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Telecamera cloud: cos’è e perché è utile

Avere in casa o nel luogo di lavoro un sistema antifurto avanzato dal punto di vista tecnologico è fondamentale. Poter contare su un sistema di allarme per un’abitazione o per un edificio dedicato ad un’attività commerciale o lavorativa in generale è essenziale, anche perché attualmente sono davvero tante le possibilità che vengono messe a nostra disposizione. Le innovative tecnologie forniscono oggi davvero tante opportunità sul mercato, tenendo conto delle esigenze degli utenti. A questo proposito non possiamo non parlare della telecamera cloud, una tipologia molto particolare di telecamera di sicurezza, che è collegata in genere a dispositivi intelligenti e ad un archivio cloud. Vediamo di che cosa si tratta nello specifico.

Perché è utile il cloud

Quella del cloud è un’innovazione molto interessante, uno spazio dedicato all’archiviazione di contenuti attraverso la rete. A questo spazio si può accedere proprio tramite una connessione ad internet attraverso un account personale, in qualsiasi momento se ne presenti la necessità.

Predisporre un sistema di videosorveglianza cloud con telecamere connesse alla rete significa mettere in atto la possibilità di acquisire un controllo specifico dei device collegati al sistema, come le telecamere o anche i microfoni. Ci riferiamo in particolare alle telecamere IP, che funzionano effettuando le registrazioni attraverso una connessione alla rete e un software che si trova su una piattaforma esterna, sul cloud. Proprio sull’archivio esterno vengono conservati i filmati prodotti.

I vantaggi delle telecamere connesse in cloud

Sono numerosi i vantaggi delle telecamere cloud, a partire dal fatto che garantiscono un’ampia accessibilità delle registrazioni. Queste ultime vengono conservate su piattaforme esterne alle quali si può accedere in qualsiasi momento, evitando allo stesso tempo delle manomissioni nei confronti dei dispositivi stessi.

C’è un controllo da remoto delle telecamere, visto che è possibile accedere ai filmati direttamente senza l’utilizzo di software esterni, basandosi su un browser sullo smartphone o su un computer. Inoltre è possibile effettuare una programmazione del sistema attraverso delle app, con la possibilità di gestire interamente il funzionamento delle telecamere di sicurezza o di altri rilevatori presenti e collegati al sistema, anche se non si è fisicamente presenti nel luogo sottoposto a monitoraggio e a protezione attraverso l’antifurto e l’impianto di videosorveglianza.

Sensore di movimento con sirena: le caratteristiche principali

Un sistema di sicurezza è composto da diversi elementi, fra i quali possiamo ricordare anche il sensore di movimento con sirena. Sicuramente questa componente svolge un ruolo fondamentale, perché è decisiva nell’ambito di proteggere la nostra abitazione o la nostra attività commerciale. Tra l’altro la moderna tecnologia è stata capace di mettere in commercio prodotti di alta qualità, che si caratterizzano per un elevato livello di protezione. Fra questi prodotti possiamo ricordare l’impianto di sicurezza wireless con sensori di movimento che sfruttano il Wi-Fi.

Come funziona un rilevatore di movimento wireless con sirena

Il sensore di movimento wireless è senza fili. Quindi si rivela davvero molto comodo da utilizzare, perché non c’è bisogno di cablature e quindi non si ha a che fare con i fili per tutta la casa. In fin dei conti non è detto che per forza ci deve essere un sistema di sicurezza con fili, i quali comunque hanno bisogno di una certa manutenzione.

Gli accessori di sicurezza senza fili, come questo sensore di movimento con sirena di cui stiamo parlando, si servono della rete Wi-Fi e funzionano tramite la trasmissione di onde radio. Ricavano la loro fonte di alimentazione energetica dalle batterie.

Spesso vengono forniti anche in kit che possono essere installati in qualsiasi punto dell’abitazione senza complicazioni.

Il sensore di movimento in rapporto alla centralina

Qual è il rapporto tra il sensore di movimento e la centralina dell’impianto di sicurezza per la casa? I due elementi sono strettamente collegati. Infatti bisogna sapere che la centralina rappresenta il cuore del sistema antifurto. I sensori, anche quelli senza fili, sono comunque collegati alla centralina e sono in grado di rilevare i movimenti del corpo umano.

In ogni caso mettono in evidenza movimenti improvvisi nell’area da proteggere, tutta quella che rientra all’interno del loro campo visivo. Quando viene rilevato un movimento sospetto, come per esempio quello generato da un intruso in casa, il rilevatore trasmette un segnale alla centralina, la quale, elaborando le informazioni ricevute, può attivare il segnale di allarme, come per esempio la sirena, la luce LED e l’illuminazione automatica. I sensori più avanzati come quelli di movimento ad infrarossi riescono a distinguere i movimenti di esseri umani o il passaggio di un animale.

Come proteggere la casa dai furti

Le statistiche provano che i furti sono in aumento. Quindi è lecito porsi la domanda di come proteggere la casa dai furti. Per molti può essere un vero incubo pensare che la propria privacy venga violata dall’intrusione di malintenzionati. A volte la violazione di un’area personale può essere più traumatica del furto dei propri averi. Esistono comunque dei rimedi che si possono adottare come soluzioni ottimali per cercare di difendersi dai furti in casa. Scopriamo le soluzioni più utili.

I sistemi antifurto cablati o domotici

Stiamo cercando di rispondere alla domanda: come proteggere la casa dai furti? Sicuramente da questo punto di vista è chiaro che possa risultare estremamente utile dotarsi di un sistema di antifurto. Ne esistono di diversi tipi, ma di solito si fa la distinzione fra il sistema di antifurto cablato e quello wireless. Il primo prevede l’uso dei fili per collegare la centralina ai sensori. Si deve installare predisponendo gli opportuni passaggi per i cavi.

L’antifurto wireless, invece, funziona sfruttando il Wi-Fi. Risulta particolarmente comodo, perché non si hanno fili per casa e può essere installato con molta facilità. Non occorre, infatti, ricorrere ad opere di muratura.

Negli ultimi anni le tecnologie innovative si sono fatte strada anche con sistemi domotici che possono essere collegati all’antifurto e in generale si occupano della completa gestione della casa. Soprattutto il sistema viene realizzato collegando vari dispositivi alla rete per controllare ogni aspetto anche con lo smartphone.

La porta blindata con serratura antiscasso

Come tenere lontani dalla propria casa i ladri e impedire a loro di entrare? Una soluzione classica consiste nel ricorrere alla porta blindata con serratura antiscasso. Queste porte in genere hanno una particolare struttura che rende difficile l’intrusione da parte di estranei.

Tutto dipende comunque dalle caratteristiche strutturali della porta scelta o dai materiali utilizzati per la sua realizzazione.

Le inferriate per le finestre

Le finestre rappresentano dei punti di accesso alla casa che a volte sono molto vulnerabili, per cui alcuni scelgono di installare delle inferriate alle finestre. Si tratta di un metodo tradizionale che viene ritenuto particolarmente efficace.

Esistono vari tipi di inferriate, che si possono distinguere in fisse o apribili. Bisogna considerare anche la classe di effrazione, che è data dalla resistenza e dall’opposizione alle forzature esterne. Le inferriate possono essere più sicure se abbinate all’installazione di un allarme sonoro.

Sistemi di sicurezza antieffrazione: quali sono e perché sono utili

I sistemi di sicurezza antieffrazione sono molto utili per poter proteggere l’abitazione da intrusioni da parte di malintenzionati. Esistono tante possibilità in commercio da poter sfruttare per proteggere la casa. Naturalmente tutto dipende anche dal budget che si ha a disposizione. Soprattutto, quando si sceglie un sistema di sicurezza antieffrazione, bisogna però tenere conto del rapporto qualità-prezzo. Può rivelarsi inutile risparmiare a tutti i costi, per poi avere a disposizione soltanto sistemi di scarsa qualità.

Le tipologie dei sistemi di sicurezza antieffrazione: gli antifurto

In generale per quanto riguarda i sistemi antieffrazione possiamo distinguere sistemi meccanici o quelli sotto forma di antifurto. Questi ultimi rappresentano una soluzione molto comoda, perché, grazie anche alle tecnologie di ultima generazione, offrono una grande varietà di efficienza nella protezione della casa.

Soprattutto l’antifurto riesce ad essere un deterrente per i ladri, perché è dotato anche di un allarme sonoro. L’impianto di allarme è fondamentale per tenere lontani i ladri o per farli fuggire quando tentano un’intrusione.

Esistono tanti tipi di antifurto a disposizione, per esempio ci sono quelli con funzione perimetrale o con funzione volumetrica. Inoltre si può scegliere di integrare un antifurto con un impianto di videosorveglianza, per avere sempre a disposizione il monitoraggio completo dell’area da proteggere.

Gli altri sistemi antieffrazione di sicurezza

Per quanto riguarda i sistemi meccanici, invece, bisognerebbe pensare ad altri dispositivi, sempre molto utili per la protezione della casa. A questo proposito possiamo citare le tapparelle blindate, che sono dotate di un sistema antisollevamento. Ci sono poi le finestre blindate antisfondamento e quelle progettate per essere antiproiettile.

C’è chi sceglie l’installazione di telecamere finte. In realtà questa soluzione potrebbe essere un deterrente per i ladri più inesperti, ma non sempre costituisce la soluzione più adatta per scoraggiare i malintenzionati.

Meglio quindi ricorrere ad un sistema di antifurto, anche per esempio quello a raggi infrarossi, o alle luci che si attivano con il movimento. Infatti la buona illuminazione dell’area da proteggere, come il giardino o la casa, può costituire un ottimo sistema per scoraggiare i ladri. Le soluzioni insomma sono molteplici e ciascuno può scegliere in base al budget che ha a disposizione o secondo le sue necessità.

Antifurto misto: cosa significa?

Installare un antifurto in casa è molto utile per prevenire eventuali tentativi di intrusione da parte di persone non autorizzate. È un ottimo modo per stare più tranquilli durante la giornata, anche quando non siamo fisicamente nella nostra abitazione, tenendo conto del fatto che il sistema di allarme può inviare segnali in caso di situazioni di pericolo, dei segnali che spesso, grazie alle ultime tecnologie, è possibile ricevere anche direttamente sul nostro smartphone, tramite chiamate, messaggi o notifiche all’interno di apposite app. Esistono numerose tipologie di sistemi antifurto per la casa, come quello con filo o quello wireless, ma forse non tutti sanno che è disponibile anche la tipologia di antifurto misto. Vediamo cosa significa nel dettaglio e come funziona questo sistema di allarme.

Le componenti di un antifurto per casa

Se consideriamo in generale un antifurto per casa, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che questi sistemi sono composti solitamente da alcune componenti fondamentali, a prescindere dalla tipologia di antifurto che scegliamo.

Sono, infatti, disponibili la centrale di comando, i dispositivi di allarme e i vari sensori, che aiutano a proteggere l’abitazione, fornendo in alcuni casi una vera e propria barriera di protezione per l’ambiente domestico.

La centralina è uno dei componenti fondamentali, quello in grado di far scattare l’allarme, nel momento in cui viene rilevata una situazione potenzialmente pericolosa. I dispositivi di allarme sono gli strumenti che avvisano della situazione da monitorare.

I sensori sono poi di diversi tipi. In tutti i casi si tratta di strumenti che rivelano la presenza di persone e possono effettuare una semplice comunicazione, anche al nostro smartphone, ad esempio tramite una notifica. Possiamo distinguere tra sensori volumetrici, che sono disponibili con tecnologia a microonde o infrarossi, e tra sensori perimetrali, che possono essere installati ad esempio nelle porte o nelle finestre.

Come funziona un antifurto misto

Una volta compreso come è composto un sistema antifurto, parliamo delle varie tipologie. Un antifurto misto, ad esempio, è una combinazione vera e propria tra un antifurto con fili e un antifurto senza fili.

Questo impianto, infatti, comprende proprio parti che sono collegate via filo e parti wireless. In genere sono collegati tramite fili solo alcune componenti alla corrente elettrica, come ad esempio la centralina e i dispositivi di allarme. Gli altri strumenti solitamente, in un antifurto misto, sono collegati attraverso le onde radio.

Tra le tipologie, come abbiamo visto, ci sono anche i sistemi wireless, che funzionano completamente senza fili, e quelli cablati, che hanno un funzionamento basato proprio sul collegamento attraverso i cavi.

SIM per antifurto: cos’è e come sceglierla

La nuova tecnologia ci viene spesso in aiuto, anche per quanto riguarda i sistemi di sicurezza per la casa o per il luogo di lavoro. Le SIM per antifurto rappresentano proprio un ottimo modo per aumentare il livello di sicurezza che può offrire un sistema di allarme per un edificio. Ci sono, infatti, dei dispositivi tecnologici che consentono di avere a disposizione sistemi avanzati dal punto di vista tecnologico, i quali, con un’apposita SIM per antifurto, possono comunicare inviando un segnale di allarme sia alla centrale operativa che allo smartphone dell’utente. Questi sistemi possono inviare chiamate vere e proprie oppure dei semplici messaggi, che risultano molto utili in diverse situazioni.

Scegliere la soluzione più conveniente

Stiamo parlando in particolare delle tecnologie di sicurezza che sono dotate di combinatori telefonici GSM. Proprio all’interno di questi dispositivi è possibile inserire le SIM per antifurto, delle schede telefoniche, come quelle che utilizziamo proprio per i nostri smartphone, scegliendo fra i vari operatori di telefonia che si occupano di fornire questi prodotti.

È importante verificare quale possa essere la soluzione migliore da adottare, tenendo conto della portata del segnale. Inoltre potrebbe essere importante scegliere una scheda SIM che non abbia una scadenza, tenendo in considerazione le varie offerte proposte, anche in termini di convenienza.

Le SIM senza scadenza

Parlavamo in precedenza di SIM per antifurto senza scadenza. In genere, infatti, dobbiamo ricordare che una comune scheda SIM ha una scadenza che di solito va dai 12 ai 24 mesi. Per questo sarebbe opportuno ricordarsi sempre del periodo di validità o in alternativa scegliere una delle soluzioni proposte da alcuni operatori, che spesso danno l’opportunità di usufruire di SIM senza scadenza, dei prodotti pensati appositamente per i sistemi di allarme.

In questi casi basterà anche effettuare una ricarica minima ogni anno, soprattutto nel caso in cui il sistema antifurto manda messaggi o effettua telefonate soltanto in situazioni di pericolo.

È bene ricordare, comunque, che anche scegliendo una scheda SIM con scadenza precisa, non saranno richieste delle operazioni complicate per l’installazione e la manutenzione. In genere il sistema di allarme presenta sempre un libretto di istruzioni, da consultare per conoscere tutti i dettagli in merito all’inserimento di una scheda SIM o per la sostituzione della scheda in caso di necessità, quando ad esempio la SIM scade e bisogna cambiarla all’interno del nostro sistema antifurto.

Telecamere a circuito chiuso: tipologie e come funzionano

Scopriamo come funzionano le telecamere a circuito chiuso. Infatti i sistemi di videosorveglianza di questo tipo sono altamente consigliati per aumentare il grado di sicurezza nell’ambiente domestico. È importante installare delle telecamere di videosorveglianza in casa o nel luogo di lavoro, per avere l’opportunità di salvaguardare le persone che fanno parte del nostro ambito familiare, della nostra attività o le cose e il denaro contenuti nei luoghi che vogliamo proteggere. Molti ricorrono proprio all’installazione di telecamere a circuito chiuso.

Che cosa sono le telecamere a circuito chiuso

Le telecamere a circuito chiuso fanno parte di un sistema composto da più telecamere che danno la possibilità di riprendere un’immagine e di trasmetterla su un certo numero di monitor o di utilizzarla tramite un numero definito di videoregistratori.

In genere i sistemi a circuito chiuso si differenziano in due tipologie, che sono TVCC e CCTV. Ma perché si dicono a circuito chiuso e perché ci sono quei sistemi a circuito aperto? Anche tutto ciò va precisato, intendendo come sistema a circuito aperto quell’insieme di telecamere che, attraverso l’utilizzo di credenziali come indirizzo IP e password, permettono a chiunque di accedere e di vedere da remoto sia le immagini registrate che quelle riprese dalle telecamere in tempo reale.

La differenza fra le varie tipologie

Che differenza c’è fra i sistemi a circuito chiuso TVCC e CCTV? I sistemi di telecamere a circuito chiuso TVCC costituiscono dei sistemi di sicurezza passiva. Il loro compito in genere è quello di registrare immagini 24 ore su 24. Si dimostrano dei sistemi molto utili nel caso in cui si ha la necessità di monitorare determinati luoghi che sono oggetto di atti vandalici, di furti o di intrusioni.

Poiché le immagini vengono registrate costantemente, non si deve fare altro che analizzare ciò che è stato registrato, per cercare di avere informazioni in più su ciò che accade.

I sistemi a circuito chiuso CCTV, invece, vengono utilizzati soprattutto per delle zone che devono essere monitorate costantemente. Solitamente risultano piuttosto utili in aree importanti, come aeroporti, stazioni, banche. In genere per questo tipo di monitoraggio si utilizzano delle telecamere molto sensibili, che sono in grado di attivarsi anche quando c’è una differenza di illuminazione.

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