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Accessori videosorveglianza

Gli accorgimenti e le soluzioni dedicate alla tutela della sicurezza domestica non sono mai troppe; le precauzioni da prendere per proteggere il proprio perimetro abitativo, infatti, non sono mai superflue né eccessive.

Nel terzo millennio le nostre città, ahimè, stanno diventando via via sempre meno sicure: non soltanto le metropoli, ma anche e soprattutto i luoghi più periferici e appartati.

Se poi si vive in un’abitazione singola, piuttosto che in un appartamento condominiale, il rischio di essere vittima di effrazione e intrusioni da parte di loschi figuri malintenzionati cresce esponenzialmente.

Cosa fare dunque per proteggersi, difendere la propria privacy e tutelare la propria sicurezza domestica?

I sistemi di videosorveglianza rappresentano, in tale ottica, una delle soluzioni più concrete, sicure ed affidabili. Il più efficace dei deterrenti, che scoraggia i malintenzionati dal losco proposito di violare le mura della vostra dimora.

Certo, quando si parla di installare delle telecamere in casa propria, una delle prime obiezioni che siamo portati a muovere, o comunque una delle prime perplessità che ci coglie, è la seguente: quanto mi costerà tutto ciò?

Partiamo anzitutto da una premessa: proteggere la propria abitazione avvalendosi di un sistema di videosorveglianza rappresenta un investimento saggio e lungimirante, piuttosto che un costo vero e proprio.

Investimento perché tutela la vostra incolumità e quella delle persone che abitano insieme a voi; ma anche perché, in caso si andasse a subire un’intrusione estranea con finalità di rapina, il potenziale danno economico che si rischia di subire è notevolmente superiore alla somma da dedicare alla spesa per l’acquisto di un impianto domestico di videosorveglianza.

Inoltre, incredibile ma vero, acquistare delle telecamere e degli accessori per la videosorveglianza risparmiando, senza spendere un capitale, è possibile!

Vi starete già chiedendo come, non è vero?

Semplice: affidatevi al fai da te! In commercio sono disponibili validissimi kit la cui installazione è totalmente delegata al cliente finale che effettua l’acquisto.

In tal modo ammortizzerete al massimo la vostra spesa, risparmiando sui costi per la manodopera dedita all’installazione.

Scommettiamo che sono in grado di anticipare la vostra prossima obiezione? Suona più o meno così: ma io non sono capace di montare il tutto!

Non siate pessimisti e soprattutto pigri. L’installazione dei kit fai da te per la videosorveglianza è guidata in maniera esaustiva dal manuale d’uso, facilissima e alla portata di tutti.

Non serve essere tecnici e installatori professionisti per prendersene cura.

Qualunque utente è in grado di farlo da solo, in poco tempo e con ottimi risultati.

Dopo di che potrete tornare a dormire nuovamente sonni tranquilli. La vostra casa sarà sicura, sorvegliata e sgombra dal rischio di losche intrusioni estranee.

Hard disk per la videosorveglianza serie purple western digital

Western Digital produce una linea di hard disk studiata apposta per la videosorveglianza. Si tratta di prodotti capaci di supportare registrazioni 24 ore su 24 ininterrottamente e che assicurano una perdita di fotogrammi ridotta al minimo. Questo è possibile grazie alla tecnologia Allframe che Western Digital ha deciso di adottare. Questo sistema Infatti è in grado di limitare le interruzioni in fase di registrazione che sono la causa principale della perdita di dati importanti. L’hard disk per videosorveglianza Western Digital della linea Purple per questo motivo è uno tra i più sicuri del mercato. Possono inoltre gestire senza difficoltà il segnale video in alta definizione proveniente da ben 64 telecamere senza surriscaldarsi, per questo sono perfetti per essere inseriti in ambienti domestici, ma anche in aziende di piccole e medie dimensioni. L’aspetto della temperatura di lavoro è troppo spesso sottovalutato, ma merita in realtà un’analisi accurata, perché è la discriminante che permette a un hard disk di svolgere il proprio compito senza intoppi. Mentre un disco rigido standard può lavorare con temperature interne comprese tra i 5 e i 50 gradi, gli hard disk che nascono per sistemi di sorveglianza devono avere a disposizione un range più ampio. Western Digital con la sua linea Purple assicura il perfetto funzionamento con temperature comprese tra 0 e 65 gradi.
Bisogna evidenziare inoltre il basso consumo energetico dell’hard disk Western Digital linea Purple che diventa una caratteristica indispensabile negli ambienti di videosorveglianza dove si lavora ininterrottamente a temperature molto elevate.
Un altro valore interessante da tenere in considerazione quando si acquista un hard disk da adibire alla videosorveglianza è la durata che di norma viene espressa in ore. Se un disco rigido classico ha un’aspettativa di vita media di 100000 ore, Western Digital garantisce che gli hard disk della linea Purple possono arrivare tranquillamente a 1200000 ore. Non c’è bisogno di spiegare il vantaggio che porta un prodotto con questa caratteristica. Inoltre la tecnologia Intelliseek che agisce sulle vibrazioni del dispositivo è in grado di ridurre in maniera drastica il rumore ambientale che di norma viene prodotto dagli hard disk in funzione.
Gli hard disk della linea Purple della Western Digital possono essere inseriti in ambienti di videosorveglianza di ultima generazione, ma non danno problemi di compatibilità nemmeno con sistemi datati. Possono trovare alloggiamento tranquillamente in tutti i case e essere montati con estrema facilità anche da utenti poco esperti. Si trovano in vendita con capacità da 1 TB fino a 10 TB e offrono una garanzia di 3 anni.

Videosorveglianza condominio regole privacy normative

Spesso per quanto riguarda la videosorveglianza nei condomini sorgono tanti dubbi sulle normative sulla privacy da rispettare e sulle leggi che impongono vari obblighi. Vediamo insieme come comportarsi se di decide di installare un sistema di sicurezza in uno spazio condiviso da diversi inquilini in modo tale che vengano prese tutte le precauzioni.

Prima di tutto è bene distinguere due opzioni: lʼinstallazione di un impianto di sicurezza può essere effettuato da parte di un privato o da parte di tutto il condominio, a seconda di uno di questi due casi sorgono problematiche differenti.

Il privato prima di tutto deve sostenere il carico della spesa autonomamente e nel caso in cui cambi dimora può rimuovere il dispositivo. In questo caso la videocamera può riprendere solo l’ingresso appartenente al privato, senza coinvolgere nellʼinquadratura altri spazi comuni o appartenenti ad altri condomini. Infatti le preoccupazioni più grandi degli inquilini riguardano non solo la possibilità che possano avvenire dei furti, ma anche che la propria privacy venga messa a repentaglio dalle riprese effettuate da un altro condomino.Nel caso di un privato non saranno applicate le normali regole emanate dal Garante della Privacy, poiché le immagini prodotte saranno solo per uso personale. I cartelli che informano sulla presenza di videocamere non devono essere esposti, e non è necessaria la nomina di un delegato per il trattamento dati.

Se invece è il condominio, unicamente con maggioranza di voti a favore, a decidere lʼinstallazione di un impianto di sicurezza è necessario rispettare delle norme presenti nel Codice della Privacy e regolate dalla legge 220/2012 che si occupa di questa specifica tematica. Queste disposizioni emanate dal Garante della privacy prevedono lʼaffissione di cartelli che indicano la presenza di telecamere in quel determinato spazio, la comunicazione del collegamento alle forze dellʼordine e la cancellazione delle immagini dopo 48 ore dalla ripresa, a meno che non ne venga richiesto lʼutilizzo per determinati controlli dal responsabile dei dati. Solitamente l’assemblea condominiale nomina come delegato per il trattamento dei dati personale l’amministratore condominiale e ogni singolo condomino può accedere a questi dati solo se autorizzato.
I sistemi di sorveglianza devono inquadrare strettamente gli spazi comuni del condominio, senza che il raggio della telecamera registri immagini di strade, abitazioni e negozi nelle immediate vicinanze. Queste norme devono essere rispettate poiché si può incorrere anche in dispute penali e legali che potrebbero comportare il risarcimento pecuniario delle parti lese. Se volete maggiori informazioni che regolano questa materia è bene consultare la giuda pratica emessa dal Garante della Privacy, che risponde a tutti i dubbi più frequenti.

Kit videosorveglianza wireless wi fi

Sia che si tratti di un piccolo negozio al dettaglio, che di un centro commerciale, di una banca o di una qualsiasi attività che richieda protezione, la soluzione ideale è l’installazione di un impianto di videosorveglianza. Solitamente questi impianti richiedono uno sforzo economico abbastanza importante in virtù delle opere murarie che devono essere eseguite per il passaggio dei cavi che collegano telecamere e monitor. Negli ultimi tempi, però, trovano sempre maggiore impiego dei kit di videosorveglianza wireless wifi, che si caratterizzano per essere completamente autoconfiguranti e quindi chiunque può procedere alla loro installazione.

Come è composto un kit videosorveglianza wireless

Un kit videosorveglianza wireless assicura come i tradizionali impianti di videosorveglianza la registrazione di ciò che accade nei luoghi sorvegliati con immagini ad elevata risoluzione. Questo eccellente risultato si deve alle telecamere che sono fornite di risoluzione non inferiore a 96p dpi che, pur essendo consigliate per ambienti esterni, forniscono risultati ottimali anche in ambienti interni. Grazie alla funzionalità Night & Day, e nello specifico alla tecnologia con raggi infrarossi, le riprese sono garantite anche in condizioni di buio completo. Il videoregistratore è collegato alle videocamere in modalità wireless ed è dotato di un hard disk interno con una capacità variabile da 1 a 3 Tb ed è completamente autoconfigurante, semplificando notevolmente le operazioni di installazione anche per chi è completamente a digiuno di tecnologia.

Alcuni esempi di kit di videosorveglianza wireless

Il mercato offre diverse soluzioni di kit videosorveglianza wireless proprio per soddisfare le diverse esigenze della clientela. Uno dei sistemi più completi è  un kit completamente privo di fili, molto funzionale e pratico. Dispone di un ottimo monitor sul quale confluiscono le immagini rilevate dalle quatto videocamere in dotazione. Queste possono essere visualizzate per singola videocamere, in scansione ciclica con la possibilità di stabilire la frequenza delle immagini e visione multipla contemporanea. Le videocamere sono idonee sia per ambienti interni che esterni e, grazie alla tecnologia a raggi infrarossi, assicurano la ripresa anche in modalità notturna. Dispone di numerose funzioni avanzate tra le quali quella di poter parlare con la persona che rientra nel campo di azione della videocamera. Il kit dispone invece di 8 canali che raccolgono le immagini provenienti da ben 8 videocamere e si caratterizza oltre che per le elevate funzionalità anche per il design compatto e moderno. Nel kit sono comprese solo 4 videocamere mentre le altre devono essere acquistate a parte laddove necessarie: è ovvio che questo kit è indicato per locali ampi come magazzini e capannoni.

Come controllare casa a distanza con il cellulare

La sicurezza non è mai troppa. Perchè affidarsi ad un semplice sistema di allarme? Da oggi, grazie a questa pratica guida, potrai installare delle telecamere in casa tua e controllare tutto quello che accade anche a distanza. Come? Continua a leggerlo per scoprirlo!

Installare delle telecamere in casa: comoda guida fai da te

In commercio ci sono davvero molti pacchetti di sistemi di sicurezza “tutto inclusi”. Questi solitamente contengono 2-3 telecamere da interno o esterno e un DVR. Oppure potrete acquistare singolarmente i pezzi. Potrete acquistare tutti gli strumenti tramite internet o anche nei vostri negozi di fiducia.
Non vi resta che scegliere l’opzione più adatta alle vostre esigenze.

Se non siete degli esperti e già il termine DVR vi spaventa, non abbiate paura è tutto molto più semplice di quanto crediate. Facciamo un po di chiarezza.

Cos’è un DVR? Il DVR, o Digital Video Recorder, è uno dispositivo capace di ricevere segnali video e di riprodurli su uno schermo, come un monitor, un televisore o anche il vostro smartphone.

Come si installano delle telecamere? La prima cosa da fare è individuare l’area che volete videosorvegliare e dunque posizionare le telecamere in modo che il loro raggio d’azione ricopra tutta la zona. Per ottenere delle prospettive migliori è consigliabile installare le telecamere in alto, nel punto in cui la parete incontra il soffitto. Pare ovvio che l’inquadratura delle telecamere dovrà puntare verso il basso.
A seconda della telecamera che avete acquistato potrete montarla alla parete in modo diverso. Alcune di queste possono essere incollate alla parete attraverso delle strisce adesive, altre bisognerà fissarle con delle viti.

Come collegare le telecamere al DVR? Quello che vi servirà è un cavo BNC, ma non spaventatevi: se avete acquistato un pacchetto di videosorveglianza “tutto incluso” questo dovrebbe essere già all’interno, o in alternativa potrete comprarlo su internet o in qualsiasi negozio di elettronica, dato che è un cavo di facile reperibilità.
Una volta assicurati di avere il cavo BNC, non vi resterà altro da fare che collegare le due estremità alle porte di ingresso della telecamera e del DVR.
Se però fili penzolanti per casa è l’ultima cosa che desiderate, potrete optare per l’acquisto di comode telecamere wireless. Con l’acquisto di quest’ultime vi verrà fornito un CD, contenente un softwer da installare.

Come trasmettere le immagini rivelate dalle telecamere sui vostri schermi

Bene, siete già a buon punto. Una volta scelte ed installate le vostre telecamere non vi resta altro che scoprire come potrete trasmettere le immagini sui vostri schermi. Nel caso in cui il vostro interesse sia quello di vedere le immagini riprese dalle telecamere su un monitor o una tv dovrete collegarli al DVR, attraverso un cavo HDMI. Se invece disponete di un PC connesso ad internet, quello che dovrete fare è inserire in qualunque browser il numero IP della telecamera. Questo vi sarà fornito quando acquisterete la telecamera. Grazie a questo mezzo potrete controllare le vostre telecamere anche a grandi distanza, vi basterà avere sotto mano un PC connesso ad internet.
Se però non avete un PC, quello che potrete fare è scaricare un apposita app sul vostro cellulare. Ve ne sono a disposizione tantissime e molte sono in forma completamente gratuita.

Videosorveglianza analogica ahd hdcvi ip

Quando si decide di installare un sistema di videosorveglianza in casa, in ufficio, o in un laboratorio, la prima cosa da fare è scegliere il tipo più adatto al caso specifico. Bisogna considerare che si tratta di tecnologia in continua e rapida evoluzione e per il momento si conoscono quattro modalità differenti di videosorveglianza: analogica, ahd, hd-cvi e ip. Vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere su ognuna di esse.

La videosorveglianza analogica è stata la prima tipologia ad essere sviluppata e per la trasmissione del segnale video sfrutta un cavo coassiale. Il segnale è di tipo CVBS, che prende anche il nome di video composito, e permette la visione delle sole immagini, quindi senza audio. Si tratta di una delle modalità più diffuse, soprattutto per via dei costi estremamente contenuti e del tipo di installazione che si presta anche al fai da te. Un altro vantaggio è legato alla sua diffusione e alla quantità di tempo che vede questo tipo di videosorveglianza sul mercato, caratteristiche che hanno consentito lo sviluppo di numerosi dispositivi di marchi differenti, quindi anche prezzi e grandezze differenti, ma compatibili tra loro. Purtroppo ha alcuni svantaggi sostanziali, come la bassa risoluzione, la necessità di utilizzare il cavo e problemi relativi alla distanza.

La videosorveglianza AHD è molto recente e la sigla sta per Analogic High Definition e quindi può essere considerata come un perfezionamento della videosorveglianza analogica. Questo la rende compatibile con tutti i dispositivi analogici e digitali, compresi i videoregistratori e le telecamere. Le immagini catturate dalla videocamera vengono codificate sempre da questa e poi compresse e, tramite il cavo coassiale, raggiungono il DVR. I vantaggi sono quelli di avere immagini ad alta definizione anche per grandi distanze, ha costi ridotti, è semplice da installare e la manutenzione non è impegnativa. I limiti, invece, sono correlati alla necessità di usare il cavo.

La videosorveglianza HD-CVI è il primo sistema brevettato per avere immagini HD con un cavo coassiale. Inoltre, questo tipo di videosorveglianza permette di avere immagini di qualità ottima a costi contenuti fino a 500 metri di distanza. Ma la particolarità è soprattutto quella di poter avere anche un audio abbinato alle immagini. Le telecamere possono essere installate in maniera piuttosto semplice, è sufficiente una conoscenza basilare del quadro elettrico e il gioco è fatto. Il cablaggio si presenta facilitato in quanto può essere sfruttato quello analogico già presente.

Infine, la videosorveglianza IP è estremamente tecnologica e le telecamere di cui si avvale, sono in grado di generare un segnale digitale che viene trasmesso rapidissimamente. Garantisce una videosorveglianza anche a distanze molto grandi, è totalmente wireless e le immagini sono ad alta risoluzione. Inoltre, è possibile registrare il filmato su qualunque PC. Le uniche cose che servono sono una connessione ad internet e una presa elettrica. In realtà, con le ultime tecnologie, quest’ultima non è più necessaria perché la videocamera può alimentarsi direttamente tramite il cavo di rete con lo switch poe. Lo svantaggio più evidente della videosorveglianza IP sono i costi decisamente alti e i tempi di latenza.

Videosorveglianza norme normative legge adempimienti e sanzioni

Se si installa un impianto di videosorveglianza è sempre necessario conoscere gli adempimenti previsti per legge, la normativa e le sanzioni previste in caso di violazioni. In Italia, non è stata redatta una specifica normativa riguardante l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza, ma sono stare rese note delle linee guida specifiche dal Garante per la protezione dei dati personali. Il Garante per la Privacy in un documento del 2004 ha indicato alcuni principi a cui attenersi per proteggere la privacy dei cittadini anche nel caso di installazione di un sistema di videosorveglianza domestico.
I principi individuati sono quattro: principio di liceità, di necessità, di proporzionalità e di finalità e indicano per il nuovo installatore quali sono gli adempimenti da eseguire per tutelare e rispettare la privacy degli altri individui. Il principio di liceità sancisce che la videosorveglianza è consentita solo per uno scopo specifico: salvaguardare beni e persone da possibili furti, rapine, aggressioni e atti di vandalismo. La videosorveglianza deve essere circoscritta solo a spazi privati, è assolutamente vietato sorvegliare aree pubbliche o aree private contigue, quindi se si installa una telecamera sull’uscio di casa è necessario evitare che le riprese inquadrino gli usci delle case altrui e che il dispositivo sia puntato verso il basso per evitare di riprendere i volti di altri soggetti.
Il secondo principio individuato riguarda la necessità di un impianto di videosorveglianza che suggerisce di evitare l’installazione se è possibile controllare e proteggere la propria abitazione utilizzando altri metodi. Il principio di proporzionalità si collega a quello di necessità e dispone che non sono consentiti zoom telescopici e non bisogna esagerare con le installazioni di sistemi di videosorveglianza super sofisticati o troppo invasivi che possono ledere il diritto alla privacy. L’ultimo principio previsto dal documento del Garante della privacy è quello di finalità che impone al cittadino di installare un sistema di videosorveglianza solo per monitorare la propria proprietà privata.
Quando si installa un sistema di videosorveglianza privato non è obbligatorio richiedere nessuna autorizzazione particolare né alla polizia né all’assemblea di condominio, ma è comunque obbligatorio rendere noto la presenza di telecamere tramite l’affissione di
particolari cartelli. Per tutelare la privacy dei cittadini è necessario applicare i cartelli in luoghi ben visibili e se l’impianto è collegato alle forze di polizia bisogna affiggere uno specifico cartello. La legge prevede che le riprese debbano essere conservate solo per poche ore o al massimo per ventiquattro ore.
Nonostante la normativa non sia molto esaustiva e non vi siano particolari adempimenti da svolgere per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza sono comunque previste delle sanzioni amministrative o penali previsti dal Codice in Materia dei Dati Personali agli articoli 161 e seguenti, come la sanzione prevista per l’omissione del cartello informativo che comporta una multa compresa tra i 6.000€ e i 36.000€.

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