il blog dedicato ai sistemi di videosorveglianza e antifurto

Category: videosorveglianza (Page 40 of 40)

I migliori Kit di Videosorveglianza economici

L’evoluzione tecnologica non ha risparmiato i sistemi per la sicurezza ed il controllo della casa o delle attività lavorative tanto che oggi è possibile trovare kit di videosorveglianza economici a meno di 500 euro. Con i costi che si abbassano sempre di piu’ i produttori fanno a gara nel fornire sistemi si registrazione, sorveglianza, controllo e monitoraggio via computer dotati di sistemi sempre piu’ sofisticati.  Qui faremo una panorama dei migliori con le loro caratteristiche.

Come si compone un kit di videosorveglianza:
-telecamera: è la parte fondamentale, quella deputata a videoriprendere e trasmettere le immagini in tempo reale in streaming. Ce ne sono di tutti i tipi e di tutti i prezzi. La differenza la fanno la qualità del sensore e quindi delle immagini ed il fatto di essere motorizzate per lo spostamento via remoto.
-modem router: serve per interfacciare le telecamere con Internet
-software centrale: il cuore di tutto il kit di videosorveglianza, controlla, comanda, coordina.

Kit videosorveglianza Gbc: è un sistema “portatile” che non utilizza modem e linee telefoniche. E’ composto da una Telecamera Wireless Bullet a colori che trasmette direttamente su un piccolo schermo (a colori) da 3,5″. Semplice e senza fronzoli ma di impatto. La telecamera ha una risoluzione di 640X480 ed è dotata di microfono e sensore PIR atto a rilevare passaggi/movimenti nella sua zona, inviandone poi il segnale di attivazione della registrazione automatica al Monitor che può anche registrare le immagini su scheda SD (compresa nel kit una da 2GB). Prezzo: 390 euro.

Videosorveglianza Edimax: la casa taiwanese propone una telecamera “robot” che invece di essere collocata a parete è dotata di ruote per camminare tra gli ostacoli. Il modello è IC 7010PTn e supporta la panoramica orizzontale/verticale con angolo di visualizzazione + o – 355 gradi in orizzontale + o – 120 gradi in verticale. Trasmette le immagini in tempo reale wireless tramite due antenne (vedere foto) oppure registra salvando nella Sd presente in sede. Prezzo: 220 euro.

Kit videosorveglianza Gifran: sofisticato sistema di controllo composto da 4 telecamere Sony wireless con sensore 1/3 3,6 mm dotate di led per la ripresa al buio, centralina 4 canali con Hd da Gb che registra in tempo reale in alta risoluzione (704×576) con compressione H264 e si interfaccia con cavo Lan ad Internet. La stessa permette il controllo via pc o smartphone o cellulare. Prezzo: 499 euro.

Kit Logitech Alert 700/750: la famosa casa francese si è tuffata nel settore della sicurezza. Propone telecamere di sorveglianza con rilevatore di movimento. In pratica la ripresa avviene 24 ore su 24, ma la registrazione, con l’invio di un alert attraverso mail, avviene solo quando un intruso viene rilevato nell’area di controllo. Per fare ciò la camera è dotata di un sensore Pir, lo stesso utilizzato sugli impianti di antifurto. Visione notturna e registrazione su Scheda SD. Prezzi a partire da 230 euro.

Telecamere di Videosorveglianza alimentate a pannelli solari

Se non disponete di un allaccio di elettricità, oppure se le batterie hanno una durata illimitata c’è la possibilità di utilizzare le telecamere di videosorveglianza alimentate con i pannelli solari. Una delle case produttrici che propone un prodotto del genere è l’italiana Volta Electronics. Non solo si tratta di una telecamera alimentata con l’energia del sole ma la stessa si connette ad Internet e trasmette le immagini tramite Wimax oppure Wifi, Hiperlan e 2G/3G via sim card telefonica.

Non c’è bisogno quindi di un allaccio di rete, non c’è bisogno di alimentazione. Solar Camera, questo è il nome della telecamera di video sorveglianza, riesce quindi ad essere indipendente ed operare in condizioni estremamente difficili visto che rimane attiva fino a 6 giorni in stato di totale assenza di illuminazione solare, situazione ambientale peraltro statisticamente mai rilevata in condizioni di utilizzo tipiche.  La sua mobilità le permette di essere usata anche in luoghi di lavoro di carattere itinerante come i cantieri edili oppure in ambienti pericolosi o lontani da fonti di alimentazione, per prevenire situazioni di pericolo e contribuire alla diminuzione di incidenti o furti sul posto di lavoro.

La telecamera permette l’invio di SMS o Email al proprietario in caso di allarme o movimenti sospetti gestendo comunicazioni da e verso dispositivi di sicurezza esterni come impianti di allarme, sirene, sensori esterni. La possibilità di interfacciarsi direttamente con sistemi terzi permette all’installatore di poter programmare in modo avanzato eventi personalizzati come l’accensione di una periferica di illuminazione, l’avvio di una sirena, la chiusura di porte d’accesso, l’invio di un allerta delle forze dell’ordine.

La telecamera è fornita con un supporto testa-palo che integra il box per l’alloggiamento dell’elettronica e il supporto regolabile per il pannello solare. La brochure di Solar Camera è disponibile a questo indirizzo.

Finte Telecamere di Videosorveglianza, quanto costano e come funzionano

Se proprio non disponiamo di un budget adeguato per un antifurto possiamo prendere in considerazione l’acquisto di finte telecamere di videosorveglianza. Che cosa sono e come funzionano? Sono delle perfette imitazioni, repliche di vere videocamere per gli antifurti. Stessa scocca, stessa forma e stessi materiali esterni per ingannare i potenziali malviventi. Rappresentano un deterrente che a volte funziona per allontanare i ladri più sprovveduti, non ovviamente quelli che hanno un certo fiuto ed organizzazione.

Si possono ovviamente acquistare via Internet ed i prezzi delle finte telecamere di videosorveglianza sono veramente bassi. Si parte da 10 euro per arrivare anche a 50-60 euro. La differenza la fanno alcuni particolari. Quelle più economiche replicano solo la scocca, hanno il filo esterno ed in alcuni casi un led che si illumina ogni 3 o 5 minuti ad intervalli regolari. Quelle più sofisticate hanno un sensore di movimento che si attiva quando una persona od un oggetto passa davanti. In quel caso grazie al motore interno si muovono dando l’idea al malintenzionato di essere veramente davanti ad un sistema di allarme sofisticato.

Alcuni modelli hanno anche la funzione tracking mode con la telecamera che va con lo zoom avanti e indietro facendo finta di mettere a fuoco il soggetto individuato. La scocca esterna è waterproof , protetta per agenti atmosferici come pioggia e vento.

Importante la durata delle batterie. Utilizzate quelle ricaricabili con il maggior “amperaggio” possibile, 2500 mah vanno bene.

L’acquisto di finte telecamere di videosorveglianza può rappresentare un primo e semplice deterrente per i ladri, ma non puntate solo su questo per difendere la vostra casa, appartamento o villa. Al buio potrebbero ingannare anche gli esperti, ma alla luce del sole le differenze con una vera telecamera si potrebbero vedere.
In definitiva quindi non utilizzate una finta telecamera di sicurezza come linea esclusiva di difesa, è un modo molto semplice, economico e qualche volta efficace per realizzare un “deterrente” economico.

Sistema videosorveglianza fai da te economico sotto i 500 euro

Oggi vogliamo proporre un sistema di videosorveglianza fai da te per la casa o per l’ufficio, economico che comprende un router wireless, una telecamera di sorveglianza senza fili, e un sistema di registrazione dei video. I prodotti presi in esame sono della Level One, casa tedesca di Dortmund produttrice di apparati di networking.

Per spendere meno di 500 euro dovremo limitare l’acquisto ad una sola telecamera, mettendo in conto una spesa ulteriore di circa 200 euro per ogni videocamera in piu’. Si tratta comunque di un sistema di videosorveglianza economico ma dalle ottime prestazioni come vedremo.

Per un sistema di videosorveglianza fai da te, non in bundle, abbiamo bisogno di:
-un router wireless, in questo caso il wbr 6022.  Gestisce fino a 4 videocamere Ip e due Nas (sono i sistemi di registrazione e backup, hard disk, che si connettono direttamente al router per registrare le immagini delle telecamere). Il router è connesso ad internet e controlla direttamente le telecamere. Per visualizzare le immagini in diretta possiamo accedere tramite la schermata del router anche da remoto. Si possono scattare istantanee, catturare la scena e registrare video. E’ un router che supporta il protocollo 802.11n con velocità 300Mbs e protezione wpa2. Prezzo 150 euro.
-una telecamera di videosorveglianza: la wcs 0020. Registra con risoluzione 640×480 fino a 30 fotogrammi al secondo; zoom digitale 4x con compressione Mpeg4 o Mjpeg e motore interno per il movimento da remoto. Possiede la funzione motion detection che ad un minimo movimento della zona controllata invia una mail al proprietario con la schermata. Può essere controllata e le immagini visionate anche via cellulare grazie alla compressione 3gpp. Prezzo 200 euro.
-software di controllo: viene rilasciato insieme all’ acquisto della telecamera di videosorveglianza. Si chiama Cam Secure Lite. Permette di gestire fino a 32 videocamere con l’interfaccia a mosaico che mostra contemporaneamente le riprese. Il programma può agire anche da server per lo streaming in tempo reale e per visionare le riprese registrate che si trovano sul NAS.
-Sistema di backup delle videoriprese NAS: FNS-1020, si connette al sistema di videosorveglianza tramite porta fast ethernet e registra le immagini sull’harddisk (non compreso). Monta hd sata da 3.5 fino a 1.5 terabyte. Prezzo 150 euro.

I tre prodotti sopra descritti costano in totale 500 euro circa a cui  va aggiunto il prezzo dell’hard disk, circa 50 euro, per 500gb. Sono compatibili tra loro e facilmente configurabili, abbiamo ottenuto un sistema di videosorveglianza fai da te dal costo economico. Se vogliamo contenere ancora di più la spesa possiamo eliminare il sistema di registrazione Nas.

I software per controllare le telecamere videosorveglianza, qualche consiglio

softwarecontrollotelecamereI software di gestione, controllo e monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza rappresentano il cuore del nostro sistema di protezione. Da lì parte tutto, visto che è da lì che abbiamo la visione d’insieme della situazione.

Se dobbiamo tenere sotto controllo il perimetro di un edificio o eventuali zone e stanze indoor abbiamo bisogno di un sistema che gestisca tutte le nostre videocamere di sorveglianza, per questo è importante avere il prodotto giusto con le caratteristiche utili per le nostre esigenze.

Al giorno d’oggi sul mercato si trovano software di controllo-gestione per le telecamere di videosorveglianza molto sofisticati, disponibili per pc, notebook, ma anche Tablet e smartphone, uno di questi, ISPY Connect, è anche gratuito. Tutti permettono la visione d’insieme, con lo schermo diviso in tante parti quante sono le telecamere in quel momento attive. Questo è il primo punto, la necessità di avere un quadro di controllo completo, ogni software ha poi i suoi punti di forza.

Una delle principali caratteristiche che alcuni software di controllo videocamere possiedono è la possibilità di accedere alla diretta streaming da Internet tramite protocollo IP. Non ci sarà bisogno quindi della nostra presenza fisica nel posto da sorvegliare. Tramite password si può quindi visualizzare il video inviato dalle telecamere con il proprio pc, notebook, ipod o ipad da remoto via web.
I software più evoluti poi hanno un sistema anti manomissione. Nel caso in cui un malintenzionato abbia la volontà di manomettere o oscurare una telecamera il sistema di controllo manderà un allarme, anche via telefono. Il gestore è tarato sulla “sfocatura” della telecamera; se la stessa non riesce a mettere a fuoco scatta il segnale di manomissione.

Quasi tutti i software di gestione telecamere hanno la possibilità della registrazione, compressione Mjpeg ad esempio per salvare spazio e banda, zoom automatico, possibilità di seguire un obiettivo tramite telecamera, backup automatico dei video, chiamata via telefono o sms in caso di allarme, ma non solo. Alcuni software permettono anche un intervento sui dispositivi e circuiti remoti quali accensione-spengimento luci, apertura cancelli ecc.
Tutti i programmi lo prevedono, verificate però che se le telecamere lavorassero in modalità wireless il segnale sia criptato in WPA.

Prezzi di un software per controllo telecamere videosorveglianza.
Di solito il costo è influenzato dalla quantità (canali) di telecamere da gestire ( 4, 8, 12, 16, 25, 32,36 o 64 e più canali). Un indicazione di massima è di circa 250 euro per 4 telecamere e di 800-900 euro per 16 telecamere, variazioni di prezzo in ogni caso a seconda del prodotto scelto e delle sue caratteristiche.

Telecamere di videosorveglianza sul lavoro, quando si possono installare

L’installazione delle telecamere di sorveglianza sul posto del lavoro rappresenta un tema molto delicato. Da una parte ci sono le necessità del datore di lavoro che vuole salvaguardare le sue proprietà (ad esempio furti da parte dei dipendenti), dall’ altra la tutela della privacy da parte del lavoratore.

Lo statuto dei lavoratori nell’ articolo 4 parla chiaro:”E’ vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori“, anche se poi specifica:”…gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro…possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l’Ispettorato del lavoro...”.

Quindi si possono installare delle videocamere di videosorveglianza sui posti di lavoro, ma bisogna prima sottoscrivere degli accordi con i sindacati, in mancanza di questi si deve essere autorizzati da parte della Direzione Provinciale del lavoro – Servizio Ispezione del lavoro (l’ex Ispettorato del lavoro).

Anche la sentenza numero 20722/2010 della Cassazione segna un punto in più a favore dei datori di lavoro : “quando lo scopo della videoripresa è la salvaguardia del patrimonio aziendale non si è soggetti alle regole dello Statuto dei lavoratori e lo stesso può essere realizzato senza accordo sindacale e senza autorizzazione amministrativa“.

In ogni caso per poter, però, ottenere l’autorizzazione, il datore di lavoro dovrà poter dimostrare, innanzitutto, che la richiesta di installazione del suddetto impianto di videosorveglianza, nei locali aziendali, trova fondamento nelle esigenze di predisporre misure di prevenzione di eventuali azioni criminose a tutela esclusiva del patrimonio aziendale, e non, invece, in una «volontà di controllo dei lavoratori», escludendo, pertanto, dall’installazione dei sistemi audiovisivi i locali adibiti ad uffici amministrativi, le postazioni di lavoro dei dipendenti, gli apparati di «marcatempo» e, comunque, di rilevamento delle presenze, le «zona relax» dei lavoratori oppure i locali ad uso esclusivo dei prestatori di lavoro (bagni, spogliatoi, ecc.), vedi privacy telecamere sorveglianza.

Telecamere videosorveglianza e privacy, come comportarsi

Si sente sempre piu’ spesso parlare di privacy. Nelle fotografie pubblicate sui giornali, nelle intercettazioni, nella gestione dei nostri dati personali a fini commerciali e via dicendo. Parlando di telecamere di video sorveglianza ovviamente il nostro diritto alla sicurezza si scontra con il diritto altrui alla propria privacy. Cosa è lecito fare? Cosa si può e non si può riprendere nei nostri sistemi di sicurezza che utilizzano la video sorveglianza?

A queste domande risponde il garante della privacy che ha stilato documenti molto dettagliati che delle volte però hanno bisogno di un’interpretazione dei giudici, è il caso del datore di lavoro che videosorveglia i propri dipendenti per evitare furto di materiale aziendale.

Partiamo innanzitutto rifacendoci ai principi generali. Nei sistemi con telecamere di videosorveglianza occorre rispettare il:

-Principio di liceità: non è lecito riprendere con la telecamera tutto. Non si può interferire nella vita privata di nessuno, si deve tutelare la dignità dell’individuo in spazi come toilette, stanze d’albergo, cabine, spogliatoi, ecc. Vietato installare telecamere di sicurezza in questi posti.

-Principio di necessità: va escluso ogni uso superfluo ed evitati eccessi e ridondanze” ovvero c’è bisogno della “necessità”, nel nostro caso è facile, la sorveglianza di un bene privato.

-Principio di proporzionalità:va evitata la rilevazione di dati in aree o attività che non sono soggette a concreti pericoli, o per le quali non ricorre un’effettiva esigenza di deterrenza, come quando, ad esempio, le telecamere vengono installate solo per meri fini di apparenza o di “prestigio”. Gli impianti di videosorveglianza possono essere attivati solo quando altre misure siano ponderatamente valutate insufficienti o inattuabili.
Sempre il garante si esprime così:”Il principio di proporzionalità consente, ovviamente, margini di libertà nella valutazione da parte del titolare del trattamento, ma non comporta scelte del tutto discrezionali e insindacabili”.
Attenzione in questo caso all’ installazione di webcam in luoghi turistici che rimandano le immagini su Internet, la privacy in questo caso potrebbe essere messa in pericolo.

-Principio di finalità :Gli scopi perseguiti devono essere determinati, espliciti e legittimi. Ciò comporta che il titolare possa perseguire solo finalità di sua pertinenza.
Si è invece constatato che taluni soggetti pubblici e privati si propongono abusivamente, quale scopo della videosorveglianza, finalità di sicurezza pubblica, prevenzione o accertamento dei reati che invece competono solo ad organi giudiziari o di polizia giudiziaria oppure a forze armate o di polizia.
Sono invece diversi i casi in cui i sistemi di videosorveglianza sono in realtà introdotti come misura complementare volta a migliorare la sicurezza all’interno o all’esterno di edifici o impianti ove si svolgono attività produttive, industriali, commerciali o di servizi, o che hanno lo scopo di agevolare l’eventuale esercizio, in sede di giudizio civile o penale, del diritto di difesa del titolare del trattamento o di terzi sulla base di immagini utili in caso di fatti illeciti
“.
Quindi in sede di giudizio in questo caso si possono portare anche le prove filmate del reato commesso ad esempio nella violazione della proprietà.

In ogni caso: “Gli interessati devono essere informati che stanno per accedere o che si trovano in una zona videosorvegliata“.

Quanto si possono tenere i dati delle videoregistrazioni effettuate con le telecamere di sicurezza?
…l’eventuale conservazione temporanea dei dati deve essere commisurata al grado di indispensabilità e per il solo tempo necessario – e predeterminato – a raggiungere la finalità perseguita. La conservazione deve essere limitata a poche ore o, al massimo, alle ventiquattro ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività o chiusura di uffici o esercizi“.

Page 40 of 40

Privacy, cookie policy e conformità GDPR

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén