il blog dedicato ai sistemi di videosorveglianza e antifurto

Tag: videosorveglianza (Page 3 of 10)

Videoregistratore DVR: cos’è?

Domanda:

Buon pomeriggio,

mi chiamo Paolo e da un po’ di tempo a questa parte sto pensando di acquistare un registratore per la videosorveglianza, ne ho bisogno per proteggere la mia proprietà, facendo qualche ricerca qua e là ho trovato frequentemente la sigla DVR, che sta per Digital Video Recorder: che cosa significa esattamente? Quali sono le caratteristiche e le funzioni di questo dispositivo? Dove posso comprarne uno di qualità e che abbia un costo accessibile? Nell’attesa della risposta, ringrazio per l’attenzione e per la disponibilità!

Cordiali saluti

Paolo

Risposta:

Buon pomeriggio Paolo,

Nell’ambito dei videoregistratori per la videosorveglianza, la sigla DVR non è altro che l’acronimo di Digital Video Recorder, ovvero un videoregistratore digitale. Questo significa che il dispositivo funziona in modalità digitale, quindi converte le immagini che riceve. Generalmente questi registratori di ultimissima generazione, garantiscono la possibilità di registrare i filmati su un Hard Disk, invece che su una videocassetta come era di norma in passato. In più, spesso le immagini si possono trasmettere su internet e riportare sul pc attraverso una classica pennetta USB, il tutto a favore sia della qualità delle immagini che della facilità d’uso.

Inutile dire che oggigiorno i sistemi applicati alla videosorveglianza risultano sempre più essenziali per la protezione delle case, degli esercizi commerciali, delle aziende, degli uffici, degli organismi pubblici ecc. In tale contesto, uno dei elementi basilari che compongono gli impianti di videosorveglianza è senza dubbio il DVR: questo dispositivo ha l’incarico di processare le immagini in modo digitale, consentendo la possibilità di ottenere registrazioni estremamente lunghe con un elevato grado di qualità. Il Digital Video Recorder ha inoltre la funzione di controllo a distanza via internet, e consente di trasmettere i filmati in tempo reale.

Sull’attuale mercato dei prodotti per la sicurezza, vengono proposte varie tipologie di DVR (vanno da 4 a ben 32 canali): questi ultimi si possono collegare tutti alla rete, in modo tale da poter visualizzare le telecamere di videosorveglianza direttamente e comodamente sullo Smartphone, sul Tablet o sul computer. Notevolmente diffusa ed apprezzata anche la gamma via radio (ovvero wireless, senza fili): in tal caso il segnale, originato dal ricevitore, si collega all’ingresso del DVR. In commercio tutti i Digital Video Recorder per la videosorveglianza sono dotati di connessione LAN, visione da Smartphone, comunicazione via mail nei casi in cui vengono intercettati movimenti anomali, controllo delle telecamere motorizzate, registrazione con timer, rilevazione di movimento grazie all’attivazione del videoregistrazione.

Configurare IP camera su internet

Domanda:

Buongiorno,

ti contatto perché cerco un parere sulla mia situazione. Sono in procinto di comprare una camera IP di videosorveglianza della Lynksys, ma prima di procedere effettivamente all’acquisto vorrei capire in che modo va configurata per andare sulla rete internet con IP dinamico. Sto chiedendo il tuo aiuto per sapere se posso essere capace a farlo (ho avuto modo di leggere tra i commenti di vari utenti che effettuare questo tipo dio configurazione è un poco macchinoso). Inoltre ti chiedo di suggerirmi un’azienda seria ed affidabile a cui posso rivolgermi per fare un acquisto in totale serenità? Nell’attesa di una tua risposta, ti ringrazio per l’attenzione e la disponibilità!

Un saluto

Renato

Risposta:

Buongiorno Renato,

Per poter configurare la tua IP camera, in modo tale da andare su internet con IP dinamico, devi seguire tre passaggi principali:

a) Come prima mossa devi configurare la tua telecamera di videosorveglianza IP seguendo il manale delle istruzioni del dispositivo stesso, ricordando di dargli una univoca porta di uscita;

b) Come secondo step devi effettuare la registrazione al servizio per il reindirizzamento IP, come ad esempio dyndns.com, e generare un nuovo host con un nominativo che sei in grado di ricordare in modo facile;

c) Come terzo passaggio devi entrare nel router ed accedere nella porta di uscita riferita al punto 1. Successivamente puoi entrare nella sezione DynDNS oppure DDNS che sia, e immettere i tuoi dati, ovvero nome utente, password e host che hai precedentemente memorizzato tramite registrazione su dyndns.com. Fatto ciò, potrai avere accesso alla tua IP camera a distanza digitando il nominativo dell’host più il numero della porta che hai destinato al servizio.

 Per anticiparti qualche caratteristica, queste telecamere hanno un altissimo livello di risoluzione per immagini nitide e cristalline. In più, grazie al sensore PIR integrato, nel caso vengano rilevati dei movimenti, la camera ti invia una segnalazione d’allarme direttamente sul tuo cellulare, dandoti la possibilità di intervenire tempestivamente. Il collegamento è wireless e di qualità, per cui non bisogna far passare i fili né infrangere le mura; questo sistema dispone anche di un collegamento filare per qualsiasi necessità. Inoltre l’applicazione dedicata permette il collegamento da remoto sullo Smartphone per vedere i filmati ovunque e in diretta.

Si tratta di dispositivi che oggigiorno sono la scelta preferenziale di moltissime persone, poiché, anche per rispondere alla tua ultima domanda, sono telecamere autoinstallanti, ciò significa che le colleghi al router e hai finito! Questa ditta, leader nel settore degli impianti di antifurto, di videosorveglianza e più in generale dei sistemi per la sicurezza, ti fornisce di una scheda, per cui tu non devi fare altro che digitare quei codici su un sito unico o sul telefonino (Android, iPhone, Ipad e iPod che sia) e sei a tutti gli effetti in linea! In questa maniera non ti occorreranno più di venti secondi per fare tutto.

Telecamera analogica: meglio usare il cavo RG59 o quello CAT5?

Domanda:

Buonasera,

mi chiamo Roberto e ti contatto per porti la seguente domanda: per realizzare un sistema di videosorveglianza con delle camere analogiche è preferibile utilizzare un cavo RG59 oppure un cavo UTP CAT5 con video Balun? E per quanto riguarda l’audio? In più, mettiamo il caso che in futuro decidessi di sostituire il sistema di videosorveglianza con delle videocamere digitali, anche il cavo UTP CAT5 andrebbe cambiato? E anche in questo caso per l’audio come funziona? Oltre a ciò, ti chiedo un buon suggerimento su una ditta seria e professionale alla quale rivolgermi per fare un acquisto sicuro, con assistenza tecnica ed accessibile a livello economico! Aspetto di sapere cosa ne pensi, nel frattempo ti ringrazio per l’attenzione e per la disponibilità!

Un saluto

Risposta:

Buonasera Roberto,

prima di rispondere alle tue domande ti ringrazio per aver scelto questo blog e questo argomento, si tratta di uno spunto interessante per diversi lettori! Allora, parto subito dicendoti che il cavo UTP CAT5 abbinato al video balun, non ha alcuna controindicazione con le videocamere analogiche, anzi consente di realizzare anche tratte più lunghe (ti parlo di 300 o 400 metri!), il tutto senza nessuna perdite rispetto al cavo tradizionale RG59. Nella tua situazione specifica, ti suggerisco come soluzione la dotazione del cavo CAT5 per due motivazioni principali:

a) Il cavo CAT5 presenta otto fili di cui 2 vengono usati per il collegamento dei video balun. Inoltre, utilizzando altri due fili, avrai la possibilità di portare anche l’audio sul medesimo cavo. Ti basterà crearti un attacco di tipo RCA all’inizio ed alla fine del cavo;

b) Se in un prossimo futuro dovessi decidere di cambiare il sistema di videosorveglianza sostituendo le telecamere analogiche con quelle digitali, ti ritroverai i cavi di cui hai bisogno già pronti all’uso, dovrai soltanto sostituire i connettori.

Inoltre, per ciò che concerne la domanda sull’audio con le telecamere di videosorveglianza digitali, esso viene regolato e gestito sull’attacco ethernet, senza necessità di ulteriori cavi. In sostanza, il collegamento ethernet è in grado di gestire insieme e direttamente sia l’audio che il video. Infine, per quanto riguarda la richiesta di un nome di una ditta seria alla quale affidarsi per un acquisto in totale sicurezza.

Dunque per tutti coloro che sono alla ricerca di un buon sistema di videosorveglianza, questa realtà è senza dubbio la migliore nell’attuale panorama, poiché propone telecamere, microcamere e registratori digitali di videosorveglianza DVR di ultima generazione, commercializza ed installa impianti digitali professionali come la gestione e visione a distanza via internet da qualsiasi smartphone. Si tratta di un’azienda che lavora con le importazioni dirette, perciò chi si rivolge a loro avrà il miglior prezzo vista l’assenza di soggetti intermediari che gonfiano le spese. Spero di averti chiarito le idee sull’argomento, per altre richieste mi trovi qui! Saluti

Digital Video Recorder AVTECH su Roma

Domanda:

Salve,

Sapresti dirmi su Roma qual è l’azienda distributrice dei registratori per la videosorveglianza Digital Video Recorder AVTECH? Grazie infinite per la disponibilità e per l’attenzione che mi verrà dedicata nella risposta!

Un saluto

Sandro

Risposta:

Salve Sandro,

fra le prime cinque compagnie a livello internazionale nel settore della videosorveglianza, Avtech distribuisce nel nostro Paese registratori Digital Video Recorder Push Video, telecamere di videosorveglianza IP di rete e videoregistratori Network Video Recorder (NVR). Avtech, uno dei più grandi innovatori nell’ambito della tecnologia applicata alla videosorveglianza, vanta d’essere ideatore di novità rivoluzionarie come la videosorveglianza da Smartphone, la segnalazione da remoto tramite Push Video e così via.

La serie di dispositivi Avtech migliora e si arricchisce in maniera esponenziale, e comprende attualmente i nuovissimi videoregistratori Digital Video Recorder Push Video col collegamento in modalità digitale tramite cavo coassiale HD TVI e la tecnologia denominata Quadbrid, ossia quattro volte ibrida: analogico, HD TVI, AHD e IP in un unico Digital Video Recorder. Tutte le apparecchiature della ditta taiwanese risultano compatibili con i software per il controllo a distanza Video Viewer per PC e Mac OSX e Eagle Eyes per dispositivi Android, iPhone o iPad.

Oltre a ciò la gamma delle videocamere, si rinnova con le nuovissime telecamere di sorveglianza HD e Ultra HD, con le funzioni intelligenti di ultima generazione come lo zoom elettronico con auto focus e la rotazione a 360 °. La casa taiwanese distribuisce anche una intera serie di apparecchi per la videosorveglianza IP PoE (Power over Ethernet, ovvero una speciale tecnica che consente di alimentare i dispositivi usando lo stesso cavo che li collega alla rete ethernet), come le IP camera e i registratori Network Video Recorder, con la possibilità di poter progettare sistemi sia piccoli che medi ed ampi, il tutto avendo sempre a che fare con operatori e tecnici altamente esperti e specializzati.

Per concludere, se decidi di acquistare il prodotto ti verrà garantita assistenza tecnica ad hoc (ci tengo a sottolineare che non viene fornito alcun tipo di assistenza per coloro che comprano on line da siti terzi), per non parlare dei corsi di formazione che mette a dispone in modo gratuito (l’acquisto avviene in maniera diretta, quindi senza intermediari che dilatano le tempistiche e che fanno lievitare la spesa finale). Con tutti questi dati spero di averti chiarito le idee su questa interessante tematica, con i vari siti e link di riferimento che ti ho riportato non avrai alcuna difficoltà nel reperire le informazioni!

Videosorveglianza e privacy

VIDEOSORVEGLIANZA & PRIVACY – Vista la grande richiesta pervenuta da parte degli utenti di avere delle delucidazioni riguardo l’installazione di telecamere per la videosorveglianza in conflitto con la questione sulla tutela della privacy e la protezione dei dati personali, e riguardo le norme da seguire per evitare di avere a che fare con contravvenzioni, disagi o imprevisti in generale, abbiamo deciso di pubblicare il link che rimanda alla pagina ufficiale del Garante della privacy, ovvero l’autorità istituita dalla legge 675 del 1996 per assicurare la difesa dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone. In tale dossier vengono inseriti, oltre ai provvedimenti, anche le decisioni più indicative dell’Autorità riguardo il settore, le notizie della newsletter, i comunicati stampa e altre news sul tema, oltre alla documentazione elaborata a livello internazionale.

L´installazione di impianti per la videosorveglianza è in costante aumento, tali impianti esaminano dati personali come ad esempio le voci e le immagini, le quali sono da considerare informazioni attribuite ad un soggetto identificato o identificabile, in base alla Direttiva 95/46/CE e alle normative del nostro Paese. La dimensione assunta da questo fenomeno, specialmente grazie alle opportunità dovute alle nuove tecnologie, ha spinto il Garante della privacy ad interporsi per indicare un punto d’equilibrio fra le necessità di sicurezza, prevenzione e contrasto degli illeciti, e il diritto al riserbo e alla libertà degli utenti. A tal proposito risale al luglio dell’anno 2000 la primissima indagine riguardo la presenza delle telecamere di videosorveglianza visibili nel territorio italiano. Dopo poco, nel novembre dello stesso anno, l’Autorità ha emesso le linee guida con gli indirizzi per assicurare che l´installazione di apparecchiatura di videosorveglianza rispetti le normative sulla privacy e sulla tutela delle libertà, garantendo in particolar modo la proporzionalità fra il mezzo impiegato ed il fine perseguito.

Questa materia è stata regolata ulteriormente da altri due provvedimenti del Garante della privacy, erogati rispettivamente nel 2004 e nel 2010, contenenti non solo le prescrizioni vincolanti per tutte le persone intenzionate ad avvalersi di impianti per la videosorveglianza, ma anche delle dettagliate garanzie sulla privacy dei cittadini i cui dati vengono ottenuti e trattati attraverso questi sistemi. In tale contesto, il provvedimento giunto nel 2010, ha sostituito quello passato e lo ha integrato prendendo in considerazione le più attuali disposizioni normative sul tema e le possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche.

Particolare attenzione è stata riservata alle garanzie riguardanti l´informazione alle persone che percorrono ambienti video sorvegliati (ad esempio risulta obbligatoria l’affissione di cartelli informativi, ad eccezione dei casi in cui le telecamere vengono installate al fine della pubblica sicurezza) e ai limiti per la conservazione delle informazioni raccolte attraverso le videocamere, che può oltrepassare le 24 h soltanto in circostanze particolareggiate e specifiche (per esempio nell’ambito di indagini giudiziarie o di polizia, in situazioni in cui l’obiettivo è la sicurezza delle banche e così via). Ad ogni modo, è possibile reperire tutte le info sull’argomento privacy cliccando qui (https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1002987).

Integrare antifurto alla videosorveglianza

Buon pomeriggio,

mi chiamo Paolo e ho deciso di rivolgermi a te per avere qualche buon consiglio: sono interessato ad acquistare ed installare un impianto di allarme e ad integrare degli apparecchi per la videosorveglianza. In sostanza vorrei che, nel caso in cui si verifichi una situazione d’allarme, io abbia la possibilità di collegarmi subito da remoto alle videocamere e vedere cosa sta succedendo in casa mia per avere tutto sotto controllo. Ah ti specifico che nella mia abitazione ho messo la connessione ADSL di tipo WI FI. A questo punto la mia domanda è la seguente: secondo il tuo parere e la tua esperienza nel campo, qual è il sistema d’allarme ideale per le mie specifiche esigenze di sicurezza? Devo dirti che chiedendo vari preventivi mi hanno sempre quotato l’impianto d’allarme in modo separato rispetto al sistema di videosorveglianza, come se ci esistessero chissà quali controindicazioni volendoli integrare… Mentre aspetto la tua risposta ti faccio i complimenti per il blog e ti ringrazio per l’attenzione e le dritte che vorrai darmi!

Saluti

Paolo

Risposta:

Buon pomeriggio Paolo,

Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti, sei molto gentile! Allora, quanto ti è stato detto dai rivenditori in parte è corretto e ti spiego il perché: gli impianti di videosorveglianza inviano le immagini tramite l’uso di cavi di tipo coassiale, o in alternativa tramite la connessione IP (dove IP sta per Internet Protocol); diversamente i sistemi d’allarme sfruttano le connessioni filari o wireless. Anche la modalità di attivazione è molto diversa: un impianto di videosorveglianza, tramite le telecamere genera e registra video e immagini, mentre un sistema d’allarme attiva la sirena d’antifurto ed invia le chiamate e i messaggi.

Alcuni usano la funzione “motion detection” delle telecamere, le quali agiscono come un sensore di movimento per far partire l’allarme nel momento in cui rilevano la presenza di un intruso all’interno del raggio dell’inquadratura. A parer mio, però, anche questa tipologia di integrazione è sconsigliata poiché il motion detection di una videocamera non è mai preciso ed affidabile come un sensore volumetrico, in quanto quest’ultimo è stato ideato e costruito per fare al meglio proprio quella determinata funzione, ovvero rivelare i movimenti e di conseguenza segnalarli alla centrale per l’attivazione dell’allarme!

In base alla mia esperienza personale nel settore ti posso dire che non vale la pena integrare due impianti così diversi fra loro, i quali, invece, possono essere utilizzati in contemporanea e con risultati ottimi! Ti faccio un esempio pratico, che è proprio l’aspetto che più ti interessa da ciò che scrivi nella mail: li puoi usare in contemporanea nel momento in cui scatta l’allarme, a quel punto ti puoi collegare tramite il tuo Smartphone al sistema di videosorveglianza per vedere cosa sta succedendo all’interno del tuo appartamento.

Spero di averti fatto una panoramica chiara ed esaustiva dell’argomento che mi hai proposto quest’oggi, fammi sapere come va e per altre domande, dubbi o curiosità torna pure a contattarmi, mi fa piacere dare una mano, sono qui apposta! Un saluto e a presto.

Videosorveglianza e antifurto insieme

Salve,

mi chiamo Antonio e ti scrivo perché ho un dilemma e spero tu possa aiutarmi a risolverlo nel migliore dei modi. Purtroppo nel giro di alcuni mesi ho ricevuto due volte la visita dei ladri, ma la seconda per fortuna sono stati costretti a scappare per via della presenza di una telecamera di videosorveglianza IP: in quell’occasione, infatti, grazie al messaggio d’avviso, sono riuscito ad allertare tempestivamente le forze dell’ordine. Dopo tutto questo ho preso l’importante decisione di dotarmi di un vero impianto di allarme e di cinque o sei IP CAM da posizionare in alcuni punti strategici (le videocamere sono affiancate da un due luci al led con crepuscolare che, da come ho letto anche su questo blog più volte, sono un buon deterrente contro i malintenzionati che tentano l’intrusione). Detto ciò penso che lasciare i due impianti separati sia la soluzione migliore, specialmente nel caso in cui i ladri dovessero riuscire a sabotare l’antifurto ci sarebbe ancora la videosorveglianza attiva! Tu che cosa ne pensi? In più, secondo te, per poter dare stabilità e continuità alla linea elettrica, mi potrebbe essere utile dotarmi di un UPS? L’ultimo quesito riguarda l’eventualità di integrare i miei vecchi rilevatori al nuovo sistema: si può fare? Grazie infinite per l’attenzione e per la consulenza che vorrai farmi!

Un saluto

Antonio

Risposta:

Salve Antonio,

mi spiace che i ladri siano riusciti ad avvicinarsi per ben due volte in casa tua, mi rendo conto che deve essere bruttissimo sapere che degli estranei con cattive intenzioni abbiano nel mirino i propri beni frutto del sacrificio di una vita!

Ora, di solito per quanto riguarda i piccoli impianti (per intenderci quelli per ville singole di piccole dimensioni o per gli appartamenti), è sempre consigliabile tenere il sistema di antifurto separato da quello di videosorveglianza, non solo per i vantaggi dati nell’ambito della fase di installazione ma anche per ragioni pratiche ed economiche.

Per ciò che concerne la presenza dell’UPS di cui parli, sono d’accordissimo, io la ritengo fondamentale poiché qualunque impianto di sicurezza, per garantire il corretto funzionamento nel tempo, deve presupporre almeno due fonti di alimentazione: a tal proposito, frequentemente quella primaria viene fornita dalla rete elettrica, mentre quella secondaria dall’uso di batterie o in alternativa da un gruppo esterno. Oggigiorno, sfortunatamente, la corrente elettrica è la prima a saltare nei casi di intrusione e furto, e ciò avviene per via dei contatori posizionati all’esterno, dunque facilmente accessibili per chi ha cattive intenzioni.

Riguardo l’ultimo quesito sulla compatibilità dei vecchi sensori con il nuovo impianto, ti dico che non dovresti riscontrare grandi problemi, nel caso dei sensori filari questi risultano molto compatibili; ad ogni modo, se non fosse così, ti basterà utilizzare un semplice relé per girare il segnale e far divenire i rilevatori utili e adatti al nuovo sistema. Spero di essere riuscito a farti un quadro chiaro e sufficientemente esaustivo delle possibili soluzioni al tuo problema, fammi sapere come va, e per altre eventuali domande o curiosità mi troverai qui pronto a risponderti! Saluti

Page 3 of 10

Privacy, cookie policy e conformità GDPR

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén