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Come prevenire i furti in casa

Quando siamo lontani dalla nostra casa, è molto importante essere tranquilli sul fatto che essa sarà protetta nel modo più adeguato. Le stime da questo punto di vista sono molto evidenti, perché, se vuoi sapere come prevenire i furti in casa, tieni presente che in media più di 500 case ogni giorno nel nostro Paese sono oggetto di effrazioni da parte dei ladri. In particolare durante le vacanze aumenta il rischio di furti in casa. Per questo, proprio per difenderti al meglio, vogliamo darti alcuni consigli utili su come prevenire i furti in casa.

La scelta dell’impianto di videosorveglianza

Innanzitutto per restare sicuri quando si è lontani da casa potrebbe essere fondamentale installare un antifurto con videosorveglianza. Quando installi una telecamera, obbligatoriamente per legge devi posizionare dei cartelli dissuasori che avvisano la presenza della videosorveglianza.

Già questi cartelli possono prevenire i furti, perché funzionano come deterrenti e scoraggiano i malintenzionati. L’impianto di videosorveglianza è molto importante per proteggere un ambiente.

Infatti controlla in tempo reale la nostra abitazione attraverso le telecamere che possono essere posizionate sia all’interno che all’esterno.

Di solito il sistema di videosorveglianza permette di vedere le immagini tramite app da scaricare sullo smartphone e può essere strutturato con un collegamento ad una centrale operativa, in modo da far intervenire le forze dell’ordine.

I consigli contro i furti in casa

Ma come facciamo a prevenire i furti in casa? Basta mettere in atto alcune pratiche, rivedendo, almeno in parte, le nostre abitudini di vita.

Per esempio possiamo evitare di interagire tramite i social network in tempo reale, anticipando la nostra partenza o pubblicando le foto delle vacanze.

Anche gli strumenti delle nuove tecnologie possono aiutarci a tenere lontani i malintenzionati dalla nostra abitazione. Infatti per esempio possiamo far installare un timer che serve ad accendere e spegnere automaticamente le luci.

Pensiamo anche ai punti più vulnerabili della nostra abitazione, alle principali vie d’accesso che permetterebbero l’introduzione di malintenzionati. Ad esempio la porta: meglio sceglierne una blindata e usare una serratura con duplicazione controllata.

Ma naturalmente il sistema di allarme, fra i quali anche gli impianti di allarme wireless, rappresenta la soluzione più adeguata per stare tranquilli anche quando siamo fuori casa.

Antifurto nebbiogeno: opinioni di chi lo utilizza

L’antifurto nebbiogeno ha davvero un grande riscontro, come si può evincere leggendo le opinioni che gli utenti che lo hanno già provato hanno lasciato in giro per il web. Rispetto ad altri sistemi di antifurto, l’antifurto nebbiogeno non è così da tanto tempo presente sul mercato. Subito, però, in pochissimo tempo ha occupato una posizione di rilievo fra i sistemi che gli utenti utilizzano per proteggere la loro abitazione. Questo è stato possibile grazie alla particolare tecnica che questo antifurto utilizza. Come si può capire anche dal nome, tutto si basa sulla produzione di una nebbia. Ma come funziona esattamente l’antifurto nebbiogeno e perché può essere così utile per la protezione degli spazi domestici, ma anche degli ambienti che sono utilizzati come luoghi di lavoro? Vediamo di capire tutto più dettagliatamente.

Come funziona un antifurto nebbiogeno

Le opinioni di chi utilizza l’antifurto nebbiogeno sono quelle basate su una grande soddisfazione per avere la possibilità di usare un dispositivo che assicura un elevato grado di protezione. Infatti questo particolare tipo di antifurto, nel momento in cui rileva la presenza di persone, è in grado di rilasciare una nebbia molto intensa.

All’interno della nebbia fitta il malintenzionato non riesce ad orientarsi e quindi non può mettere nemmeno in atto il furto che voleva effettuare.

A livello tecnico il rilascio della nebbia è possibile con l’utilizzo di una caldaia. Quando scatta il segnale di allarme, la caldaia emette la nebbia e fa in modo che essa rimanga nell’ambiente per alcuni minuti.

Come è strutturata una caldaia di un sistema nebbiogeno

Gestire il funzionamento della caldaia non è affatto complesso. Infatti basta semplicemente inserire all’interno del contenitore dell’acqua o delle altre sostanze naturali, che non arrecano danni alla salute dell’uomo.

All’interno della caldaia persiste un’alta temperatura che consente all’acqua o ai liquidi di trasformarsi in vapore. Ci sono molti tipi di caldaie che si possono scegliere per gli antifurto nebbiogeni. Naturalmente bisogna adattare la capienza della caldaia all’ambiente da proteggere, alle sue dimensioni.

Le caldaie di questo genere possono essere installate sul soffitto, sulla parete oppure all’interno di un mobile, come un armadio. In quest’ultimo caso bisogna lasciare aperta una fessura, in modo che poi la nebbia possa passare e diffondersi nell’ambiente da proteggere.

Come funzionano le barriere antifurto per finestre

L’esigenza di proteggere la casa è sentita come fortemente pressante. Ecco perché molti scelgono di abbinare ad un classico antifurto anche le barriere antifurto per finestre. Queste ultime sono fondamentali perché aiutano a proteggersi dalle intrusioni dei malintenzionati in casa. Si tratta di elementi che funzionano a raggi infrarossi e molti li conoscono anche come rilevatori per allarme a fotocellula. Sono molto utili, perché i raggi infrarossi non sono percepiti dagli uomini e per questo possono costituire una vera e propria barriera invisibile. Ma vediamo più specificamente come funzionano le barriere antifurto per finestre a raggi infrarossi.

Come funzionano le barriere a raggi infrarossi

Le barriere antifurto per finestre sono dei sensori che funzionano utilizzando il sistema dell’interruzione di fasci di luce infrarossi. Sono composte di solito da due elementi. Il primo di essi è rappresentato dal ricevitore e il secondo è un trasmettitore.

Grazie al loro particolare sistema di funzionamento generano un fascio di luce che non è percepibile dall’occhio umano. Sono davvero ciò che può fare per noi per proteggere il perimetro della nostra abitazione.

Perché sono utili le barriere antintrusione per le finestre

Le barriere di questo tipo hanno tanti vantaggi. Innanzitutto possono aiutarci a prevenire il problema dei falsi allarmi. Spesso infatti allarmi erronei scattano per la presenza di foglie, di rami, di animali. Invece con le barriere ad infrarossi il problema non si pone, perché l’allarme si attiva soltanto quando tutti e due i raggi sono interrotti.

Sono molto utili anche perché possiamo trovare delle barriere per i punti di accesso particolarmente critici che spesso i ladri utilizzano per penetrare negli ambienti domestici. Si installano molto facilmente e possiedono un elevato grado di resistenza. Infatti queste barriere sono resistenti ai fenomeni atmosferici e non vengono alterate dai raggi ultravioletti. Sono studiate appositamente con delle caratteristiche tali da consentirne il funzionamento anche all’esterno.

Possiamo trovare in commercio anche delle barriere che presentano dei riscaldatori, che si rivelano molto utili ad aumentare la resistenza delle barriere soprattutto in ambienti particolarmente freddi. Esistono tanti tipi di barriere antifurto perimetrali. Ci sono per esempio quelle a doppia tecnologia, che uniscono gli infrarossi e la tecnica a microonde per una maggiore efficienza.

Telecomando per antifurto: come funziona e i vantaggi

Il telecomando per antifurto è uno dei più comodi strumenti per gestire il sistema di allarme in casa. È un accessorio pratico che puoi utilizzare in qualsiasi momento, non solo per attivare o per disattivare il sistema antifurto che hai installato nella tua abitazione, ma anche per altre interessanti ed utili funzioni. È uno strumento leggero, molto semplice da utilizzare e si può portare ovunque, una soluzione perfetta per avere sempre tutto sotto il pieno controllo. Vediamo quali sono i vantaggi di un telecomando per antifurto e per che cosa si può utilizzare in concreto.

Come funziona un telecomando

Partiamo proprio dal funzionamento di un telecomando per antifurto. Questo accessorio si usa spesso nei sistemi di allarme wireless, che hanno un funzionamento con controllo da remoto, a distanza.

Un telecomando per l’antifurto permette proprio di effettuare un controllo da remoto del sistema di allarme presente in casa o nel luogo di lavoro. È possibile attivare o disattivare l’allarme, ma anche attivare i sensori che si trovano distribuiti in vari punti della casa.

È possibile utilizzare il telecomando per creare delle zone di protezione all’interno della casa, ad esempio attivando l’antifurto e i sensori solo in specifiche aree dell’edificio. Inoltre con un antifurto è possibile attivare i sensori perimetrali, che consentono di proteggere adeguatamente anche l’esterno dell’immobile.

Il telecomando consente di inviare segnali di allarme e a volte, sulla base del sistema antifurto che utilizzi, puoi ad esempio attivare delle funzioni aggiuntive, per proteggere determinati mobili o luoghi della casa particolarmente da sottoporre ad attenzione.

I vantaggi del telecomando per antifurto

Uno dei vantaggi principali del telecomando per i sistemi antifurto in casa è senza dubbio quello che consente di gestire tutte le modalità del sistema di allarme a distanza, avendo sempre la situazione sotto controllo.

È importante però che i segnali inviati attraverso il telecomando debbano spostarsi su delle frequenze molto sicure, per fare in modo che eventuali malintenzionati non possano intercettare la comunicazione tra il telecomando e i vari componenti del sistema di allarme stesso.

Naturalmente un altro vantaggio dell’accessorio in questione è quello che riguarda la possibilità di inviare dei segnali a distanza. Si tratta di uno strumento che funziona con la modalità wireless e quindi questa tecnologia permette una maggiore sicurezza, perché i ladri non potranno manomettere cavi fisici.

Antifurto casa wireless doppia frequenza: caratteristiche e come funziona

Forse avrai sentito parlare di antifurto casa wireless a doppia frequenza e ti sarai chiesto in che cosa consiste effettivamente. È bene essere consapevoli di questo tipo particolare di sistema di sicurezza, perché nel tempo puoi assicurarti una certa affidabilità. Molti spesso sono indecisi e si chiedono se sia conveniente usare un sistema senza fili rispetto ad un sistema cablato. Ma allora andiamo nei dettagli e scopriamo che cos’è un antifurto con doppia frequenza e come funziona nello specifico.

Cos’è un antifurto con doppia frequenza

Un impianto a doppia frequenza è un sistema integrato che funziona senza l’utilizzo di fili. La differenza principale rispetto ad impianti wireless a singola frequenza è costituita dal fatto che tutti i componenti di questo sistema riescono a comunicare sfruttando due frequenze radio.

Quindi da questo punto di vista rappresentano una garanzia in più, perché assicurano il corretto funzionamento dell’allarme anche nel caso in cui dovessero verificarsi delle eventuali interferenze che potrebbero per esempio determinarsi da un problema temporaneo.

Il sistema di allarme senza fili a doppia frequenza è chiamato anche anti jamming. Questa definizione è dovuta al fatto che esso impedisce agli intrusi di schermare e di interrompere il segnale che fa scattare l’allarme.

Questo obiettivo si può raggiungere facendo in modo che le frequenze radio sfruttate siano lontane tra di esse e facendo in modo che non interferiscano. Allo stesso tempo comunque per un corretto funzionamento devono essere abbastanza vicine, quindi deve essere calcolata sempre la giusta distanza.

I vantaggi e come funziona

Se scegli l’antifurto wireless, ricordati anche che puoi avere un vantaggio dal punto di vista economico, perché si tratta molto spesso di impianti che durano nel tempo, non hai bisogno di spendere per un addetto per attivare l’impianto e potrai aggiungere altri componenti quando vuoi.

Il sistema di allarme senza fili è infatti espandibile, perché puoi aggiungere altri sensori compatibili. Puoi risparmiare anche sui costi di installazione, perché puoi installarlo da solo, e poi molto importante può essere ricorrere alla formula del kit, in modo da avere tutto completo.

Nel caso si verifichi un’intrusione, i sensori inoltrano due comunicazioni alla centralina, il tutto via radio, una comunicazione per ogni frequenza. La centralina elabora i dati che riceve e stabilisce se sia il caso di far scattare l’allarme.

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Negozi di alimentari e videosorveglianza

Il dibattito sul diritto alla privacy è un dibattito abbastanza caldo. Chiaramente quando parliamo del mondo della videosorveglianza è impossibile non parlare anche di privacy. Infatti, sappiamo bene che le riprese delle telecamere possono fortemente ledere la nostra privacy in qualunque luogo pubblico in cui ci troviamo. Per esempio, anche in dei semplici negozi di alimentari.

Questi negozi, è cosa ben nota, purtroppo sono sempre soggetti a piccoli e grandi furti. Sfortunatamente il taccheggio è sempre all’ordine del giorno e, in ogni caso, il rischio di una rapina più importante c’è sempre. Per tutte queste ragioni, questi negozi in genere vengono tutti dotati di un impianto di videosorveglianza. Questo impianto, però, se da un lato garantisce un certo livello di sicurezza, dall’altro limita fortemente la privacy dei clienti e degli stessi lavoratori.

Negozi e privacy

Al fine di garantire la privacy di tutte le persone coinvolte, vi sono alcune regole fondamentali da seguire nei negozi di alimentari e di altri generi emanate dal Garante della Privacy. Le regole di cui stiamo parlando sono per la precisione quelle del Provvedimento Generale videosorveglianza emanato dal Garante della Privacy per la Protezione dei Dati Personali dell’8 Aprile 2010.

In primo luogo, va segnalata la presenza di telecamere tramite cartelli informativi che, prima del raggio d’azione delle telecamere, informino avventori, clienti e lavoratori della loro presenza. In secondo luogo, non va assolutamente sottovalutata l’importanza della protezione e della gestione dei dati registrati. Vi mostriamo ora, nella pratica, cosa bisogna fare.

È, infatti, necessaria la presenza di persone abilitate al trattamento dei dati e che queste persone siano le sole ad accedere ai video di sorveglianza e a monitorarli. Chiunque sia privo di questa autorizzazione deve essere escluso dalla visione e dal trattamento di ciascun dato. Inoltre, le immagini registrate non possono essere duplicate e devono essere tenute in archivio solitamente, eccetto casi particolari, per non più di 24 ore. Per questo, sono previste norme e procedimenti per la cancellazione dei video registrati allo scadere delle 24 ore previste. Se la videosorveglianza utilizza apparati digitali connessi alle reti, i video devono essere protetti e non devono essere accessibili a tutti. Qualora si verificassero interventi di manutenzione dell’impianto, la visione delle immagini da parte dei tecnici deve essere concessa solo se ciò è assolutamente imprescindibile per la manutenzione stessa.

Pertanto, come abbiamo visto, la videoregistrazione è ovviamente permessa e, nei casi di negozi, anche consigliata. Vi sono, tuttavia, delle regole anche piuttosto rigide che devono essere necessariamente rispettate. È importante, infatti, non superare il confine tra sicurezza e privacy dei lavoratori dell’esercizio e dei loro clienti.

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