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Category: software intelligenti antifurto (Page 2 of 3)

telecamera sportiva review

Le telecamere sportive review sono conosciute per essere state viste addosso ai campioni di sport estremi. Quando si pratica surf, snowboard, volo e altri sport particolari, è bello avere una videocamera montata sul casco per riprendere tutto il panorama.
Naturalmente i video possono poi essere rivisti subito sul piccolo schermo della telecamera review, senza dover aspettare di passarli sul PC.
Questo tipo di videocamere è usato anche nei sistemi di allarme e di videosorveglianza domestica.
Come fanno a conciliarsi le due esigenze?

Le telecamere sportive review, innanzitutto, hanno una mobilità maggiore rispetto a qualsiasi altra videocamera di sorveglianza. Sono in grado di girare di almeno 180°, se non 360°, su sé stesse. Questo permette di avere una visuale più ampia nelle zone da tenere sotto controllo.
Se si ha un grande giardino, per esempio, è conveniente installare una videocamera di questo tipo, poiché può roteare in più direzioni e cogliere ogni angolo del giardino da sorvegliare.

Inoltre, questo tipo di telecamera è più piccola di quelle tradizionali per la videosorveglianza. La telecamera sportiva review è abituata ad essere montata all’attrezzatura degli sportivi, oppure ad essere addirittura addosso a loro, sul loro casco. È quindi quasi impossibile che un malvivente si accorga che ci sono queste telecamere, il che rende possibile la cattura. Se i ladri sanno che ci sono telecamere, infatti, non si intrufolano o cercano altri accessi rispetto a quelli sorvegliati.

Non bisogna dimenticare che una telecamera sportiva è abituata a fare riprese in velocità. La risoluzione delle immagini è quindi studiata per apparire nitida nonostante i bruschi movimenti. Questo aiuta a individuare più velocemente eventuali spostamenti rapidi, nonché a catturare con maggiore nitidezza eventuali tratti facciali o particolari di riconoscimento di un malvivente.

Acquistare una telecamera sportiva review come alternativa alla videosorveglianza può anche essere una facilitazione dal punto di vista dell’installazione. Se gli sportivi, che non sono certo degli elettrotecnici, sono in grado di installare una telecamera del genere sulla propria attrezzatura, di certo è in grado di farlo anche un cittadino comune.
La facilità e la rapidità di montaggio sono a favore di questa scelta.
Tra l’altro, essendo ognuna indipendente dall’altra, e molto facili da montare, si possono installare diverse telecamere in tutta casa.
Basterà tappezzare l’intero perimetro con questo tipo di videocamere per avere un sistema di videosorveglianza sofisticato ma discreto.
Il fatto che le videocamere sportive non facciano parte di un sistema integrato, inoltre, previene eventuali guasti generali. Se una telecamera è guasta, le altre continuano a funzionare senza compromettere la sicurezza della casa.

come visualizzare un videoregistratore dvr su due monitor

Quando si installa un impianto di videosorveglianza è importante avere un buon videoregistratore DVR. Questa componente è infatti il cuore pulsante dell’impianto di videosorveglianza, perché è il luogo dove vengono fisicamente contenuti i video girati dalle telecamere.
Sul videoregistratore DVR si incidono le riprese delle telecamere che possono poi servire a incastrare eventuali malviventi.
Quando si installa un impianto di videosorveglianza, dunque, si collega il videoregistratore ad un monitor per controllare in diretta o rivedere i video.
Cosa accade, però, quando si decide di visualizzare un videoregistratore DVR su due monitor?

In molti luoghi dove bisogna sorvegliare i dintorni un solo monitor non basta. Pensiamo, per esempio, alle banche o agli alberghi. C’è almeno un paio di persone di vigilanza, che quindi hanno bisogno di due monitor per controllare cosa succede nello stesso momento in parti diverse della struttura.
Per questo bisogna attrezzarsi a collegare due monitor.
La prima questione da prendere in considerazione è il videoregistratore stesso. All’atto dell’acquisto del sistema di videosorveglianza sarebbe opportuno sapere già quanti monitor si vogliono collegare. I videoregistratori, infatti, sono dotati di una o più uscite video in base a quanti monitor possono supportare.

Dopo aver acquistato il videoregistratore con il giusto numero di uscite video, bisogna occuparsi del frame rate. Questa parola sembra indicare un concetto difficile, ma in realtà si riferisce a qualcosa di molto familiare. Pensiamo ai film americani, nei quali si vede la guardia giurata che sorveglia il caveau della banca con il monitor diviso in 4, 6 o più piccoli riquadri. Ogni riquadro proietta un video preso da una telecamera in un punto diverso.
Il frame rate è precisamente il parametro che indica quanti video contemporaneamente possono essere proiettati in tempo reale sullo stesso monitor.

Cosa accade, però, se io voglio capire come visualizzare un videoregistratore DVR su due monitor avendo già un apparecchio con una sola uscita video? Semplice, bisogna comprare un adattatore. L’adattatore a T deve avere una porta BNC maschio e due porte BNC femmina. La porta maschio si inserisce nell’uscita video del videoregistratore, mentre le due porte femmina permettono di collegare entrambi i monitor.
Nonostante la sua natura esterna al videoregistratore, l’adattatore non è un componente che crea problemi di invio o di ricezione del messaggio. Funziona come un qualsiasi adattatore della televisione, del computer o del videoregistratore. Una volta installato si può procedere ad impostare il frame rate senza problemi.

videosorveglianza senza fili

Avete mai fatto un giro in IKEA? Cosa c’entra questa domanda con l’argomento kit videosorveglianza senza fili? Ve lo spiego immediatamente.

Parlare sic et simpliciter di kit videosorveglianza senza fili, senza aver doverosamente spiegato tutti i dettagli di questo delicato sistema, sarebbe impossibile e quantomai poco professionale.

Sin dagli albori della tecnologia elettronica, lo scopo fondamentale della ricerca era quello di produrre apparecchiature destinate a migliorare la qualità dell’esistenza umana, risolvendo i piccoli problemi della quotidianità.

Si cominciò allora a parlare dei primi impianti di allarme di tipo domestico la cui principale funzione, all’inizio era, come noto, quella di allarmare attraverso sensori di vario tipo, tutti gli accessi di un’abitazione che, in caso di violazione, inviassero attraverso appositi cavi un segnale ad una centralina di allarme la quale, a sua volta, comunicasse con una o più sirene sonore.

Questo primordiale ma efficace, per i tempi, sistema di allarme casa però presto dovette fare i conti con l’evoluzione tecnologica nel settore della tecnologia elettronica che, giorno dopo giorno sfornava e sforna novità.

Negli ultimi anni difatti, la ricerca ha individuato forme di connessione tra apparecchiature elettroniche che non hanno più bisogno di alcun filo per funzionare e riescono a dialogare senza fili con altri apparecchi dello stesso genere.

Chiari dunque i risvolti di queste implicazioni che, nell’immediato, hanno consentito la realizzazione di una tipologia di impianto di allarme scevro da qualsivolglia necessità di opere murarie all’interno dell’abitazione in cui andavano installati con buona pace delle donne italiane e non.

Cominciò così l’era detta della standardizzazione elettronica, durante la quale l’incessante crescita tecnologica, restituiva con sempre maggiori capacità, risultati appaganti dal punto di vista pratico.

Nacquero i primi kit videosorveglianza senza fili destinati ad integrare gli impianti di allarme di tipo tradizionale, attraverso l’introduzione della cosiddetta funzione di preallarme.

L’applicazione più importante per questi nuovissimi kit videosorveglianza senza fili fu proprio quella di riuscire a colmare tutte le piccole lacune che gli apparecchi di videosorveglianza di vecchia generazione avevano dimostrato sino a quel momento.

Quando parliamo di superamento dei limiti di posizionamento strategico di queste apparecchiature, ci riferiamo alla possibilità di posizionare oggi queste innovative telecamere denominate BATCAM in posizioni che prima a causa del collegamento filare, sarebbe stato impossibile raggiungere.

Ben venga allora la ricerca e l’innovazione tecnologica quando riesce a portare vantaggi per l’intera collettività e non solo per poche persone.

Infatti un aspetto molto importante di questa forma di standardizzazione produttiva è evidentemente correlata alla possibilità di produzione su larga scala con le ovvie favorevoli ricadute in termini di vantaggio economico per il cliente.

Antifurti videosorveglianza

Parlare di sicurezza non è mai una questione semplice.

Affrontare il discorso spesso costringe ad affrontare tecnicismi specifici che rendono quantomeno ostica l’esposizione.

Se a questo si aggiunge anche l’ardito compito di descrivere la possibilità che un impianto di allarme casa possa qualificarsi come antifurti videosorveglianza per abitazioni, il compito è davvero complicato.

Quando un individuo dotato di normali competenze, senza particolari nozioni sul concetto di dispositivo di sicurezza, spesso approccia in maniera piuttosto diffidente all’argomento, cercando, se possibile di rimandarne la discussione, tale è lo stato di difficoltà generato dal tema.

Indubbiamente però, considerate le condizioni di vivibilità, oramai completamente decadute delle nostre città, noi crediamo che sia veramente da persone civili e responsabili occuparsi della questione sicurezza domestica.

Un ambito complesso e quantomai ampio, caratterizzato da nozionismi tecnici difficili da comprendere ai più ma che, doverosamente, se affrontato con perizia, consente di risolvere la questione sicurezza domestica in maniera adeguata.

A maggior ragione, secondo chi scrive, il concetto non può essere affrontato in maniera esaustiva se non si comprende come gli antifurti videosorveglianza ne rappresentino un elemento fondamentale.

Fino ad oggi, quando si pensava ad un impianto di allarme domestico, si pensava a sensori, sirene e centrali di allarme….in una visione piuttosto semplicistica del concetto di sicurezza elettronica.

I tempi sono cambiati, su entrambi i fronti, da un lato ladri sempre più agguerriti e determinati a portare a termine effrazioni anche molto complicate e dall’altro tecnologie dedicate alla sicurezza che riescono a tenergli testa anche in forma preventiva.

Prevenzione dunque, integrata al concetto di difesa attiva dell’immobile, ed ecco gli antifurti videosorveglianza che coniugano un’ottima sistesi di entrambi i concetti.

Prevengono attraverso la funzione deterrente delle apparecchiature di ripresa visibili lungo i perimetri tutelati (e con la conseguente archiviazione delle immagini registrate) avvertendo tempestivamente dell’avvicinamento da parte di individui sospetti ed innescano con precisione anche i presidi di allarme allo scopo predisposti.

Videocamere allora integrate nei tradizionali impianti di allarme in una sorta di collaborazione scientifica e tecnologica volta alla tutela dell’obiettivo predisposto.

Oggi, si consideri poi che la tecnologia in materia di antifurti videosorveglianza prevede anche l’adozione di telecamere completamente senza fili del tipo BATCAM che, grazie a questa loro peculiarità consentono facoltà di posizionamento strategico fino ad oggi davvero non immaginabili.

Esse infatti sono completamente scevre da collegamenti filari anche per la funzione di trasmissione dei dati video che vengono inviati agli apparecchi di registrazione senza che questa funzione possa risultare compromessa da eventuali tagli o asportazione di schede interne di registrazione.

Una vera svolta che garantirà certo sonni più tranquilli a tutti noi, non credete?

NVR wifi

Meglio noti come Network Video recording, sono il cuore pulsante di un buon impianto di videosorveglianza di ultima generazione.

Nessun impianto di videosorveglianza difatti può definirsi operativo senza un registratore.

In tal senso gli apparecchi  NVR wifi  sono completamente differenti dai  DVR analogici, poiché devono essere collegati si alla rete wifi domestica e  non direttamente alle telecamere (quindi si connettono al  router o switch) diventando parte integrante della rete.

Questi sofisticati sistemi di registrazione sono dotati  di  software interno semplice ed affidabile, addirittura visibili  attraverso l’utilizzo del nostro smartphone.

L’accesso all’ NVR wifi avviene a mezzo di una pagina web o, ancora meglio attraverso un’apposita  app, con cui scegliere se utilizzare  la visione dal vivo visionare quanto registrato.

Ricordo ai nostri lettori che questi NVR wifi possono eseguire registrazioni su allarme, continuative o addirittura entrambe.

Gli NVR wifi vengono impiegati soprattutto per registrare immagini inviate loro  da telecamere ip di rete, da qui il loro nome NVR che letteralmente  significa infatti Network Video Recorder i quali a differenza dei normali DVR non sono dotati  di connettore per l’ingresso di segnali video visto che tale segnale è trasmesso attraverso la connessione di rete.

In commercio è però possibile reperire NVR wifi  dotati anche di ingressi per connettore tradizionale per telecamere di tipo analogico e vengono praticamente impiegati in presenza di impianti analogici già esistenti che si intende ampliare con l’utilizzo anche di telecamere ip.

Gli NVR wifi  di tipo ibrido può inoltre tornare comodo in tutti quei casi in cui si vuole impiegare una Speed Dome  tradizionale, molto più economica rispetto ad una ip speed dome.

Quando si pensa di acquistare un NVR wifi, bisogna inoltre fare molta attenzione ai livelli di definizione delle immagini e non solo su quanti canali in realtà possa registrare, più elevata è la definizione e, chiaramente, maggiormente utilizzabili risulteranno le immagini registrate.

In questo caso, sembra doveroso ricordare che i NVR wifi di migliore qualità in genere offrono la possibilità di poter modulare la definizione delle immagini, offrendo in tal modo maggior versatilità operativa nel loro impiego.

Oggi risulta evidente la necessità di integrare al meglio i nostri impianti di allarme casa con sofisticate telecamere ip, meglio se senza fili come le note BAT CAM prodotte e commercializzate da una notissima azienda abruzzese del settore poiché attraverso la loro versatilità d’impiego (costantemente connesse alla rete wifi domestica) continuano a registrare appena innescate da circostanze esterne, realizzando quella famosa funzione di preallarme di cui abbiamo tanto parlato.

 

Videosorveglianza quale scegliere

Ciao,

sto cercando informazioni sulla videosorveglianza quale scegliere?

Effettivamente sono un po’ disorientato e vorrei qualche tuo suggerimento, magari i pro e i contro delle telecamere senza filo rispetto alla versione filare.

Grazie infinite!

Fulvio

 

Buongiorno Fulvio,

cosa dire, al giorno d’oggi il mercato offre prodotti ottimi e per tutte le tasche, ma per fare una scelta ti suggerisco di riflettere sulla praticità. Se hai già i fili all’esterno, non avere dubbie e prendi telecamere filari.

In caso contrario ti consiglio la versione wireless che ti garantisce un’installazione molto più snella ed economica.

Se non hai ancora cercato, puoi dare uno sguardo online, ci sono diverse aziende specializzate che le commercializzano a prezzi molto allettanti.

Scrivici e raccontaci com’è andata

Come internet ha migliorato la videosorveglianza

Internet ha modificato il mondo, la nostra vita e il concetto di videosorveglianza; con il suo avvento la videosorveglianza si è modernizzata ed è diventata molto più sicura, grazie alla possibilità che si dà all’utente di controllare la situazione in tempo reale da un computer, da uno smartphone o da un tablet.

Affinché tutto questo sia possibile, però, c’è bisogno di un software valido e di una connessione veloce e in grado di sostenere il monitoraggio 24 ore al giorno. Oggi, i sistemi di videosorveglianza migliori sono quelli che si servono di telecamere posizionate in maniera strategica, di software specifici e di una connessione ADSL; grazie a tutto questo controllare la propria abitazione o l’attività commerciale è facile e lo si può fare anche da remoto, senza per forza essere lì.

Internet ha anche reso la viseosorveglianza più economica e alla portata di tutti, se anni fa i sistemi di videosorveglianza erano esclusivi delle banche o delle grandi aziende, oggi anche i privati possono permettersene uno. I sistemi di videosorveglianza per le abitazioni sono elementari, ma non per questo meno sicuri di quelli sofisticati con le telecamere a circuito chiuso.

Ma di cosa ha bisogno un sistema di videosorveglianza che usa internet? Innanzitutto necessita di un computer o di un tablet, di webcam e di un software di videosorveglianza affidabile (è possibile acquistare il software più adatto alle proprie esigenze, ce ne sono con caratteristiche e prezzi differenti). Bastano queste tre cose per sorvegliare una casa, un ufficio o un negozio 24 ore al giorno in tutta sicurezza.

Le webcam meritano un approfondimento in quanto sono i componenti preposti al rilevamento di eventuali movimenti, quindi i più importanti e delicati: se in casa ci sono animali domestici è normale che ci siano movimenti davanti alle webcam, ma se non è così allora vuol dire che in casa c’è un intruso. Grazie all’innovazione nel settore è possibile programmare le webcam e il sistema di videosorveglianza affinché scattino avvisi che ci avvisano di quanto sta accadendo.

Gli avvisi arrivano su un indirizzo mail pre-impostato e, di solito, contengono uno snapshot, ossia un frame dell’immagine d’interesse. Ma lo snapshot non è l’unico avviso possibile, si può decidere di ricevere un video o un allarme sonoro a seconda delle proprie esigenze. Ovviamente internet permette di fare un controllo anche quando non sta accadendo nulla: è sufficiente collegarsi alla webcam d’interesse e controllare la situazione in tempo reale.

La connessione internet, però, deve essere particolarmente buona (si raccomanda sempre un’ADSL) perché altrimenti si creano dei buchi nelle riprese che rendono praticamente inutile l’intero sistema.

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