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Author: redazione (Page 44 of 48)

Ambienti esterni e telecamere a infrarossi

Disoccupazione e crisi imperante stanno portando a un aumento esponenziale dei furti, per questo sempre più persone ritengono indispensabile proteggere la propria abitazione o attività commerciale con un sistema di videosorveglianza. Oggi, per fortuna, i sistemi di videosorveglianza sono diventati molto più semplici da usare e molto più economici di un tempo, così con poche centinaia di euro e una connessione a internet si trovano prodotti con un ottimo rapporto qualità-prezzo, capaci di una sorveglianza professionale.

I sistemi di videosorveglianza si servono, come dice il nome stesso, di telecamere che, installate in posti strategici, controllano l’edificio anche 24 ore al giorno. Le telecamere possono sfruttare tecnologie diverse, ma quello che è più importante è la loro risoluzione: la sicurezza dipende proprio dalle immagini riprese e registrate.

Con delle immagini di bassa qualità, con una risoluzione scarsa e una cattiva illuminazione, non si possono riconoscere gli intrusi e la sicurezza dell’abitazione verrebbe messa a rischio. Prima di acquistare delle telecamere per la videosorveglianza, quindi, è bene valutare con attenzione le condizioni ambientali in cui questa andranno ad operare: quantità di luce naturale, presenza di luce artificiale, ecc.

Quando la luce naturale è molto scarsa è preferibile optare per delle telecamere ad infrarossi, in grado di registrare immagini ad alta risoluzione anche quando la luce è nulla. Queste telecamere si adattano alla luminosità dell’ambiente e sono così intelligenti da attivare automaticamente la funzione a infrarossi solo quando le circostanze lo richiedono; funzione molto comoda anche in caso di black out improvviso.

Quando queste telecamere attivano la funzione ad infrarossi, le immagini registrate sono in bianco e nero, mentre tornano a riprendere come normali telecamere quando disattivano la funzione in presenza di un ambiente sufficientemente illuminato.

Le telecamere a infrarossi sono molto diffuse e stanno pian piano sostituendo le altre perché versatili e affidabili, in più sono facili da usare e perfette per le riprese esterne, dove è impossibile garantire un’illuminazione costante e sempre uguale.

Domande frequenti sulle telecamere Speed Dome

Le telecamere Speed Dome sono ottime per la videosorveglianza, ma spesso a riguardo sorgono diversi dubbi, ecco i più frequenti.

  • Quali cavi usare per il controllo delle Speed Dome?

I cavi sono normali cavi di rete di categoria 5 che usano un doppino per il segnale telemetrico di controllo della telecamera per il protocollo su interfaccia RS485 e un doppino per il segnale video. C’è poi un cavo per l’alimentazione con sezione 2,5 mm, ma normalmente sono forniti in dotazione con la telecamera.

  • C’è un protocollo di trasmissione? Il DVR è compatibile?

Il protocollo di trasmissione è lo standard Pelco-D, mentre per accettarsi che il proprio DVR sia compatibile è sufficiente visionare il retro del videoregistratore e controllare che ci sia la porta RS485 e se il protocollo Pelco-D è supportato.

  • Sulle Speed Dome è possibile memorizzare posizioni stabilite?

Solitamente le moderne Speed Dome fanno configurare da 20 a 128 posizioni, per ognuna delle quali è possibile decidere anche il grado di zoom.

  • Si può far muovere una Speed Dome sempre in maniera automatica?

Programmando il DVR è possibile far eseguire delle ronde che richiamano in maniera ciclica le posizioni di preset, ma è bene sottolineare che un movimento continuo può ridurre la vita della Speed Dome di circa un terzo. Se il movimento automatico è necessario H24 è opportuno controllare motori e cinghie di distribuzione della telecamera almeno ogni anno.

Fototrappole – Caratteristiche e funzionamento

Scout Camera e Trail Camera sono tutti nomi che indicano uno stesso prodotto, ossia la fototrappola, la telecamera più sorprendente degli ultimi anni. Se le normali fotocamere hanno bisogno di un essere umano che le azioni e di un’alimentazione di rete che le faccia funzionare, le fototrappole sono fotocamere autoalimentate e autogestite, capaci di resistere all’acqua, di effettuare video e foto, sia di giorno che di notte. Inoltre, hanno una memoria interna che permette di posizionarle nei posti più impensabili e di registrare H24, 7 giorni su 7.

Ripercorriamo un po’ di storia: la prima fotocamera a scatto automatica è stata utilizzata nel 1906 da National Geographics, ma il suo funzionamento era del tutto diverso da quello che conosciamo oggi, in quanto la fotocamera era collegata a un filo che, al passaggio dell’animale, faceva scattare la foto. Anche se il principio alla base è lo stesso, oggi la tecnologia di una fototrappola è più evoluta, il che ha permesso al dispositivo di diventare più piccolo e di avere un costo più basso.

Questi dispositivi sono conosciuti nel mondo con nomi molto diversi – telecamere trail, trappole fotografiche, fotocamere digitali, ecc – ma il meccanismo alla loro base è sempre lo stesso: scattano fotografie in maniera automatica grazie a un sensore PIR a infrarossi e, oltre alle foto, sono in grado di realizzare e registrare filmati.

Per chi non le conoscesse, le fototrappole sono costituite da piccole scatole impermeabilizzate con una lente. Il loro funzionamento è simile a quello di una macchina fotografica digitale, con l’aggiunta del rilevamento di movimento, della visione nottura e della registrazione temporizzata. I comandi, le batterie e quant’altro sono nascosti all’interno della scatola, chiusa con clip di grandi dimensioni. La durata delle batterie, che solitamente sono alcaline, varia a seconda del modello e dell’uso che se ne fa, ma molte permettono di collegare pacchi di batterie a lunga durata.

Videosorveglianza tra passato e presente

La videosorveglianza, fino a qualche anno fa, era un optional costoso che solo enti pubblici e banche potevano permettersi, oggi invece i prezzi dei sistemi di sorveglianza si sono abbassati parecchio e questo ha permesso una larga diffusione del sistema di sicurezza per il controllo video degli ambienti.

Nel passato, oltre che essere costosa, la videosorveglianza necessitava di un sopralluogo da parte di tecnici prima dell’installazione e dell’acquisto e il montaggio poteva esser fatto solo da professionisti, oggi è possibile acquistare kit di videosorveglianza che chiunque può installare nella propria abitazione, nel proprio ufficio o nell’azienda. Si fa tutto in maniera autonoma, niente tecnici, neinte sopralluoghi, ma soprattutto niente costi in più!

Normalmente i kit di videosorveglianza sono costituiti da un piao di telecamere, un DVR e da tutti gli accessori necessari al loro funzionamento; si possono acquistare online o nei negozi specializzati e ce ne sono per tutte le esigenze. Ma quali sono i vantaggi di sorvegliare la propria abitazione?

Grazie alle telecamere ambienti domestici e locali pubblici possono essere controllati senza intermediari, all’allarme il proprietario viene avvertito dell’anomalia e, con un semplice clic, può visionare le immagini video in tempo reale, ovunque si trovi. È sufficiente un tablet, uno smartphone o un computer e una connessione a internet per entrare nell’abitazione e verificare che si tratti realmente di un’intrusione, in tal caso si avvertono le Forze dell’Ordine. Se invece non si fa un controllo al momento, c’è sempre il DVR grazie al quale possono essere visualizzate ogni volta che si vuole.

Un altro vantaggio, spesso sottovalutato, è l’effetto deterrente che questi apparecchi hanno sui ladri, il fatto stesso di vedere delle telecamere in giardino o i cartelli della videosorveglianza nei locali pubblici e commerciali, li scoraggia a commettere furti ed effrazioni.

È importante ricordare, inoltre, il fatto che i sistemi di videosorveglianza sono utili in caso di incidenti sul lavoro, black out e tutto quello che può accadere all’interno di un’azienda.

L’armadio di protezione per DVR

E se durante un furto o un’intrusione i ladri mettessero le mani sul DVR danneggiandolo, o addirittura rubandolo, per non rendere fruibili le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza? Purtroppo la possibilità che questo accada è alta, soprattutto perché il DVR rappresenta la parte più importante dell’intero sistema, quello in cui le immagini vengono registrate e archiviate e i ladri lo sanno bene.

Sistemare il DVR in un posto nascosto o in cima a un armadio non è sufficiente, è solo molto scomodo per l’utente che lo utilizza; per impedire seriamente ai melintenzionati di manomettere o rubare il DVR è necessario dotarsi di speciali armadietti progettati per contenere e custodire il DVR. Questi prodotti sono realizzati su misura e possono contenere al loro interno non solo il DVR, ma anche le altre apparecchiature per la videosorveglianza, si chiudono attraverso lucchetti o serrature difficili da scardinare.

Anche se l’acquisto di un armadietto per DVR rappresenta un costo ulteriore per l’utente che vuole dotarsi di un sistema di videosorveglianza, è vero anche che rende l’utilizzo del DVR più semplice – il videoregistratore è sempre accessibile per programmare le registrazioni, rivedere le immagini, cambiare l’hard disk o gli orari.

Ricapitolando, possiamo affermare che il costo di un armadietto per DVR è giustificato dal costo di un videoregistratore che, se danneggiato o rubato in caso di intrusione, arriva a costare molto più di quanto bisognerebbe spendere per un armadio di protezione. A voi la scelta!

Videosorveglianza – Usare un televisore per la visione delle immagini

I componenti più importanti di un sistema di videosorveglianza sono tre: le telecamere, il DVR e il dispositivo che permette di visionare le immagini, registrate o in tempo reale. Questo dispositivo è solitamente un monitor molto simile a un normale schermo per computer o a un televisore, ovviamente sul mercato sono disponibili monitor specifici per la videosorveglianza, che ben si adattano alle telecamere e al registratore, ma non tutti sanno che anche un televisore può sostituirlo.

Il televisore può rimpiazzare un monitor per la videosorveglianza a patto che siano tv di ultima generazione, ossia modelli LCD e LED con risoluzioni elevate e capaci di supportare video in HD e di operare in modalità multi screen (visione contemporanea su schermo condiviso di immagini provenienti da più telecamere). Questi televisori, infatti, non hanno bisogno di particolari componenti per poter funzionare con un registratore e danno vantaggi, non solo economici.

Oltre al risparmio, un vantaggio è quello di poter visionare le immagini riprese su uno schermo più grande di quanto non lo sia un monitor per la videosorveglianza, che solitamente ha dimensioni che vanno dai 7’’ ai 14’’.

E’ bene fare una precisazione: se in ambito domestico usare un televisore può far risparmiare qualche soldo, non è così in ambito commerciale dove l’uso del televisore è soggetto al pagamento della SIAE che, se non pagata, può far incorrere in sanzioni che vanno dai 1.000 ai 3.000 euro.

DVR e funzione Full D1

Il videoregistratore DVR è uno dei dispositivi più importanti di un sistema di videosorveglianza con telecamere analogiche, rappresenta il cuore del sistema ed è l’apparecchio che registra e archivia le immagini riprese, inoltre funge da “filtro” tra le telecamere e il monitor.

La scelta del DVR è importante e deve essere fatta pensando all’integrazione con il resto del sistema inoltre, qualora sia necessario, deve supportare particolari funzioni come la Full D1.

Cosa è la funzione Full D1? Full D1 vuol dire che tutti i canali di un DVR, in fase di registrazione, hanno la risoluzione 704×576 pixel e che le immagini prodotte mantengono una buona risoluzione e sono prive di scatti. I DVR danno tutti la possibilità di registrare in risoluzione 704×576 pixel, ma senza funzione Full D1 si paga in termini di fluidità dell’immagine.

La Full D1 non è necessaria a tutti, ma lo è per coloro che hanno bisogno di un servizio di monitoraggio professionale – amministrazioni pubbliche, aziende private, ecc – non a caso i DVR con la funzione Full D1 non sono così diffusi sul mercato e mantengono ancora un prezzo alto.

Non ci sono altre grosse differenze tra un modello DVR con funzione Full D1 e uno senza, per questo motivo e dato il costo elevato, è bene acquistare un DVR normale a un prezzo più equo, piuttosto che spendere molto per una funzione non necessaria. Ovviamente l’acquisto va valutato caso per caso e studiato in base alla esigenze particolari.

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