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Author: redazione (Page 45 of 48)

Videosorvegliare gli ambienti esterni

La videosorveglianza può essere utilizzata per il controllo interno di un’abitazione, ma anche per quello esterno come un giardino, una strada o un intero quartiere, l’importante è avere una buona risoluzione che, nonostante gli agenti atmosferici e la scarsità di luce, possa garantire immagini nitide.

Per le riprese esterne ci si deve servire di kit di videosorveglianza per esterni, che si differenziano da quelli usati per l’interno essenzialmente per la particolare copertura delle telecamere e la tecnologia adoperata.

E’ bene ricordare che le telecamere esterne vanno protette con appositi sistemi hardware, spesso realizzati in alluminio, capaci di schermarle da una serie di fenomeni usuranti come il gelo, il freddo, l’umidità o gli attacchi da parte di animali, specialmente i volatili.

Solitamente, i kit di videosorveglianza per esterno usano tutti la tecnologia wi-fi, non solo perché sono più comodi e funzionali – i cavi esposti alle intemperie si danneggiano facilmente e sono scomodi a livello logistico quando le telecamere sono tante – ma soprattutto perché è previsto per legge.

La tecnologia adoperata dalle telecamere da esterno è quella dell’infrarosso; se all’interno la luminosità necessaria alle riprese è sempre assicurata dalla luce artificiale, all’esterno invece la luce non è sempre adeguata e la tecnologia infrarossi garantisce alla telecamera di funzionare anche in giornate buie, nuvolose o di notte.

La tecnologia infrarossi si attiva in maniera automatica quando la luce ambientale scarseggia, in questo modo si ottengono immagini di qualità e dettagliate, anche se prive di colori, che permettono un facile riconoscimento di volti e particolari. Con la luce, invece, le telecamere disattivano il filtro a infrarossi e tornano a riprendere a colori.

I kit di videosorveglianza per gli esterni sono più esposti a manomissioni e malfunzionamenti, ma è bene ricordare che sorvegliare strade, cortili, giardini con delle telecamere ha un ottimo potere deterrente per la propria abitazione e per quelle circostanti, quindi si tratta di un valido investimento!

Videosorvegliare gli ambienti domestici

La protezione attraverso un sistema d’allarme o di videosorveglianza è un’esigenza sempre più forte non solo negli ambienti di lavoro e nelle aziende produttive, ma anche nelle abitazioni. Grazie allo sviluppo tecnologico, oggi è possibile acquistare sistemi di videosorveglianza sicuri, facili da installare e con buon rapporto qualità-prezzo.

Se anni fa per installare un sistema di videosorveglianza era necessario chiamare tecnici specializzati, effettuare lavori per il passaggio dei cavi e spendere molto, oggi invece i kit di videosorveglianza permettono di fare tutto in autonomia, inoltre spesso spesso sistemi senza fili che facilitano l’installazione e non rovinano il decoro dell’abitazione.

I kit di videosorveglianza wi-fi sono indicati per gli ambienti domestici perché sono piccoli, compatti e facili da installare, anche nei punti di più difficile accesso; la sicurezza garantita è sempre alta, così come la qualità. I prezzi di questi kit, invece, sono particolarmente bassi soprattutto quando vengono acquistati sul web e su portali e-commerce specializzati che possono permettersi di offrire prezzi vantaggiosi annullando del tutto gli intermediari e i costi pubblicitari.

Attualmente i dispositivi più venduti risultano essere le telecamere IP: telecamere di rete che si servono della tecnologia digitale per realizzare immagini con una buona risoluzione, visualizzabili in tempo reale su video schermi, tablet, computer, ecc. Grazie a questa tecnologia è possibile sorvegliare la propria abitazione 24 ore al giorno, anche da chilometri di distanza, ma affinché funzionino in maniera corretta, le telecamere IP hanno bisogno di una connessione a internet sempre attiva, veloce e affidabile.

Anche la configurazione del software è importante ai fini del funzionamento, il software, infatti, è il componente grazie al quale si gestiscono le telecamere e tutti i componenti hardware del sistema.

Videosorveglianza IP – Perché è utile?

La videosorveglianza IP raggruppa tutti quei sistemi di sicurezza che permettono agli utenti di monitorare un’area e registrare i video ottenuti su appositi DVR, su rete LAN o su internet. Per realizzare un simile impianto sono necessari un set di telecamere, un software, una connessione a internet con un router e un computer.

Un impianto di videosorveglianza IP ha molti vantaggi rispetto alla telesorveglianza analogica: le telecamere IP sono più flessibili, in quanto possono essere montate e smontate con facilità data l’assenza di cavi, e hanno una risoluzione maggiore.

Realizzare un sistema di videosorveglianza IP vuol dire realizzare un sistema flessibile con l’ausilio di un solo cavo, mentre nei sistemi analogici i cavi necessari sono tanti, da quello dedicato all’alimentazione a quello per la trasmissione dei dati, che rendono un eventuale spostamento dei dispositivi quasi impossibile.

Le telecamere IP, invece, possono essere del tipo wireless o POE – Power over Ethernet – entrambe flessibili e funzionali. Solitamente, una rete wireless ha telecamere in cui l’alimentazione elettrica, i video e la connessione a internet “viaggiano” senza l’ausilio di nessun cavo, è necessario però che il sistema sia installato da professionisti che ne sappiano ridurre al minimo le problematiche, mentre le telecamere POE si servono di un cavo ethernet per connettersi alla rete internet.

I vantaggi di questo sistema di videosorveglianza non si esauriscono con quanto detto sopra, ad esempio, il controllo da remoto delle immagini o la gestione del sistema tramite internet agevolano chi è spesso fuori casa.

Il cavo coassiale: caratteristiche e materiali

Un ruolo fondamentale nei sistemi di videosorveglianza  lo riveste il cavo coassiale, ossia quel cavo che funge da collegamento tra la telecamera e il videoregistratore DVR e responsabile del trasporto delle immagini dall’una all’altra. Il cavo coassiale è un elemento detto “passivo”, perché a seconda della sua lunghezza e della frequenza di esercizio, può verificarsi un’attenuazione del segnale.

I cavi coassiali di buona qualità hanno un’attenuazione contenuta e proteggono il segnale da eventuali interferenze esterne e sollecitazioni meccaniche; un buon cavo resiste bene agli agenti atmosferici, pioggia, umidità, caldo eccessivo possono rovinare il cavo e comprometterne le funzionalità, ma se realizzato con buoni materiali il pericolo è scongiurato.

Tornando all’attenuazione va spiegato che con questo termine si indica la diminuzione in ampiezza e la distorsione del segnale durante il percorso che porta le immagini dalla videocamera al DVR; l’attenuazione è legata innanzitutto alla qualità del cavo e alla sua capacità di trattenere la perdita resistiva dei conduttori e poi alla perdita nel dielettrico, ossia uno degli strati isolanti che compongono il cavo.

Un cavo coassiale è composto da più strati: il primo è una guaina protettiva esterna, poi si passa alla treccia, al nastro, al dielettrico, fino ad arrivare al conduttore interno, quello su cui “viaggia” il segnale – dal diametro del conduttore interno dipende l’attenuazione: maggiore è il diametro, minore è l’attenuazione.
Ma analizziamo anche la composizione degli altri strati: dopo il conduttore interno si trova il dielettrico, materiale isolante costituito da politene compatto capace di attenuare le perdite elettriche e meccaniche, poi c’è il nastro che, quando presente, aumenta la qualità del cavo coassiale e le sue prestazioni schermando il conduttore dai campi elettromagnetici e isolando l’ambiente esterno dalle emissione elettromagnetiche prodotte dal conduttore interno. Infine ci sono la treccia, che può essere più o meno spessa, e la guaina che protegge tutti gli strati finora menzionati.

Videosorveglianza e privacy, come comportarsi?

Anche se l’argomento è controverso, la videosorveglianza nei Comuni, oggi, è realtà: utilizzate per contrastare la microcriminalità e gli atti vandalici o per sorvegliare zone sensibili del territorio, le telecamere svolgono un’ottima funzione deterrente e di protezione, ma nonostante questo non si può sottovalutare il problema della privacy. Le amministrazioni comunali, infatti, sono tenute a rispettare alcune regole nella pianificazione e nell’uso della videosorveglianza sul territorio cittadino.

La definizione di queste regole è compito del garante della privacy che, nel 2004 e poi con un aggiornamento nel 2010, si è occupato di trovare un equilibrio fra ha le necessità di sicurezza dei Comuni e quelle di privacy dei cittadini. Sono tenuti a rispettare tali regole anche gli stadi, gli ospedali, le caserme e persino i condomini.

Ma quali sono le principali regole da rispettare? La prima e la più importante riguarda l’informativa, con questo s’intende che ogni cittadino deve essere informato in maniera opportuna sulla presenza di sistemi di videosorveglianza nelle aree pubbliche. Le amministrazioni comunali devono segnalare la presenza di telecamere con appositi cartelli in cui è specificata la fascia oraria di attività, l’eventuale collegamento del sistema con le forze dell’Ordine e così via.

Anche i vigili urbani e le Forze dell’Ordine possono utilizzare sistemi di videosorveglianza per il controllo del traffico ed eventuali infrazioni del codice della strada, ma devono riprendere solo le targhe dei veicoli e non possono tenere in archivio, ne utilizzare, le immagini che ritraggono conducente e passeggeri.

Negli ultimi anni anche le isole ecologiche possono essere sottoposte a videosorveglianza e, in questo caso come tutti quelli citati sopra, le immagini non possono essere conservate per più di 24 ore, ad esclusione dei weekend; solo il garante per la privacy può autorizzare alla conservazione dei video oltre il limite delle 24 ore.

Videosorveglianza, internet e hacker

La videosorveglianza online è sicura? Per molti la videosorveglianza in internet rappresenta il futuro, per altri invece solo un rischio, per via degli hacker che ne comprometterebbero la sicurezza.

Non è possibile negare che gli attacchi sono una realtà, in molti ricorderanno l’intrusione sul sistema del Pentagono da parte di un abile hacker, ma per correttezza è bene ricordare che l’hackeraggio di un sistema informatico o di videosorveglianza non è così semplice e può essere fatto solo da persone in possesso di conoscenze e tecnologie adatte.

Anche se la videosorveglianza non potrà mai essere sicura al 100%, è opportuno sapere che esistono tanti dispositivi capaci di elevare la sicurezza di un sistema, uno di questi è il DVR: un videoregistratore di ultima generazione garantisce la creazione di una rete con un protezione più alta. Altro piccolo consiglio è quello di non usare mai la porta 80 – una porta di collegamento normalemente usata per l’accesso a internet – cambiarla renderà molto più complicata la vita a chiunque voglia introdursi nel vostro sistema, anche sostituire con frequenza la password d’accesso è un’ottima mossa, ricordando di usare sempre numeri e lettere in maniera combinata.

Con questi piccoli accorgimenti si riesce a rendere l’hackeraggio un’operazione lunga e complicata e a scoraggiare i malintenzionati.

Nonostante tutto una videosorveglianza che sfrutta internet è un sistema molto valido per proteggere un’abitazione o una proprietà, oltre che comodo se si pensa che oggi le immagini possono essere controllate da remoto, accedendo al sistema da uno smartphone o da un tablet.

Telecamere termiche – Usi e utilità

Il mondo della videosorveglianza non è così semplice come può sembrare, soprattutto perché una cattiva valutazione in fase di progettazione può comportare problematiche che impediscono alle telecamere di funzionare bene. Per fortuna in commercio esistono prodotti per le più svariate esigenze che permettono di superare anche i casi limite, rendendo sempre possibile il monitoraggio e la videosorveglianza.

Ad esempio, in caso di buio e scarsa visibilità, si possono adoperare telecamere termiche: ogni corpo e/o oggetto emette energia e calore catturabili dalle telecamere termiche che, a loro volta, attraverso software e processori elaborano i dati e le inviano al DVR o al monitor di sorveglianza.

Grazie alle telecamere termiche si possono videosorvegliare anche luoghi privi di fonti di luce o con condizioni atmosferiche estreme, come quelli con nebbia fitta; in questi casi le telecamere fungono da filtro prima di inviare le immagini ad altri dispositivi come monitor e videoregistratori.

Le immagini riprese da questo tipo di telecamere assumono diverse scale di colore, ad esempio i corpi in movimento prendono il colore rosso. La tecnologia di questi dispositivi è particolarmente avanzata e il loro prezzo non è basso, ma in questi casi la videosorveglianza raggiunge livelli altissimi di efficienza – le telecamere termiche sono in grado di “vedere” attraverso i muri, mentre nessun altro dispositivo è in grado di farlo.
Queste telecamere sono indicate soprattutto per le esigenze professionali per via del costo e per la necessità di essere affiancate da un videoregistratore per l’invio delle immagini verso il monitor e per la loro archiviazione.

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