMPOSTO IL CAVO?
Questo elemento ha una composizione a strati, come l’epidermide. Il primo strato è costituito dalla guaina protettiva esterna per poi scendere alla treccia, al nastro, al dielettrico ed infine al conduttore interno. Il conduttore interno è il mezzo sul quale il segnale viaggia ed è composto da rame (da acciaio ramato o rame stagnato). Il diametro del conduttore interno è importante: da esso dipende l’attenuazione, maggiore è il diametro, minore è l’attenuazione.
Il dielettrico è altrettanto importante: si tratta di un materiale isolante che avvolge il conduttore interno. Il dielettrico è composto da politene compatto, un materiale in grado di attenuare le perdite elettriche e meccaniche e che protegge il cavo da fattori esterni.
Il nastro è, invece. un elemento particolare su cui soffermarci. Non è sempre presente, ma la sua presenza è in grado di aumentare notevolmente la qualità del cavo coassiale. Infatti, il nastro scherma il conduttore ,proteggendo il segnale dai campi elettromagnetici e isolando l’esterno dalla radiazioni provenienti dal conduttore interno. Il nastro, in genere, è formato da uno strato di alluminio e poliestere (Accoppiato) oppure da due strati di alluminio ed uno di poliestere (Triplex).
La treccia rappresenta un’ulteriore copertura e schermo del cavo ed è sempre presente. Questo elemento può essere però più o meno spesso: maggiore è lo spessore, maggiore è la schermatura. L’ultima parte è la guaina, la pelle del cavo coassiale, parte che deve quindi proteggere tutti gli altri strati. Solitamente è formata da polietilene oppure polivinile.
I migliori cavi sono quelli composti da materiali più costosi e, ovviamente, sono più spessi. Un cavo rovinato, con la guaina bucata o lacerata in più punti, darà ovviamente problemi sia per quanto riguarda l’attenuazione che sulla velocità di propagazione del segnale.
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