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Telecamera con sensore di movimento

Buongiorno,
ho bisogno di una delucidazione riguardo l’utilizzo di una telecamera con sensore di movimento da installare nel giardino della mia villetta. Ho un cane di grossa taglia, circa 45 kg di peso, e vorrei che la telecamera riuscisse a discernere il cane da una persona che magari si mette carponi.
Possiedo già l’impianto d’allarme perimetrale e non so se posso aggiungere la telecamera con questa personalizzazione, visto che saremmo al limite della sicurezza.
Grazie per il tuo aiuto
Esther

Buongiorno Esther,

indubbiamente una telecamera che funge anche da sensore di movimento è molto utile e sicuramente è possibile impostare un livello di sensibiltà adatto alle proprie esigenze.
Nel tuo caso però, come hai già intuito, impostare un livello troppo blando comprometterebbe troppo la tua sicurezza quindi ti sconsiglio di scegliere questo utilizzo.
Puoi comunque utilizzare la telecamera in maniera tradizionale, magari prevedendo la registrazione. Per monitorare gli accessi hai sempre i sensori perimetrali che sono validissimi.

Un saluto

Videosorvegliare le aree condominiali

Si ha sempre più paura di stare in casa propria, lo dicono i sondaggi e lo dimostrano le vendite di porte blindate e sistemi d’allarme. Questi sistemi aiutano a non far entrare in casa intrusi, ma nella malaugurata eventualità che questo accada, avere un sistema che permetta di identificare i ladri può aiutare; la videosorveglianza serve proprio a questo!

Grazie all’innovazione nel settore, i costi di un buon sistema di videosorveglianza si sono ridotti e questo ha portato alla diffusione degli impianti anche e soprattutto negli spazi condominiali.

Gli spazi condominiali, come il portone d’ingresso e i corridoi sono i più sensibili, ma anche quelli più facilmente controllabili con un sistema di telecamere via cavo o digitali, attenzione però, per poter videosorvegliare delle zone condominiali è necessaria un’autorizzazione da parte dei condomini e le immagini riprese non possono essere conservate per più di 24 ore negli archivi, a meno di eventi eccezionali, tutto per il rispetto della privacy degli inquilini.

Un sistema di videosorveglianza per condomini deve essere composto da un DVR – Digital Video Recorder – un apparecchio col quale connettere tra loro tutte le telecamere e con cui registrare le immagini. Sulla registrazione è possibile scegliere se farlo in maniera continua o solo quando il software rileva soggetti in movimento nell’inquadratura (quest’ultima opzione permette di ridurre le ore di riprese e lo spazio da loro occupato sul disco rigido).

A completare l’impianto un modem per la connessione del sistema alla rete internet, un monitor per visionare le immagini e soprattutto telecamere, meglio wi-fi che facilitano la connessione con il DVR e fanno risparmiare sui lavori per l’installazione.

Tornando alla questione della privacy è bene sapere che è stata regolata da una legge approvata nel 2012 ed entrata in vigore il 18 giugno 2013. La legge denominata “modifiche alla disciplina del condominio negli edifici” stabilisce che per l’installazione di un sistema di videosorveglianza è necessario il parere favorevole di almeno il 50% dei partecipanti all’assemblea condominiale, i quali devono possedere almeno il 50% dei millesimi. Ma non è finita qui, anche le normative contenute nei provvedimenti datati 29 aprile 2004 e 8 aprile 2010 regolano le riprese nelle aree condominiali, secondo queste norme la presenza delle telecamere nelle aree comuni deve essere segnalata da specifici cartelli.

telecamere indirizzo IP

Ciao,

ti scrivo perchè vorrei ricevere consigli su quale telecamera acquistare:

mi occorre una telecamera che posso consultare ogni volta che voglio tramite il mio smartphone Apple e anche da internet.

Non sono molto pratico di congegni elettronici quindi desidero una telecamere indirizzo Ip facile da installare e configurare.

Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi.

Francesco

Ciao Francesco,

fortunatamente anche su su internet puoi trovare un’ampia gamma di telecamere indirizzo IP!

Questo tipo di telecamera risponde perfettamente alle tue richieste visto che puoi interrogarle tramite un qualsiasi smartphone e chiaramente da internet.

Per la corretta installazione non ti allarmare visto che la procedura è estremamente agevole ed intuitiva.

Ora non ti rimane altro che sbizzarrirti con i particolati: ne esistono motorizzate, con o senza fili, sia da esterno che da interno.

Ciao, fammi sapere

Fototrappole – Caratteristiche e funzionamento

Scout Camera e Trail Camera sono tutti nomi che indicano uno stesso prodotto, ossia la fototrappola, la telecamera più sorprendente degli ultimi anni. Se le normali fotocamere hanno bisogno di un essere umano che le azioni e di un’alimentazione di rete che le faccia funzionare, le fototrappole sono fotocamere autoalimentate e autogestite, capaci di resistere all’acqua, di effettuare video e foto, sia di giorno che di notte. Inoltre, hanno una memoria interna che permette di posizionarle nei posti più impensabili e di registrare H24, 7 giorni su 7.

Ripercorriamo un po’ di storia: la prima fotocamera a scatto automatica è stata utilizzata nel 1906 da National Geographics, ma il suo funzionamento era del tutto diverso da quello che conosciamo oggi, in quanto la fotocamera era collegata a un filo che, al passaggio dell’animale, faceva scattare la foto. Anche se il principio alla base è lo stesso, oggi la tecnologia di una fototrappola è più evoluta, il che ha permesso al dispositivo di diventare più piccolo e di avere un costo più basso.

Questi dispositivi sono conosciuti nel mondo con nomi molto diversi – telecamere trail, trappole fotografiche, fotocamere digitali, ecc – ma il meccanismo alla loro base è sempre lo stesso: scattano fotografie in maniera automatica grazie a un sensore PIR a infrarossi e, oltre alle foto, sono in grado di realizzare e registrare filmati.

Per chi non le conoscesse, le fototrappole sono costituite da piccole scatole impermeabilizzate con una lente. Il loro funzionamento è simile a quello di una macchina fotografica digitale, con l’aggiunta del rilevamento di movimento, della visione nottura e della registrazione temporizzata. I comandi, le batterie e quant’altro sono nascosti all’interno della scatola, chiusa con clip di grandi dimensioni. La durata delle batterie, che solitamente sono alcaline, varia a seconda del modello e dell’uso che se ne fa, ma molte permettono di collegare pacchi di batterie a lunga durata.

L’armadio di protezione per DVR

E se durante un furto o un’intrusione i ladri mettessero le mani sul DVR danneggiandolo, o addirittura rubandolo, per non rendere fruibili le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza? Purtroppo la possibilità che questo accada è alta, soprattutto perché il DVR rappresenta la parte più importante dell’intero sistema, quello in cui le immagini vengono registrate e archiviate e i ladri lo sanno bene.

Sistemare il DVR in un posto nascosto o in cima a un armadio non è sufficiente, è solo molto scomodo per l’utente che lo utilizza; per impedire seriamente ai melintenzionati di manomettere o rubare il DVR è necessario dotarsi di speciali armadietti progettati per contenere e custodire il DVR. Questi prodotti sono realizzati su misura e possono contenere al loro interno non solo il DVR, ma anche le altre apparecchiature per la videosorveglianza, si chiudono attraverso lucchetti o serrature difficili da scardinare.

Anche se l’acquisto di un armadietto per DVR rappresenta un costo ulteriore per l’utente che vuole dotarsi di un sistema di videosorveglianza, è vero anche che rende l’utilizzo del DVR più semplice – il videoregistratore è sempre accessibile per programmare le registrazioni, rivedere le immagini, cambiare l’hard disk o gli orari.

Ricapitolando, possiamo affermare che il costo di un armadietto per DVR è giustificato dal costo di un videoregistratore che, se danneggiato o rubato in caso di intrusione, arriva a costare molto più di quanto bisognerebbe spendere per un armadio di protezione. A voi la scelta!

Videosorveglianza – Usare un televisore per la visione delle immagini

I componenti più importanti di un sistema di videosorveglianza sono tre: le telecamere, il DVR e il dispositivo che permette di visionare le immagini, registrate o in tempo reale. Questo dispositivo è solitamente un monitor molto simile a un normale schermo per computer o a un televisore, ovviamente sul mercato sono disponibili monitor specifici per la videosorveglianza, che ben si adattano alle telecamere e al registratore, ma non tutti sanno che anche un televisore può sostituirlo.

Il televisore può rimpiazzare un monitor per la videosorveglianza a patto che siano tv di ultima generazione, ossia modelli LCD e LED con risoluzioni elevate e capaci di supportare video in HD e di operare in modalità multi screen (visione contemporanea su schermo condiviso di immagini provenienti da più telecamere). Questi televisori, infatti, non hanno bisogno di particolari componenti per poter funzionare con un registratore e danno vantaggi, non solo economici.

Oltre al risparmio, un vantaggio è quello di poter visionare le immagini riprese su uno schermo più grande di quanto non lo sia un monitor per la videosorveglianza, che solitamente ha dimensioni che vanno dai 7’’ ai 14’’.

E’ bene fare una precisazione: se in ambito domestico usare un televisore può far risparmiare qualche soldo, non è così in ambito commerciale dove l’uso del televisore è soggetto al pagamento della SIAE che, se non pagata, può far incorrere in sanzioni che vanno dai 1.000 ai 3.000 euro.

DVR e funzione Full D1

Il videoregistratore DVR è uno dei dispositivi più importanti di un sistema di videosorveglianza con telecamere analogiche, rappresenta il cuore del sistema ed è l’apparecchio che registra e archivia le immagini riprese, inoltre funge da “filtro” tra le telecamere e il monitor.

La scelta del DVR è importante e deve essere fatta pensando all’integrazione con il resto del sistema inoltre, qualora sia necessario, deve supportare particolari funzioni come la Full D1.

Cosa è la funzione Full D1? Full D1 vuol dire che tutti i canali di un DVR, in fase di registrazione, hanno la risoluzione 704×576 pixel e che le immagini prodotte mantengono una buona risoluzione e sono prive di scatti. I DVR danno tutti la possibilità di registrare in risoluzione 704×576 pixel, ma senza funzione Full D1 si paga in termini di fluidità dell’immagine.

La Full D1 non è necessaria a tutti, ma lo è per coloro che hanno bisogno di un servizio di monitoraggio professionale – amministrazioni pubbliche, aziende private, ecc – non a caso i DVR con la funzione Full D1 non sono così diffusi sul mercato e mantengono ancora un prezzo alto.

Non ci sono altre grosse differenze tra un modello DVR con funzione Full D1 e uno senza, per questo motivo e dato il costo elevato, è bene acquistare un DVR normale a un prezzo più equo, piuttosto che spendere molto per una funzione non necessaria. Ovviamente l’acquisto va valutato caso per caso e studiato in base alla esigenze particolari.

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